Alzo la testa ancora frastornata sulla patetica figura appena fatta, e mi trovo di fronte un'inserviente dell'aereo, una donna sui 50 anni che assomigliava più ad un bignè che ad una donna. È arrabbiata. Molto. Mi guarda come se avesse visto una pazza cadere nel bel mezzo del bar di un aereo. Beh tecnicamente lo sono, ma non mi definirei proprio pazza, piuttosto una ragazza molto impacciata. "Signorina, cosa sta facendo?"-" Mi scusi molto, la borsa mi ha teso un'imboscata" cerco di sdrammatizzare con una battuta, ma dentro di me sto per morire di vergogna...ad un certo momente ricordo il Dio che prima avevo fissato insistentemente, chissà che faccia avrà, chissà se avrà osservato tutto o se ne sarà andato, magari pensando a quanto era idiota solo per avermi trovata decente(nel mio cuore lo spero proprio). "Ma signorina! La mia borsa era semplicemente accanto al sedile!" la donna interamente vestita firmata e con la borsa Praga si alza tutta impettita dal sedile per difendersi dalla mia"accusa"-"Mi scusi, non avevo intenzione di offenderla, sono maldestra tutto qua...ma non è successo niente di grave" desiderosa di togliermi le attenzioni di dosso e di evitare che la situazione diventasse ancora più imbarazzante, cerco di andarmene, ma la Donna-bignè mi ferma "Eieiei, dove pensa di andare? Tutti i suoi dolcetti chi li raccoglierà?" nella foga non ho visto che i miei M&Ms si erano interamente rovesciati su tutta la zona bar. Al culmine dell'imbarazzo rispondo "Ma certo". Mi chino e comincio a raccoglierli uno ad uno, rimettendoli nel sacchetto. Mentre mi alzo noto che uno era finito sotto il primo sedile della fila a destra, perciò tento di prenderlo con un braccio interamente sotto alla poltroncina, su cui è seduta una bambina che mi guarda con lo sguardo a metà fra il disgustato e lo sconvolto. Cerco di sorriderle, ma prima che muovessi un solo muscolo, lei si volta e mi dà le spalle, come se fossi malata di Lebbra... Finalmente trovo quello che cerco: quell'M&Ms rosso che mi ha fatto così dannare era li, nelle mie mani. Con un ghigno sulla faccia mi rialzo e mi incammino verso il mio posto, accanto a quella signora che...un momento: adesso al posto della donna minuta che non mi aveva lasciata stare un attimo c'era il signor Dio! Occavolo, forse mi ha frainteso mentre lo guardavo, ha pensato che avessi bisogno di qualcosa, che volessi attenzioni.. Ma no! Io non voglio niente di tutto ciò, io voglio riiniziare una vita dove nessuno mi guardasse e vedesse una povera ragazza sola nella vita, una che prova solo dolore, di cui provare solo pena. Ma non voglio amore. Non voglio amare. Non voglio fidanzati o persone da amare che prima o poi perderò, oh no, proprio per niente. Ma come faccio ora? Non ho nessuna intenzione di andare vicino a quel tipo, così mi allontano, o almeno ci provo, perchè da dietro sento una voce "Tu" mi giro e mi ritrovo faccia faccia con il Dio.. Che sorride meschino. Un attimo, eh? Sorride? Perchè dovrebbe... Seguo il suo sgurdo sul mio seno e: OMMIODDIO!
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La mia speranza sei tu
Romansa"Vivi una vita degna di essere vissuta". È così che Mia saluta la sorella Taylor prima di imbarcarsi con i genitori su un aereo che la porterà alla competizione nazionale di cheerleader in North Carolina. Quello è il giorno in cui il mondo crolla pe...