Il chiosco

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Ciao a tutti lettori e lettrici, oggi inizia la mia lunghissima vita, bhe io non ho vita ma voi aprite la mente all'immagiazione e vedrete che la mia stramba avventura vi piacerà.

Oggi sono stato fabbricato, ormai siamo molti di meno nella mia generazione perché c'é crisi. Si dice in giro che con la crisi sia peggio perché siamo sempre meno numerosi ed é sempre più difficile che due della stessa famiglia si ritrovino assieme in un portafoglio o in una cassa. Così ci tocca continuamente passare da una mano all'altra, da un negozio all'altro e così via.

Non mi ricordo molto bene cosa é successo ma ricordo di essere passato su un lungo nastro che si muoveva da solo, poi ho sentito una senzazione strana e ora sono intrappolato in un tubicino insieme a altri mie dieci 10 fratelli di cui otto gemelli (fabbricati nella stassa ora del medesimo giorno).

Ormai sono tanti giorni o forse tante ore o... bhe non lo so, ve l'ho già detto forse ma io posso solo pensare e non ho altre capacità. Ora non mi distraggo più, prometto.

Allora dove ero rimasto? Ah si, ero intrappolato dentro questo tubicino e ad un certo punto una mano con un odore squisito mi tira fuori insieme a tutti gli altri e mi mette in una cosa che ho scoperto chiamarsi cassa.

Ora inizia la mia VERA avventura.

Successivamente sono venuto a scoprire tramite le banconote da cinque, le uniche socievoli perché sono quelle che se la tirano meno, che mi trovo in un chiosco sulla spiaggia della città di Monterosso. Cucinano panini, pizze, bruschette, piadine e ci sono anche gelati surgelati. Slurp.

Sono stato in questa cassa il tempo che un umano impiega per spegnere le luci, andare a dormire, tornare e riaccendere le luci; più comunemente chiamato notte. La mattina quando la ragazza di nome Francesca ha aperto la cassa, sul dispositivo sopra di me c'era scritto 7:56 e quando ho visto scritto 12:43 me ne sono andato. Non ho capito questa cosa perché se la gente compra dovrebbe dare soldi e non riceverli. La saggia banconota da 50 però mi ha spiegato che io faccio parte del cosiddetto "resto".
Dalla mano di Francesca sono passata in quella di una signora vestita con...

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