Colpiscimi

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Mi ricordo bene di te la prima volta
Su un banco di marmo mi taglio per la birra rotta
Tu l'hai raccolta
Nonostante fosse mia e non fosse tua la colpa
Come hai sempre fatto con me


Christian si era iscritto a patente poco prima di iniziare l'edizione di "Amici" a cui aveva partecipato. Forse lo aveva fatto per scaramanzia o forse perché non ci aveva nemmeno pensato al doverla sospendere, ma lo aveva fatto, aveva pagato una somma a dire poco esagerata per poter poi avere la patente e poter avere la propria indipendenza al volante.

Christian era discretamente bravo alla guida, già dalla prima prova a cui lo aveva sottoposto Ivan, suo padre, che non aveva nemmeno aspettato che il figlio conseguisse il foglio rosa facendo la teoria, per provare a fargli guidare il suo BMW. Perché per l'uomo quella macchina rappresentava la mascolinità, rappresentava la potenza, rappresentava tutti i propri principi, ciò che lo avevano reso l'uomo che era, e sperava che anche Christian potesse ritrovarsi a provare gli stessi sentimenti per quell'ammasso di ferro su due ruote.

E Christian si era sempre dilettato nel mostrare a proprio padre quanto fosse bravo, quanto se la cavasse, quanto anche le cose più difficili gli uscissero bene, come ad esempio i parcheggi ad 's', da sempre detestati da Alexia, che aveva fatto fatica a prendere la patente proprio a causa di quella difficoltà e per cui suo padre l'aveva sgridata molto, a lungo e spesso. Ivan non era certamente un uomo con molta pazienza e ne aveva dimostrata ancora di meno con Alexia rispetto che con Christian, con cui invece sembrava buono, gentile e amichevole. Un giorno la ragazza era arrivata a pensare che fosse dovuto al fatto che lei fosse una ragazza e che il padre avesse una sorta di pregiudizio nei propri confronti, dato che aveva sentito l'uomo parlare con la madre di quanto fosse bravo Christian nonostante qualche piccolo errore. Per questo lei stessa aveva deciso, un giorno, di provare a salire in macchina col fratello che si esercitava alla guida, ricevendo, però, la prova che in Ivan non ci fossero stati dei pregiudizi di genere nei propri confronti, ma che Christian fosse davvero bravo, che sembrasse davvero portato alla guida.

Per questo, quando avevano dovuto, poi, mettere in pausa la patente, andando in autoscuola ad avvisare e dare la motivazione, nessuno si era fatto dei problemi, men che meno Christian, nonostante ancora non avesse fatto la teoria e non avesse nemmeno il foglio rosa. Non aveva nemmeno provato a conseguire la teoria prima di "Amici", altrimenti il foglio rosa sarebbe scaduto e avrebbe comunque dovuto rifare la teoria. Per questo aveva passato i sette mesi dentro la casetta senza nemmeno pensare alla macchina, alla patente o a come si guidasse. Aveva ballato, aveva provato, si era innamorato e aveva sofferto. Non c'era stato tempo per la macchina.

Una volta fuori da "Amici", però, la realtà gli era ripiombata addosso e si era ritrovato a doverci fare i conti.

L'autoscuola, che aveva seguito il suo percorso dentro la scuola, aveva chiamato il giorno dopo che tutta Italia aveva scoperto della sua eliminazione e lo avevano avvisato di dover fare quasi subito la teoria per non perdere l'iscrizione alla scuola. Suo papà si era arrabbiato molto perché avrebbe voluto che lasciassero più tempo a Christian per riposare dopo tutto ciò che era successo nell'ultimo periodo dentro la scuola, ma il ragazzo, sorridendo al padre, aveva detto che tutto andava bene e che non gli rimaneva che conseguire quel foglio rosa, per almeno liberarsi di loro per un qualche periodo di tempo e poter stare tranquilli prima di iniziare le guide.

Qualche giorno dopo, infatti, Christian aveva preso il foglio rosa, senza nemmeno fare un errore, stupendo i propri genitori perché ancora ricordava le nozioni dei quiz di patente, nonostante non toccasse il libro o i test da ben sette mesi, sotto lo sguardo allibito di Alexia che non credeva che suo fratello potesse davvero essere perfetto in ogni cosa che compiva.

Pathos [Zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora