Stammi lontano,ti porterò solo guai

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Mi chiamo Sbaglio,e ho 13 anni.Chi chiamerebbe sua figlia Sbaglio?In realtà è il mio soprannome, e io mi chiamerei Valentina.Già.Nome bruttissimo,lo odio.Un nome troppo dolce per me.Ho sempre desiderato di scappare e non tornare più indietro.Pensieri che volano davanti a miei occhi,mentre ascolto musica,è un modo per liberarmi,per scappare dal mondo.Sono le 14:47 e nella mia stanza è buia per il fatto che ho abbassato le persiane,al protetto in camera al chiuso,e mamma mi ha sequestrato il telefono,la dentro c'è la mia vita,musica,immagini,tutto su di me.Ora ho il computer sulle gambe,seduta per terra con le cuffiette collegate al computer per quella musica che mi aiuta a passare problemi ,un altro modo per far volare i pensieri è andare in moto,mi sembra di volare ogni volta che vado sempre più veloce.Mio padre non vuole che la prendi.Non ho paura dei miei,sono spesso lunatici,soprattutto mio padre.Litigo sempre con i miei,loro usano le mani,non ha me,ma a mio fratello,ha solo 7 anni,povero,anche da me da piccola mi picchiavano,ho avuto coraggio di ribellarmi da li non mi sfiorano,non piango davanti a loro mi faccio vedere solo debole,odio piangere davanti alle persone,ma piano piano ho imparato a fregarmene,a reagire,ero stufa che tutti si prendessero gioco di me.Sono passati solo 10 minuti e per me sembra passare l'infinito,ovviamente a rovinare questo momento di relax,entra mia madre apre le persiane,e mi minaccia 'vuoi che ti tolgo anche il computer?'

'senti è già assai che mi hai tolto il cellulare,cosa vuoi?' 'mi devi scaricare una canzone'

Mi prende per culo?Allora viene qui,mi distrae,mi toglie il mio momento di relax,mi toglie il telefono,e ha la faccia tosta di dirmi che vuole una canzone,col culo se la scaricasse da sola.