13.

144 11 10
                                    

Il vuoto, ecco cosa vedevo, e sentivo, come se mi avessero strappato il cuore dal petto.

Le sirene dell'ambulanza mi accecarono, un paramedico mi sollevò da terra e mi ritrovai seduta nell'abitacolo. Controllavano i miei parametri, una coperta sulle spalle -Tutto nella norma, non ha riportato ferite, se non la caviglia slogata- spiegò la dottoressa, fasciando la caviglia, non era niente di grave. La mia vista, offuscata, si concentrò sulla polizia che portava via il corpo di Allison, Stilinski e Parrish stavano esaminando l'area.

Stiles, era quello messo peggio, ma riuscì a sfuggire ai controlli, salendo sull'auto del padre. Ci avrebbero scortato in centrale per interrogarci. Scott ed il signor Argent stavano mettendo a punto la nostra confessione.

Respirai lentamente, muovendo l'indice in preda ad un attacco di nervi, coprì di scatto le orecchie per allontanare l'urlo disperato di Lydia. Dopo Stiles, il primo ad essere interrogato, seguì Kira, accompagnata dalla madre perché non voleva entrare da sola.

"È successo in fretta. Se sei confusa, rispondi così" ripeté il signor Argent, in un momento di distrazione ci aveva spiegato cosa dire, uno alla volta "Come fa?" tremai "Come fa a restare calmo?" "Noi reagiamo così" rispose come se fosse un automa.

Il turno di Isaac passò in fretta, e mi ritrovai a fissare il pavimento dell'ufficio di Stilinski. Le mani unite, mentre tremavo e recitavo la parte che mi aveva affidato Argent "Ti ricordi altro Luna?" domandò Parrish "Luna" mi richiamò, sollevai di fretta la testa "Cosa?" mormorai, non capendo. Lo sceriffo avvolse il braccio sulla mia spalla, per confortarmi "Vuole sapere se sai altro" "Io...non lo so" balbettai "E' successo così in fretta".

Vedendo quanto faticassi a restare lì lo sceriffo mi diede un bicchiere d'acqua e poi mi aiutò ad alzarmi "Può bastare così" mi rivolse un sorriso amichevole, e mi fece accomodare fuori per aspettare Scott e Lydia.

-

Avevamo passato la notte in bianco, tornammo tardi dalla centrale, Scott aveva chiamato Derek, che era con i gemelli. Isaac era andato via con Argent. L'unica persona a poterci dare spiegazioni era Deaton, perciò di prima mattina ci fiondammo alla clinica insieme a Lydia.

"Stiles e Kira dicono che era il Nemeton a tenerlo in trappola" insistette Scott, Stiles aveva passato il tempo a casa di Kira, architettavano un modo per sconfiggere il Nogitsune "Il problema non è una persona che combatte, ma è lo spirito di un antico demone che ha preso la forma di un umano" sentenziò Dan, comparendo dallo studio, non credevo ci fosse anche lui "E' la forma del mio amico" replicai "E' stato già intrappolato in passato, si potrà fare di nuovo, vero?" domandò Lydia, speranzosa "Non lo so" Deaton scosse la testa "Quella cosa è stata intrappolata prima che il Nemeton venisse tagliato, non ha più lo stesso potere" "Ce l'ha qualcos'altro?" chiese mio fratello.

Dan scosse la testa "Sì, forse" lanciando un'occhiata a Deaton "Quando l'albero era ancora intero, il suo legno veniva usato per contenere oggetti potenti. Oggetti che però, sono molto rari". Lydia sembrò pensarci un attimo "Un attimo..." stava riflettendo "Oggetti potenti come gli artigli di un Alfa?". I due Druidi sollevarono le sopracciglia, muovendosi inquietantemente in simbiosi "Quale Alfa?" "Talia Hale" asserì, chiedendo conferma alla rossa, lei annuì ed io ricordai quel pomeriggio con Peter Hale "Sono rinchiusi in un contenitore con una Trishele disegnata sopra, forse è fatto con il legno del Nemeton" ipotizzai. Deaton spalancò gli occhi, avvampando "E' così" sussurrò, stupendoci "Come lo sai?" gli chiese mio fratello "Perché l'ho fatta io" ammise.

Scott chiamò Derek per accertarsi, e grazie al cielo aveva la scatola, ci saremmo incontrati lì. Lydia si fermò di colpo, barcollando, andò all'indietro, chiudendo gli occhi, io e Scott l'afferrammo al volo "Che succede?" domandai, preoccupata "Ho sentito qualcosa, una sensazione improvvisa, come se non avessimo tempo" rivelò, spaventata, gli occhi lucidi.

I know you love me ; DisturbiaWhere stories live. Discover now