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× × ×

"Bocciata come idea." mormora Noemi, mentre è a testa in giù sul divano e con le braccia incrociate mentre Marika le è accanto, composta, e cerca di darle qualche idea per quanto riguarda il suo compleanno e dove passare la sera di quel venerdì. "Per me potremmo restare anche a casa."

"Compi 19 anni, non 98."

"Ma non so dove andare e nemmeno cosa fare."

"Hai beccato anche l'unico giorno in cui Paulo è libero, il sabato non gioca."

"No?" alza un sopracciglio.

"Gioca lunedì."

"Allora più che aver fatto colpo io, l'ha fatto mia madre quasi 19 anni fa."

"Dove vorresti andare?"

"Sai dove voglio andare e non ci possiamo andare!"

"Sai che non è possibile, vedi di ragionare come una persona della tua età!"

Quando Claudio rientra, seguito da suo fratello maggiore e da Paulo, sentono le voci delle due che discutono e, arrivando nel salotto, trovano una marea di cartacce disseminate sul pavimento.

"Sei nata in un periodo dell'anno molto complicato."

"Non è mica colpa mia." sbuffa, ragionando sul da farsi.

"Che succede? Vi si sente fin da fuori." Davide osserva la sorella a testa in giù. "Perché sei messa così?"

"Perché io sto comoda così."

"Stavamo pensando a cosa fare per il suo compleanno, ma non si decide a prendere una decisione." spiega Marika.

"Non ci sono proposte?"

"Una ed è improponibile."

"Perché? Dove vuole andare?"

"Ai gonfiabili per i bambini."

"Noemi non so se te ne sei accorta, ma hai 19 anni." ride Claudio.

"E quindi? Abbiamo già festeggiato lì una volta."

"Si ma avevi 9 anni."

"Cosa cambia con 10 anni di differenza? Non fate altro che dirmi che sono bassa, voglio sfruttare questa mia bassezza per una buona causa."

"Festeggiare come i bambini non è una buona causa."

"Uffa." gonfia le guance e si mette seduta normalmente. "Allora non ne ho idea."

"Al locale di Nunzio?"

"No." rispondono i tre in coro.

"Perché no?" chiede allora Paulo che conosce il posto.

"Davide è stato cacciato da lì."

"Non si ricorderanno mai di lui." fa il fratello.

"Nunzio ancora mi odia." alza le spalle.

"Vorrà dire che me ne starò a casa a rivedere Laguna Blu, piangere, ascoltare tutti gli album degli One Direction e fare il countdown per Natale." pensa. "È anche meglio di come me l'ero immaginato."

"È quello che fai quasi tutti i giorni." le ricorda Marika.

"No, tutti i giorni parlo con voi, vado a scuola e studio. Quel giorno sarà diverso."

"Non vuoi vedere tuo fratello per il tuo compleanno?" fa l'offeso Davide.

"Fosse solo per il mio compleanno, vi darei via per un tappo di bottiglia se mi fosse possibile."

"E poi perché Laguna Blu?" domanda ad un certo punto l'amica.

"Perché mi ricorda che la mia vita potrebbe prendere una piega decisamente diversa e meno monotona se naufragassi su un'isola deserta con uno stra figo."

"Per figo ti riferisci a Christopher Atkins, Brian Krause o Brenton Thwaites?"

"Sono tutti e tre troppo grandi per me, andrebbe bene anche il primo adolescente problematico."

"Come Dean?"

"Mi inquieta l'idea di stare con qualcuno che non sa cosa sia il pericolo o che non sappia come sia nato suo figlio." risponde.

"Ma che razza di film guardate?"

"Hey, il terzo e il secondo sono belli, il primo è disturbante perché non ci sono censure e forse perché affronta in maniera più realistica la storia che due bambini possano avere se abbandonati a loro stessi su un'isola deserta." esordisce la bionda, osservando il taccuino. "Quindi?"

"Smettila di chiederlo, non lo so."

"Lo so io." parla ancora una volta il maggiore dei tre fratelli. "Andiamo in un altro locale, è molto più tranquillo."

"Cosa cambierebbe da una discoteca?"

"Che la proprietaria di quel posto è tua cognata." esordisce Davide, sorridendo. "È per questo che sono il più sveglio dei tre."

"Ah ma quindi esiste." mormora Noe.

"Credevi che mentissi quando ho detto di avere la ragazza? Sono 2 anni che stiamo insieme."

"Sai com'è, non l'ho mai vista. Bene, mi hai sorpreso. Manchi tu, sicuro che la tua non sia davvero una bugia?" prende in giro l'altro.

"Chiedi a Paulo, lui la conosce."

"Esiste." alza le spalle l'argentino.

"Perché tu la conosci ed io no?"

"Lo chiedi a me?" ridacchia.

"Quando ti trovi il ragazzo, non farglielo conoscere." ride Marika.

"Quella era già un'idea, lo ha detto anche la mamma: il giorno prima delle nozze."

"Verrei a scoprire immediatamente se hai un ragazzo."

"Oh si, per questo non te ne sei mai accorto."

"Che?!" tuonano i due in coro.

"Intendi Emanuele?" ride Mari.

"Proprio lui, un anno nascosto alla grande." le batte il cinque.

"Sei stata per un anno con un ragazzo e non ci hai detto niente?" la faccia che fanno è davvero bella.

"Tuo fratello la conosce da 2 anni ed io no, di te non parlo." si sdraia. "E poi di cosa ti preoccupi? Ormai è finita."

"Voglio dimenticare di averlo sentito."

"Ed io di averlo saputo."

Marika, Paulo e Noemi si guardano e scoppiano a ridere.

"Allora? Dico a Giorgia che andremo lì?"

"Non lo so, non mi piace l'idea dei locali."

"Frena, ti ricordi quello che ti ho detto l'altro giorno?" interviene l'argentino.

"E secondo te dovrei farlo?"

"Prova, alla fine non ti costa nulla."

"E se poi mi annoio?"

"Faremo in modo che non accada."

"Uffa." sospira. "Sai essere troppo perspicace per i miei gusti."

"È un si?"

"È un si." risponde affermativa.

"Bene, non ho idea di cosa stiate parlando ma vado a chiamarla."

Si alza dal divano e va nell'altra stanza, iniziando la chiamata con la classica frase "pronto amore, come va?".

"Come hai fatto a convincerla?" domanda Claudio.

"Le ho detto che dovrebbe impegnarsi ad inseguire quello che le piace e sperimentare di più."

"Ecco perché hai iniziato a fare gli appunti!" esclama la sua migliore amica. "Come ci sei riuscito? Sono 5 anni che provo a convincerla."

"Oltre ad essere il mio chauffeur, il mio insegnante ed il mio babysitter, Paulo è anche il mio mental coach." lo abbraccia e lui subito ricambia. "In giro si dice che faccia anche il calciatore, ma non è vero."

Favola / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora