I wanna ruin our friendship

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Deku alzò stancamente la testa.

Era mattina, molto presto.

Si guardò intorno. 

Ricordò di essersi addormentato sotto un lenzuolo, ma quest'ultimo giaceva ai piedi del divano.

Grandi braccia muscolose lo stringevano in un abbraccio.

Guardò il volto del ragazzo che lo stava tenendo. 

I capelli biondi incorniciavano un viso afrodisiaco. 

Gli occhi che custodivano i rubini erano chiusi, ma sembrava poterli vedere lo stesso. 

Si mosse, perchè una mano del ragazzo era sotto il braccio e dava un po' noia.

Baku: Dove vorresti andare?

Deku: Sei sveglio! Pensavo dormissi

Baku: Come mi sarei potuto addormentare con un broccolo vestito solo con una maglietta e delle fottute mutande accanto a me?

Deku arrossì e si ricordò cosa aveva addosso. 

Una maglietta di Kacchan. Nera col teschio.

e una decorazione insolita.

La scritta "Fuck me" sopra. 

Osservò il biondo. Anche lui non scherzava. La cannottiera nera metteva in risalto i pettorali. 

Non si ricordava cosa avesse sotto.

Ma se lo sarebbe ricordato. 

Bakugo sorrise e si alzò. 

Baku: Oggi è sabato. Farai colazione qui

Deku: Ma

Baku: Non è un opzione è un ordine, quindi appoggia quelle chiappe sul divano e restaci!

Deku: Ok signore

Bakugo lo guardò.

Baku: Ripetilo

Deku: ..signore...?

Bakugo si avvicinò.

Baku: Dillo ancora

Deku: Signore....? Cosa...-

Bakugo era all'altezza del suo orecchio.

Baku: Se continui a chiamarmi così...

Si avvicinò.

Baku: In questo modo così sensuale...

Arrivò al lobo.

Baku: Non riuscirò a fermarmi...

Leccò sensualmente il lobo dell'orecchio del verdino.

Aspettò che lui lo scansasse con imbarazzo o cose simili.

Invece...

Deku: Chi dice che ti debba fermare?

Bakugo gli prese i capelli e lo tirò indietro. 

Baku: Se aspetti... avrai due colazioni...

Gli morse il collo

Baku: Quindi... Aspetta


SKIPE TIME


Stavano mangiando pankake alla Nutella sul divano. 

Mentre guardavano video di gatti, cani, topi, cavalli, cosi a 4 zampe viventi che facevano cose strane, ovviamente.

Arrivò velocemente l'ora di pranzo, ma prima di alzarsi, Bakugo venne bloccato da un broccolo arrossato.

Deku: Kacchan... Il pranzo...

Baku: Vado a cucinare, se me molli sto cazzo di braccio

Deku: Non quello...

Bakugo lo fissò, mentre un sorriso malizioso si fece strada sul suo volto.

Baku: Aww il piccolo Deku ha fame

Si avvicinò. 

Baku: Ti do da mangiare

🔞

E si tuffò sul verdino.

Lo cominciò a baciare possessivamente sulle labbra, che diventarono rosse.

Lasciò succhiotti su tutto il corpo del verdino, per poi arrivare ai boxer. 

Si fermò e si alzò.

Si abbassò l'intimo, mostrando a un Deku stralunato il membro.

Baku: Cos'è non hai fame?-

Ma Deku gli arrivò davanti senza indugio e prese il membro in bocca. 

Cominciò a leccarlo, ma la cosa si fece più hot. 

Bakugo allora prese il verdino e gli legò le mani dietro la schiena, mettendolo a pecora.

Deku: Kacc...chan-

Baku: Da quand'è che non mangi?

Abbassò i boxer al verdino. 

Bakugo mise prima un dito, poi due e tre.

Il verdino era ormai un peperone eccitato.

Bakugo allora prese il membro e spinse.

Deku: Aah-

La camera si riempì presto di gemiti e ansiti.

🔞

Si fermarono quando la fame si fece sentire. Ordinarono la pizza e Bakugo si divertì a guardare Deku mangiare chilometri di mozzarella.

Baku: Tagliala che ti strozzi

Deku: No no c'e la faccio

Baku: No, tagl-

Deku: ajhgahshagahjags mi va di traverso aiuto

Bakugo gli tirò una manata sulla schiena.

Baku: SE TI DICO DI TAGLIARE QUELLA CAZZO DI MOZZARELLA, TU TAGLI QUELLA CAZZO DI MOZZARELLA!!!

*Bakugo è tipo me a pranzo con gli amici, quindi una specie di suocera occasionale*

Deku: Grazie Kacchan

Baku: Non avrei mai lasciato il mio broccolo strozzato

Deku: Aww che dolce

Bakugo arrossì.

Baku: Basta

Deku: Kacchan ti preoccupi per me...

Baku: Ehm ehm basta

Deku: Awwww

Baku: Mi metti in imbarazzo, SMETTILA

Deku lo fissò. 

Bakugo era paonazzo, girato dall'altra parte, cercava di coprirsi la faccia con la mano.

Era davvero imbarazzato.

Deku si addolcì.

Gli diede un abbraccio da dietro, spingendolo sul divano. La sera era arrivata, e con quella anche il sonno. I due si addormentarono abbracciati l'uno all'altro.





*Ciao, come va? oggi non sono di fretta anzi.

scherzo sono sempre io Yo dal futuro, 7 gennaio 2024, che invece di fare i compiti sistemo sta merda

prenderò due a scienze, ma è ok*

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