Il mio vicino di casa

Capitolo 2

Restai sul tetto per molto più tempo di quanto credessi infatti quando mia madre mi chiamó era ora di cena. E sapevo già quale sarebbe stato l'argomento lei avrebbe cominciato a dire date e orari della MIA estate. Ma nonostante questo mi costrinsi a rientrare in casa gettando un ultimo sguardo alla casa dei Reed per poi scendere al piano di sotto a cenare con la mia noiosissima famiglia. Scesi ma ad attendermi non c'erano solo mia madre e Julie ma c'era anche un uomo,ben vestito sulla quarantina mi chiedevo cosa ci facesse "mamma puoi venire un attimo in cucina"dissi io,la mamma mi seguì "mi spieghi chi cavolo é quello là" dissi arrabbiata "lui é Francis Tucker é mio amico e ora vai di là" ci mancava solo la nuova conquista di mia mamma,andai in sala da pranzo e cercai di richiamare Julie con lo sguarda ma lei non mi guardava nemmeno. Ci sedemmo a tavola "fammi indovinare Clarisse lei é Alaska e lei é Julie" disse Francis "beh caro se non é zuppa é pan bagnato"cercai di dirlo più sottovoce possibile ma mi sentirono Julie cercava di trattenere una risata a mamma sembrava che il fumo le uscisse dalle orecchie
"Alaska..."disse mia mamma "oh Clary lasciale stare...mi piace é una ragazza sveglia" disse Francis,finii di mangiare in fretta e furia e corsi in camera mia,mi misi la mia camicia da notte ed uscì fuori sul tetto ad osservare i Reed. Ad un certo punto mi setii chiamare "Ehy hai bisogno di aiuto?" Mi chiese qualcuno salendo sul tetto della mia camera "sono sul tetto di casa mia perché mi dovrebbe servire una mano?" Chiesi io a lui che mi accorsi poco dopo che era Liam Reed. "Non lo so sei qui sopra come una principessa che aspetta che il principe che la salvi" disse "oh e quindi tu saresti il mio principe azzurro?" Chiesi io "ipoteticamente si"disse accennando un sorriso,lo guardai e scoppiammo a ridere aveva la risata più bella del mondo "come ti chiami?" Mi chiese "Alaska e tu immagino che sia... Liam" chiesi "beh si ma come fai a saperlo?" mi chiese ma non potevo dire "sai vi ho osservato per molto tempo come una stolker" così mi limitai a dire "boh i nomi degli altri fratelli vengono sempre urlati e così ho immaginago che tu sia Liam" dissi io "come mai sei qui fuori?" mi chiese "di solito mi rifugio qui fuori per scappare a mia mamma e ora mi serve più che mai é con un nuovo tizio si chiama Francis e a me sta pesantemente sulle palle" dissi io lui ascoltava come se fosse davvero interessato "scusa ti sto annoiando" dissi io "no mi interessa davvero" disse "oh beh i miei genitori si sono separati quando avevo 7 anni e da lì ha cominciato a uscire molto più spesso,anche più di me e poi pretende che lei mi programmile vacanze ho 17 anni non 3 posso essere in diritto di fare quello che voglio? No perché Clarisse ha deciso di no e quando é no é no" dissi io "ma ora parlami di te"dissi "beh ho 18 anni e non c'é molto da raccontare,il mio colore preferito é il verde" disse "tipo quello dell'erba?" Dissi io "no più quello dei tuoi occhi" ora non so se lo fece per farmi un complimento resta il fatto che arrossìi "e che altro,suono la chitarra amo il mare e il suo azzurro intenso" sembró quasi normale stare sul tetto di casa mia in camicia da notte a parlare con un ragazzo che mi era stato tassativamente vietato solo per il suo cognome tipo Romeo e Giulietta. Restammo a parlare per molte ore tant'é che si fecero le 3 "Liam mi ha fatto molto piacere parlare con te ma sono le 3 di notte e se non torno in camera mamma mi urla che si sentono anche in casa tua"dissi "mi piacerebbe rivederti" disse lui in imbarazzo "beh anche a me "confessai "ci vediamo in giro Alaska ciao e buona notte" disse calandosi giù dal tetto,restai a guardarlo finché entró in casa poi rientrai e mi addormentai ripensando alla strana chiacchierata con il mio vicino