𝑰𝒕 𝒆𝒏𝒅𝒆𝒅 𝒂𝒔 𝒂𝒍𝒘𝒂𝒚𝒔༆

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Genere: 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫/𝐬𝐦𝐮𝐭⚠️
Autrice: @yaraaa_ (tumblr)

23:34
Segnava il suo cellulare, tra poco sarebbe scattata la mezzanotte e sarebbe dovuta tornare a casa.
Più facile a dirsi che a farsi.
Non poteva andare a casa a piedi con quel tempaccio, avrebbe potuto piovere da un momento all'altro.
Decise di chiamare il suo ragazzo per farsi andare a prendere, ma al telefono si sentiva solo la sua segreteria e nonostante l'avesse chiamato e richiamato non rispondeva.
Che diamine sta facendo?
Pensava.
Visto che Minho non rispondeva avrebbe dovuto chiedere a Seungmin il suo migliore amico, ma nulla da fare, nemmeno lui rispondeva. Decise di tentare un'altra volta con Marylin, la sua migliore amica, ma nemmeno lei rispondeva al telefono.
Iniziò a preoccuparsi così decise di smettere di insistere e tornare a casa, ma quando arrivò invece di trovare il suo ragazzo seduto sul divano trovò una miriade di gente ballare e scatenarsi.
Rimase sconvolta, si sentiva una puzza incredibile, mancava l'aria lì dentro, era come se le stesse bloccando il respiro.
Lei odiava le feste e le odiava ancora di più quando erano organizzate a sua insaputa.
Si fece spazio tra la folla con i nervi alle stelle, e proprio quando stava per mandare via tutti, sentì una risata familiare.
Jeongin.
Pensò subito.
Si precipitó in quella direzione, e quando vide Jeongin parlare con dei suoi amici andò su tutte le furie. Quindi non solo qualcuno aveva organizzato questa festa senza che lei sapesse nulla ma c'erano anche tutti i suoi amici, almeno loro potevano avvisarla.
"che stronzi" pensò.
Si avvicinò a Jeongin e lo prese per le spalle costringendolo a girarsi verso di lei.
"Che cazzo ci fai qui?"
Chiese bruscamente.
"In che senso? Mi hanno invitato"
Rispose lui.
"Ti hanno invitato?"
Rise nervosamente.
"Dove sono gli altri?"
"Gli altri chi?"
Chiese. Lei lo prese per il colletto della camicia.
"Dove cazzo sono?"
"Di là"
A quel punto si arrese.
Lo prese per il braccio e lo trascinò con sé; aveva capito bene in quale sala si trovassero e se avesse trovato tutti e 8 là dentro si sarebbe incazzata non poco.
Tirò un forte calcio alla porta per aprirla e sì, c'erano proprio tutti. Tra cui il suo ragazzo ed i suoi migliori amici.
"Avete perso un pezzo"
Disse lasciando bruscamente Jeongin che con i sensi di colpa fino all'orlo li guardava come per far capire che aveva provato a nascondere tutto.
"Probabilmente non vi siete accorti che se n'è andato perché eravate troppo occupati a bere e a non rispondermi al telefono".
Si mise ad applaudire.
"y/n, io posso spiegare-"
"Sta zitto!"
Urlò a Minho quando cercò di parlarle.
"Non solo vi presentate in casa mia e vi prendete il lusso di organizzare una festa, ma anche di nascondermi tutto per qualche strano motivo che non so. Sono corsa qui sotto la pioggia e si vede..."
Iniziò a parlare indicando i suoi vestiti fradici.
"Ero preoccupata, avevo paura che vi fosse successo qualcosa e voi eravate qui a bere!"
Continuò con rabbia.
Era furiosa, si sentiva messa da parte.
"Chi cazzo vi ha dato il permesso di entrare in casa mia? Ditemelo!"
Esclamò.
"Io, sono stato io"
Prese parola Minho iniziando ad avvicinarsi.
"Prevedibile. E giustamente ti è balenata l'idea di non dirmi nulla, stupido bastardo"
Affermò acida.
"Senti, sapevo che non me l'avresti fatto fare quindi ho fatto tutto da solo"
E fu lì che y/n capì.
"Quindi hai cercato di non farmelo scoprire inventando delle stupide scuse del cazzo e quando la festa sarebbe finita mi avresti nascosto tutto e sarebbe andato tutto come prima. È così che si fa giustamente"
"È così che fai!"
Urlò.
"Ascolta, calmati ti prego"
"Hai il coraggio di dirmi di calmarmi?"
Probabilmente stava esagerando, e lei lo sapeva. Ma non riusciva a placare quella rabbia, che si era insediata nel suo petto.
Girò la testa per un attimo e vide sul tavolo di fianco a lei un bicchiere di punch, d'istinto lo prese e glielo rovesciò bruscamente addosso sotto gli occhi sconcertati di tutti.
"Inginocchiati e pulisci invece di cercare di avere ragione"
Disse lanciandogli anche il bicchiere.
Dopo aver avvistato le chiavi della moto di Minho si voltò per prenderle e andare via da lì.
Nessuno provava a fermarla, stavano iniziando a rendersi conto che effettivamente un pò avevano esagerato.
La ragazza montò sulla moto, e partì alla massima velocità, non avrebbe mai e poi mai dormito in quella casa con lui, solo il pensiero che se non fosse arrivata lì lui non gliel'avrebbe mai detto.
"E chissà quante altre cose non mi ha detto" pensò.

𝐋𝐞𝐞 𝐌𝐢𝐧𝐡𝐨- 𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐡𝐨𝐭𝐬 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐞 ❥︎♥︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora