uno

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were you rummaging in my room?

Sono sull'orlo di addormentarmi ma la voce ma mia madre non ha intenzione di lasciarmi in pace

-Elisa non potevi addormentarti prima? Siamo quasi arrivati- l'urlo di mia madre mi fece sobbalzare. Lei ha deciso di portarmi da una parte per il mio compleanno che è tra una settimana, e per essere più una "sorpresa" non ha voluto dirmi dove.

Come ogni estate, dice che andiamo in un posto nuovo ma ritorniamo sempre a casa di Susannah, cosa che non mi dispiace affatto, sono praticamente cresciuta lì ed è sempre bello ritornare.

E come non detto sulla mia destra apparve questa spaziosa casa.

Intravedo anche una persona, Jeremiah che saluta mi saluta con un accogliente sorriso dietro il finestrino.

Non perdo tempo a scendere che mi ritrovo fra le sue braccia 

-mi sei mancato tantissimo- dissi accarezzandoli la spalla

-ma quanto siamo cresciute- sentì la voce di Steven accompagnata da sua sorella Belly
una delle persone più generose che abbia mai conosciuto

-questi giorni di attesa sono stati lunghissimi sappilo- sorrisi alla sua affermazione, loro mi fanno sentire bene

Appena entrata in casa corsi ad abbracciare Susannah ed Eleonor con un abbraccio caloroso

-sei felice di essere qui?- mi domandò la donna bionda con un sorriso stampato in faccia

-io sono sempre felice di essere qui- non finì la frase che arrivo mia madre a prendere il discorso con loro due

Mi allontanai ed andai dai ragazzi che mi stavano fissando sorridenti, inquietanti

-se state pensando a quello non fatelo, vi avverto- le mia parole sono state inutili non appena vedo Steven prendere in braccio Belly e Jeremiah correre verso di me

-Jeremiah sei il solito stronzo- urlo cercando di liberarmi dalla sua presa

-dopo un lungo viaggio in macchina un bagno fresco è sempre piacevole- dopo la sua affermazione mi ritrovo in piscina con Belly tutta bagnata

-non siete cambiati per niente- do ragione a Belly aiutandola ad uscire dalla piscina

-ma dov'è finito Conrad?- chiesi con un tono confuso, ho una cotta per lui dal primo giorno che l'ho visto e diciamo che ancora non è passata

-dovrebbe essere nella sua stanza- rispose Steven

-ah ok- probabilmente non sa che sono ancora arrivata

-le tue valige sono già su- mi avverte Jeremiah

lo ringrazio e mi dirigo su a farmi una doccia rilassante

dopo aver finito prendo dalla valigia una paio di pantaloni corti e la prima maglietta che trovo, apro una piccola borsa dove si trovavano i miei orecchini preferiti rotondi color argento che mi aveva regalato Conrad al mio tredicesimo compleanno, mi guardai allo specchio pettinando i miei capelli, ho sempre tenuto al mio aspetto, odio aver solo un capello fuori posto.Dopo aver applicato un lucida labbra ed un filo di mascara mi dirigo nella camera di Conrad
prendo un respiro e busso

-permesso?- non sentì nessuna risposta così aprì piano la porta

non c'era nessuno nella stanza quindi sbuffai e chiusi la porta

-stavi frugando in camera mia?- sentì dietro di me la sua voce

-ero venuta a salutarti- gli sorrisi ma notai sul suo volto un'espressione non molto amichevole

-beh ecco ciao- mi sorpassò in modo arrogante

-ciao, ci vendiamo dopo- dissi con aria nervosa e me ne andai

il comportamento di Cornad veramente non l'ho capito, ma spero sia solo un piccolo momento no per lui, niente di brutto.

Spazio autrice
Spero vi piaccia questo capitolo, è una storia su Conrad Fisher, ciao<3

estate nei tuoi occhi| cornad fisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora