Cavolo. La giornata non era iniziata nel migliore dei modi: per arrivare all'aeroporto avevo impiegato 4 ore a causa del traffico, senza neanche poter fare una breve sosta, ed ero riuscita a quasi tamponare un tir e a guadagnarmi l'occhiata furente e sconcertata del camionista. Arrivata in aeroporto avevo dovuto fare i conti con la nonna, che non la smetteva più di piangere e di balbettare la mia "improvvisa" crescita (state tranquilli ho tutto in regola come una normale 19enne). Non riesce ad accettare che sto per partire da sola per il college, e che non versi una sola lacrima per la mia nuova vita da indipendente. Ma perchè dovrei piangere? È tutto ciò che desidero poter ricominciare. La mia unica regola è non piangere: solo quando si sa cosa è il vero dolore si ha il diritto di piangere, altrimenti tutto il resto sono solo graffi che bruciano, ma non uccidono. L'imbarco è stato un vero incubo: oltre alle 2 ore di check-in, mi ci è voluta un'altra ora per il controllo dei gioielli, nel mio caso della semplice catenina che porto al collo da sempre, una conchiglia verde che secondo i miei genitori non mi avrebbe fatto mancare nulla. Teoria che si è rivelata falsa a quanto pare. E ora mi ritrovo qui con questo tipo davanti che maliziosamente mi fissa il seno e indica i 3 M&Ms che erano rimasti attaccati alla maglia, probabilmente a causa del caldo si erano sciolti e avevano deciso di fare il nido su di me. Come se non avessi fatto già abbastanza figure per quel giorno. "Io consiglio di levarli" fa il Dio. La sua voce: così calda e piacevole, ma allo stesso tempo quasi distaccata nella quale potevo...oh no basta! Chi è questa donna? Di certo non io. Io sono la Regina delle Nevi. Così era li solo per prendermi in giro? Mi sarei dovuta aspettare altro? No di certo, sono maschi: tutti uguali, tutti stupidi. "Già, cavolo hai una spiccata intelligenza, da sola non ci potevo arrivare"-"Dovresti ringraziarmi, se non te lo dicevo saresti andata fino a Yale così. Non penso avrebbe deposto a tuo favore"-"Beh si grazie ma non..." sto per finire la frase quando mi blocco: questo tizio come cavolaccio fa a sapere che vado a Yale? Oddio, non è che magari..."La tua faccia. Sembra che tu abbia appena visto un fantasma"-"Eh? Nono sta tranquillo ho appena visto una faccia da culo di fronte a me che sa che sto per andare a Yale, dici dovrei essere tranquilla?"-"Si. Ti è appena caduta dalla borsa l'ammissione". Ah ecco. Divento bordeaux: la mia solita vena da stronza prima o poi mi avrebbe portato alla malattia o ad una casa di cura... "Ah... Beh in questo caso grazie dell'avviso. Sei stato gentile...addio"-"Ci vediamo dopo" mi grida, ma io ero già andata a sedere...ci vediamo dopo? Che cavolo vuol dire? Spero che non lo avrei rivisto ancora, altrimenti la storia dei cioccolatini sarebbe di sicuro venuta fuori e non sarebbe...ecco stato il massimo per la mià integrità popolare... "Attenzione a tutti i passeggieri: si prega di allacciare le cinture di sicurezza: 10 minuti all'atterraggio" fa una voce. Mi allaccio la cintura e vedo che al mio fianco il posto era vuoto. Ma non per molto, perchè dopo neanche un mezzo di secondo la signora chiacchierona si siede "Ah ciao cara. Vedendo che non tornavi più dal bar ho deciso di andare in bagno, tutto a posto?" evidentemente non sa che il suo posto era stato momentaneamente occupato dal signor Sotuttoio. Le rispondo con gentilezza, daltronde la colpa non è sua della mia brutta figuraccia con i maledetti M&Ms.."10-9-8-7-6-5-4-3-2-1".. Atterriamo. È l'inizo della nuova vita. Nuova casa, nuovi amici. Si spera una nuova anche piccola speranza di felicità. Esco dall'aeroporto e metto il primo piede in Connecticut. Vedo tutti i taxi impegnati, ma io ne ho bisogno uno lo stesso, altrimenti come sarei arrivata a New Heaven? Mi accanisco contro una donna sui 50 quando me lo ruba da sotto il naso, ma daltronde io avrei fatto la stessa cosa. Ne vedo uno: eccolo, è mio, mi precipito sulla portiera, la apro e mi butto dentro senza bagagli, ci avrebbe pensato il servizio dell'aeroporto a quello. Faccio un profondo respiro e sto già per fare un grido di gioia quando la mia testa si gira e vede di nuovo..
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La mia speranza sei tu
Romance"Vivi una vita degna di essere vissuta". È così che Mia saluta la sorella Taylor prima di imbarcarsi con i genitori su un aereo che la porterà alla competizione nazionale di cheerleader in North Carolina. Quello è il giorno in cui il mondo crolla pe...