Capitolo 3

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Hilde

Vengo tirata via a forza dal mondo dei sogni, il mio cellulare non smette di suonare. Ho la testa che scoppia, deve essere colpa di tutta quella vodka buonissima che ho bevuto stanotte.
《Pronto?》
Ho preso il cellulare con gli occhi chiusi, non mi importa chi sia, voglio solo che smetta di suonare.
《Dobbiamo parlare!》
《Che succede?》
È Markus e la sua voce trasmette tutta la sua rabbia, cosa cazzo sarà successo adesso?!
《Apri, sono qui fuori.》
Attacco e alzandomi, mi infilo addosso qualcosa al volo, mi affretto ad aprire la porta e lui è qui, insieme a Markus!
《Che diavolo ci fate tutti e due qui?》
《Siamo qui per affari. Vatti a vestire.》
Markus mi fa cenno con la mano di andarmene. Guardo Ethan con sguardo interrogativo, non ci sto capendo proprio niente. Faccio come ha detto Markus, mi vesto e mi trucco, facendo più in fretta possibile, poi torno in cucina e metto a fare il caffè, ne ho un disperato bisogno.
《Allora...?》
La mia voce trema, ho paura che Markus ce l'abbia con me per qualcosa che ho fatto o per qualcosa che gli ha detto Ethan.
《Hilde, questo signore è venuto da me, qualche ora fa, con una richiesta assai particolare...》
《Del tipo?》
Faccio finta di non sapere niente, come se in realtà io e Ethan non avessimo parlato la notte prima.
《Vuole affittarti, per così dire. Ne sapevi qualcosa?》
《No, stanotte non abbiamo di certo parlato...》
Cerco di essere il più convincente possibile.
《Quindi non sai di cosa si tratta.》
《No.》
《Bene, allora. Il signor Phoenix, vorrebbe prenotarti per i prossimi tre mesi. Notte e... giorno.》
《CHE COSA?!》
Urlo, rimanendo letteralmente paralizzata, non erano affatto questi i patti.
《Hai capito bene, in più avrai la possibilità di trasferirti direttamente a casa sua, se vorrai. Questo implica che non potrai stare al club per un po'. Cosa ne pensi?》
《Quanto gli hai chiesto?》
È l'unica cosa che riesco a chiedere e ce un motivo ben preciso dietro alla mia domanda.
《È davvero questo che ti interessa?》
Domanda Ethan, quasi dispiaciuto.
《Puoi ben dirlo, cazzo!》
Perché dalla risposta a questa domanda, saprò se effettivamente ho alternative di scelta. Markus si alza fulmineo e mi schiaffeggia forte il volto, mandandomi a terra. Ethan si alza a sua volta, ma capisce benissimo che deve fare finta di niente.
《Non permetterti mai più di parlare così a un cliente, Hilde.》
《Scusa...》
Mi alzo e riporgo di nuovo la domanda.
《Quanto?》
《Un milione.》
Sgrano gli occhi, sbalordita. È davvero disposto a spendere così tanto per una cosa che probabilmente non accadrà mai? Non posso innamorarmi di lui, tutti gli uomini della mia vita mi hanno sempre o delusa o usata e anche se lui si è comportato bene con me, non c'è niente che mi assicuri che non sarà un altro buco nell'acqua.
《No, non accetto.》
Dico, ferma nella mia decisione. So già che Markus non mi permetterà di tirarmi indietro, ma devo almeno provarci.
《Cosa?!》
Ethan rimane a bocca aperta, chiaramente infastidito dalla mia decisione.
《Hilde, sii ragionevole. Sono molti soldi, tu starai bene, hai visto dove abita il signor Phoenix, sarà come una vacanza.》
《Vorresti dirmi, che a te va bene?》
《Ci guadagniamo tutti. Tu avrai anche un aumento.》
Li guardo, non credo di avere molta scelta, con molta probabilità, tutto questo è solo una messa in scena, Markus avrà già incassato quei soldi.
《Va bene...》
È inutile impuntarmi oltre, se Markus ha già deciso, io non ho voce in capitolo.
《Brava la mia ragazza. Adesso devo andare. Il tuo compito inizia da oggi, datti da fare.》
Detto questo, si alza e esce da casa mia, lasciandomi con Ethan, che sembra alquanto incazzato. Mi dirigo al bancone della cucina e riempio 2 tazze con il caffè.
《Come ti piace?》
《Lascia stare il caffè e vieni qui.》
《No. Sono stata buttata giù dal letto, per scoprire che il caro signor Phoenix non ha rispettato la sua parte di accordo. Quindi, se permetti, voglio il mio caffè...》
Si avvicina a me, da dietro. Mi poggia le mani sulle spalle e mi volta, dolcemente.
《Ti fa male dove ti ha colpito?》
Mi accarezza delicatamente la parte destra del viso, mi fa venire i brividi.
《Sto bene, ci sono abituata...》
《Non dovresti.》
Abbasso lo sguardo, non voglio vedere la pietà che ha per me.
《Come lo vuoi il caffè?》
《Amaro.》
Gli passo una tazza e ci sediamo al tavolo della cucina.
《Perché dici che non ho rispettato la mia parte di accordo?》
《Dovevi affittarmi solo la notte.》
《Io il giorno lavoro, ho bisogno di dormire, la notte.》
《Beh allora non ha senso. Il giorno non ci sarai, la notte dormirai. Quando dovremo stare insieme?》
《Non lavoro tutto il giorno, e non dormirò tutta la notte. Dacci una chance, ti prego.》
《Io non ti capisco Ethan. Perché io? Sono sicura che le donne non ti mancano.》
《Non mi piace riempire la mia vita di cose inutili, Hilde. Ti ho vista, ti ho desiderata e questo è tutto ciò che mi serve. Il tuo sguardo ha scaturito qualcosa in me, non so spiegarti, so solo che mi fido del mio istinto e lui mi sta dicendo che devo amarti.》
Lo esamino, non c'è esitazione, è proprio sicuro di ciò che sta dicendo, ci crede.
《Quindi vuoi che venga a stare da te?》
《Per comodità.》
《Oggi?》
《Quando vuoi.》
《Sei un mistero, Ethan Phoenix, ma sembri anche un brav'uomo. Ci concedo una chance, una sola.》
《Non te ne pentirai.》
《Dovrò preparare alcune cose...》
《Non c'è bisogno, porta solo le cose di cui non puoi fare a meno. A casa c'è già tutto quello che ti serve.》
《Dovrò anche cambiarmi, lasciami prendere dei vestiti.》
《Ci sono anche quelli, ho incaricato una personal shopper di fare acquisti per te, prendi solo il necessario.》
《O-ok... Allora, ti raggiungerò più tardi, credo.》
《Non vuoi venire con me?》
《Ho bisogno di un po' di tempo per sistemare delle cose, prima. Arriverò entrò stasera.》
《Va bene, ti aspetterò.》

Ethan

Mi avvicino, la abbraccio dolcemente e le poso un bacio sulla fronte. Dio, è così bella, i suoi occhi parlano e mi sussurrano solo parole d'amore.
《Non farmi attendere troppo, ok?》
《Certo...》
Lascio l'appartamento di Hilde e mi dirigo finalmente a lavoro, sicuramente il capo vorrà sapere perché ho fatto tutto questo ritardo. Monto in macchina e parto, ma prima di andare in ufficio, c'è ancora una cosa che devo fare. Mi fermo in una gioielleria vicino a dove lavoro, chiedo aiuto alla commessa per scegliere qualcosa.
《Voglio un gioiello che dica sei mia, e nessuno si deve avvicinare. Mi può
aiutare?》
Svanisce nel retro e si rifà viva dopo un po', con qualcosa tra le mani.
《Direi che è perfetto...》
Esigo la loro confezione più bella e me ne vado finalmente trionfante a lavoro. Appena arrivo nel mio ufficio, mamma non perde tempo e viene subito ad indagare.
《Dove sei stato?》
《Mamma, ho trenta anni!》
《E quindi?》
《Non farmi il terzo grado!》
《Ho solo chiesto dove sei stato...》
《In giro.》
《È la prima volta che arrivi in ritardo, da quando lavori qui... c'è qualcosa che devo sapere?》
Inutile aspettare, in un modo o nell'altro lo scoprirà.
《Mi sono innamorato.》
《Che cosa?!》
Strilla con un'espressione terribilmente sbigottita.
《Che caspita urli!》
《Ma... ma sai che hai dei doveri, vero?!》
《Mamma, non ora, per favore...》
Le rispondo infastidito.
《Chi è lei?》
Mi guarda con curiosità, i suoi occhi più angusti di quelli di un alligatore. Anche dopo tutti questi anni e dopo tutta la merda che abbiamo passato, lei è ancora qui, a occuparsi di me per me.
《Mamma, lo sai che sono sempre stato sincero con te e che non ti ho mai nascosto nulla. Motivo per cui, non lo farò nemmeno adesso...》
《Vorrei ben vedere!》
Esclama sbuffando.
《Lei si chiama Hilde, è di origini russe...》
《Immagino che sia bellissima, allora!》
Ammette con un'alzata di spalle.
《È più che bellissima! Non vedo l'ora di fartela conoscere!》
《Oh quanto entusiasmo, deve essere proprio una rubacuori, non ti ho mai visto così coinvolto con una donna.》
Capisco dal suo tono di voce che mi sta prendendo in giro e che in realtà è contrariata.
《Starà da me per i prossimi tre mesi, potresti venire a cena da noi la settimana prossima.》
《Come scusa? Starà da te?》
Sbatte le palpebre velocemente.
《Si...》
《Che succede Ethan? Conosco quello sguardo, cosa hai combinato?!》
《Mamma, lei lavora in uno strip club, ed è anche...》
Non so perché ho problemi a dirlo, io non mi vergogno di lei! Solo non voglio che sia oggetto di discriminazione da parte di mia madre.
《Ed è una prostituta di lusso.》
《Scherzi?!》
Si mette una mano sul petto, come se avesse appena avuto un colpo.
《Purtroppo no...》
《Non sto capendo.》
《L'ho "affittata" per tre mesi. Volevo che si riposasse, che non fosse costretta a stare con uomini che la usano e poi sfrutterò questo tempo per farla innamorare di me!》
《Quindi il tuo amore per lei non è ricambiato?》
Domanda con voce stridula, sempre più incredula.
《Non ancora, mamma, è molto diffidente. Credimi, so quello che faccio, la sua storia è molto più complicata di così, sono sicuro che quando la conoscerai, ti piacerà!》
《Beh, non posso non ammettere che tu mi abbia spiazzata. Non posso nasconderti di avere un'infinità di remore su tutta questa storia, specialmente perché sai benissimo che questa cosa non ha futuro, sai bene cosa devi fare, Ethan. Ma per farti felice, verrò.》
Non era proprio il risultato che mi aspettavo, ma non posso nemmeno dire che sia una totale sconfitta. La abbraccio e dopo pochi convenevoli, ci rimettiamo entrambi a lavorare. Leggo rapporti di produzione e spedizione, ma quell'anello che ho in tasca, mi distrae di continuo. Cosa dirà quando glielo darò? Accetterà le mie condizioni?
Fortunatamente si fa sera in un momento. Alle sette del pomeriggio esco dall'ufficio e mi dirigo a casa, sperando che lei sia già arrivata.
《Sono tornato!》
《Oh Ethanuccio caro, com'è andata oggi?》
《Tutto bene, lei è arrivata?》
《Non ancora tesoro, mi spiace...》
Mi congedo e vado nel salotto del piano di sopra, mi verso da bere e provo a telefonarle. È staccato. Rimango calmo, sono sicuro che va tutto bene, arriverà qui fra poco. Per ammazzare l'attesa, decido di fare una doccia e di cambiarmi.
Passa un'ora e di lei ancora nessuna traccia, provo di nuovo a chiamare, ma continua a rispondere la segreteria.
Dove cazzo sei finita, Hilde?

The Russian Princess-Presto In LibreriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora