capitolo 2

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dopo quella chat non lo sentì più per tutta la sera, fino alla mattina successiva, aprendo il telefono, notai un altro messaggio, sempre da lui

"buongiorno principessa 💘"

"buongiorno ti sei svegliato con il buon umore?"

"si mi sono svegliato con la notifica di una ragazza super bella, tu invece hai ricevuto bei messaggi ?"

"si mi sono svegliata con la richiesta di fare un giro in moto"

cosa assolutamente falsa 

"strano non mi pare di averti chiesto di fare un giro con me "

"chi ti assicura che sia tu ?"

"nessuno, ma dubito che tu ti scriva con altri"

" si certo ci si becca a scuola e ne riparliamo"

e chiudo il discorso in maniera da lasciarlo col dubbio 

contemporaneamente Luca era rimasto col dubbio, e se fosse vero che qualcuno le avesse proposto un giro in moto ?, doveva scoprirlo perciò decise di arrivare prima a scuola così da verificare con i suoi occhi.

intanto Ginevra aveva già un piano, ogni mattina la passava a prendere il suo migliore amico con la moto, anche se alla fine finiva sempre ad andare con la propria e anche oggi fece così solo che lasciò la moto più indietro per poi salire sull'altra con il suo compagno di avventure ed entrare così nel giardino di scuola. Si sentì di nuovo quello sguardo che la osservava così appena Francesco lasciò la moto lo prese per mano fino a che non dovettero andare nei due spiazzi separati e come al solito lei si sedette sul muretto dove era solita fumare ma prima che potesse accendere una sigaretta le venne tolta di forza di Luca che l'accese  e disse prima di iniziare a fare un tiro 

"fumare è da stupidi"

"disse quello che sta fumando la MIA sigaretta"

Inalando il suo profumo , mi venne in mente quello del ragazzo che ieri si unì a me. 

" non sono io quello che è andato in moto con un altro!" disse con tono stizzito 

" non sono io quella, che per non farsi riconoscere mette una felpa, ma si scorda di coprire il tatuaggio "

"e tu come fai ad avere la certezza che sia io?, in molti hanno il mio stesso tatuaggio e per di più nello stesso punto "

" la cosa che ti tradisce di più è il profumo di menta e muschio bianco"

Ad interrompere uno strano silenzio fù la campanella dell'entrata, verso la quale ci avviammo insieme . 

Dopo quell'assurda affermazione nessuno dei due osò fiatare con l'altro fino alla fine delle lezioni.

Appena uscita si sentì tirata di nuovo all'interno dell'aula nella quale aveva trascorso le precedenti ore. 

Quando percepì che non sarebbe uscita molto presto da quell'aula  si accomodò su uno dei vecchi banchi di cui la sua scuola era fornita. 

Dalla porta vidde entrare il suo compagno di banco, che si mise in mezzo alle sue gambe con le mani sui suoi fianchi avvicinandola a lui , mentre lei di sua iniziativa gliele mise dietro al collo .

"cosa dovevi dirmi che mi hai trattenuto più del dovuto in quest'aula?"

" semplicemente non volevo che salissi su quella moto con il tuo amichetto "

Scoppiai in una fragorosa risata mentre lui mi guardava confusa, dopo di ché gli spiegai che in realtà fuori dal cancello c'era la mia moto. 

Così proposi " E se facessimo una sfida?"

lui mi guardò con sguardo di chi sembra avere già la vittoria in pugno, e rispose 

"sono tutto orecchie "

" e se facessimo una gara di velocità tra moto " 

"e il vincitore cosa ottiene ?" chiese lui avvicinandosi pericolosamente 

" tutto quello che vuole "

"intrigante , ci stò " disse allontanandosi per prendere il giubbotto buttato sulla cattedra, io scesi dal banco per prendere le chiavi della moto. 

Uscimmo fuori e stabilimmo la strada da  percorrere e in men ché non si dica montammo ognuno sulla rispettiva moto .

Alla fine la gara la vinse lui, tolsi il casco e lo osservai dirigersi verso di me, appena fu abbastanza vicino mi sussurrò all'orecchio 

" oggi ore 8 sulla spiaggia c'è una festa, ti passo a prendere io, non vestirti troppo scollata, potrei non controllarmi"  

non lo sanno solo noi sappiamo  Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora