Guarda, una stella cadente! Esprimi un desiderio!
Oh! Non ne avevo mai vista una.
Davvero? Allora è un momento speciale.
...Cosa hai desiderato?Prometti di non ridere se te lo dico?
E va bene... però ora dimmelo, voglio sapere!
Vorrei che l'estate durasse per sempre.
Ehi! Avevi promesso di non ridere...Scusami, è che ho chiesto la stessa cosa.
Sottili raggi dorati sfioravano graziosamente il viso di Eleonora e non osavano illuminarla completamente, quasi come se temessero di ridestarla da uno di quei rarissimi momenti di pace che le erano stati concessi nel vortice di quei mesi. Le palpebre erano completamente rilassate, gli angoli della bocca leggermente piegati all'insù, quasi come se stessero accennando un sorriso; i lunghi capelli neri sparsi disordinatamente sul cuscino, come nuvole nell'azzurro etere. Quell'equilibrio di serenità era così fragile che non sarebbe durato a lungo.
Improvvisamente il volto si contrasse in una smorfia, le palpebre serrate si strinsero attorno ai bulbi, ogni muscolo era in tensione. Eleonora strabuzzò gli occhi e sobbalzò, mettendosi seduta, riuscendo a malapena a controllare il suo stesso respiro.
Guarda, una stella cadente!
L'eco eterna di quelle parole riecheggiava nel vuoto della sua mente. Le sue parole, che le erano rimaste addosso, come un profumo. Da un po' ormai i ricordi sembravano seguirla ovunque: ogni sguardo, risata, lacrima, sorriso erano la sua ombra.
Cosa hai desiderato?
Scosse bruscamente la testa per scacciare i pensieri e si diresse in cucina, spalancando tutte le finestre, lasciando entrare la luce del sole e l'aria fresca del mattino.
La dispensa non aveva molto da offrire, effettivamente, solo tanta polvere e qualche ragnatela, forse addirittura una discreta quantità di muffa. Quand'è stata l'ultima volta che qualcuno ha messo piede in questo posto?
Eleonora sbuffò, si era completamente dimenticata di questo piccolo dettaglio, si era trascinata dal letto come un automa. Poco male, avrebbe fatto colazione in un bar in città.
Uscì di casa frettolosamente: voleva fuggire dalla risata di quel ricordo che sembrava pervadere ogni centimetro della casa.Era una di quelle giornate in cui sembrava impossibile che qualcosa andasse storto, di quelle in cui il sorriso fiorisce spontaneamente sui volti delle persone; l'aria tiepida colma di salsedine accarezzava la città e cullava amorevolmente le onde del mare, nuvole di panna circondavano un limpido sole, ma tutto ciò era davvero sufficiente a seppellire via i ricordi dolenti?
Cosa hai desiderato? Dimmelo, voglio sapere!
Quando il tuo animo è irrequieto, nessun posto è tranquillo.
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Il riflesso di te
Novela JuvenilFuggire lontano da un passato spinoso per ricominciare può risultare sorprendentemente facile. Liberarsi dall'insormontabile peso di dolorosi ricordi può, invece, sembrare addirittura impossibile. E sulla strada per trovare sé stessa, Eleonora non...