Finite le lezioni vado verso l'aula di tedesco per togliermi la punizione senza senso, appena arrivata alla porta vedo l'uomo seduto alla cattedra che leggeva un libro, cosi entro piano piano per non disturbarlo "bel libro" fa un salto improvviso "non sai bussare? mi hai fatto prendere un colpo" rido sotto i baffi "mi scusi , ora mi da le cose da fare per la punizione, perchè devo andare a lavoro tra qualche ora" prende i fogli che aveva sulla cattedra "inizia quelli che puoi qui poi li finisci a casa" "va bene" faccio per sedermi al mio posto "no vieni qui difronte a me, cosi se non sai qualche parola me la chiedi" mi metto dove dice lui e inizio a fare gli esercizi con scarsa capacità, continuo a sentire il suo sguardo su di me, alzo gli occhi verso di lui ed era come pensavo, mi stava fissando, distolgo lo sguardo e lo punto sul foglio "non potrei usare il traduttore?" "dice sul serio? allora pure io devo usarlo con te- tutti" sbuffo "ma non so niente" si alza e viene affianco a me, profumava di tabacco e sauvage "allora queste sono nel libro c'è anche scritto, queste deve usare il cd nel libro che farai a casa, inizia quelli nel libro" dopo decenni a capire che c'era scritto finisco "caz-cavolo" mi correggo subito "devo andare questi li finisco più tardi" mi alzo e metto tutto nella borsa "ti do un passaggio" "non c'è ne bisogno vado a piedi" "non era una domanda" prende le sue cose e lo seguo con lo sguardo fino al cortile "non sarà pericoloso per lei accompagnare una alunna?" si guarda intorno "tranquilla ora sali" arriviamo alla sua auto, aspetta ma è l'auto di stamattina "era lei stamattina che mi stava mettendo sotto" annuisce e sale nel auto "ti muovi a salire?" "si ma stai calmo" salgo in auto "devo cambiarmi posso mettermi dietro che c'è più spazio?" annuisce e mi metto dietro prendendo dallo zaino la divisa, nel mentre lui inizia a guidare e con lo sguardo ogni tanto va allo specchietto che dava le sue spalle, faccio in fretta per non far vedere il mio corpo, ritorno al sedile davanti aggiustandomi la gonna, improvvisamente arriva la pioggia "oggi non me ne viene una giusta ora anche la pioggia" "dov'è il problema? un po' di acqua non fa male a nessuno" lo guardo con aria scocciata "abito a tre isolati da qui mi verrà la febbre camminando a piedi" "tranquilla dai, è questo il posto?" annuisco e scendo, scende anche lui "può andare via grazie del passaggio" "voglio un caffe" nemmeno il tempo di dirgli la risposta che è già dentro.
Alla fine mi ha aspettato per tutto il turno, nel mentre aveva anche finito di piovere, quindi non so perché è ancora qui
"senta ha finito di piovere non c'è bisogno che sta ancora qui" si stoppa di correggere delle verifiche " mi stai cacciando da un locale pubblico?" è proprio un tipo testardo e antipatico "no, ma ci sono altre persone che deve sedersi" si guarda intorno "bhe guarda quanti posti liberi è poi sono le 8 di sera, non penserai che ti faccia andare a piedi fino a casa" "sono abbastanza grande per camminare dove e quando voglio, so difendermi" ride è continua a stare li, okay questo è testardo forte.
finito il mio turno mi cambio con i vestiti che avevo prima a scuola, lui è ancora seduto li, gli passo accanto "hai finito?" mi giro "si stavo andando via e lei? rimane qui?" mette a posto i fogli e si alza "te lo detto, ti accompagno" oh mio dio questo, meglio che vado che se no mi scoccia fino a domani