WHO IS YOUR HERO (Nuova versione revisionata)

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(T/n)

* Osservo il cielo sconfinato al di fuori del finestrino,eppure mi sembra così vicino da poterlo toccare mentre al di sotto,un oceano azzurro alternato a sfumature infinite di blu. Quei colori mi vogliono riportare indietro nel tempo quasi in maniera brutale ma scaccio immediatamente quei pensieri. Non sono venuta in America per lui ma per la mia carriera,per poter diventare un eroina migliore,non è più tempo di crogiolarsi nel passato ma di vivere il presente. Ovviamente è una mera coincidenza il fatto che studierò nel suo stesso college... Stendiamo un velo pietoso.

SI AVVISANO I SIGNORI PASSEGGERI DI PREPARARSI,A MINUTI L'AEREO ATTERRERÀ A LOS ANGELES.

* Pensavo peggio. Nonostante qualche lieve turbolenza che ha fatto oscillare l'aereo, è andato tutto bene e presupponevo anche di avere paura e di soffrirne ma ammetto di essermi divertita. Come se rischiare la vita potesse produrre scariche piacevoli di adrenalina... Non credo l'Italia mi abbia fatto bene. Credo che la mia adrenalina sia più dovuta al fatto di essere finalmente arrivata nel nuovo mondo: ho sempre desiderato mettere piede in America e ora,eccomi qui ad aspettare le mie valigie. Ne vedo passare di ogni colore sotto ai miei occhi,quel nastro sembra volermi ipnotizzare. Avvisto la mia e la acchiappo al volo con nonchalance provocando un discreto botto nel appoggiarla a terra. Bene,prima bella figura, complimenti. Varco i gate e mi ritrovo immersa in un via vai di gente non indifferente: alcuni piangono altri si abbracciano,altri corrono come se non ci fosse un domani. Sapevo che fosse grande ma non mi aspettavo così tanto,e sono solo nel atrio del aeroporto. Ma spostando lo sguardo un po' in giro,lo individuo molto facilmente.

?: "SIAMO QUIII!!"

* Ecco,ora l'ho pure sentito. Con quel suo vocione assurdo sembra attraversare l'intero aeroporto giungendo fino a me e attirando per ovvi motivi,la mia attenzione e quella delle persone nelle vicinanze. Probabilmente avranno pensato si trattasse di una strana bestia scappata dallo zoo. No, è solo quel esagerato di Allmight,alias Toshinori Yagi. Eccolo là,in tutta la sua altezza con il suo immancabile sorriso stampato in faccia,che gesticola in maniera esagerata come se non si facesse mai notare abbastanza. Questo suo lato di lui non mi mancava affatto. Vorrei anche mentire dicendo di non aver provato nulla di nulla nel rivedere il suo sgargiante sorriso ad occupargli la faccia. Eppure un battito del mio cuore si è fottutamente perso per strada, probabilmente per andarsene a quel paese perché è là che l'ho mandato,solo in maniera più volgare.

T: (T/n)?
(T/n): Sì?
T: Ah... Nulla,fai buon viaggio.
(T/n): Anche tu.

* Ed ecco pure i ricordi che volevo in tutti i modi evitare: fu la nostra ultima conversazione...E sono già trascorsi tre anni da quel giorno.

??: "Benvenuta a Los Angeles."
(T/n): "Tu devi essere Dave. Io sono (T/n)."
T: "Ehy! Non mi saluti?!"

* Dovevo immaginarmelo,non è cambiato affatto. Ho cercato per tutto il viaggio di non pensarci,di non pensare a cosa avrei provato nel rivederlo o alle parole che gli hai rivolto. Beh,nel dubbio ho salutato prima l'altro ragazzo che immagino essere il suo assistente. Sarà già stato promosso a baby Sitter?

Dave: "Piacere mio,(T/n)."
(T/n): "Ciao anche a te,scimmione permaloso."
T: "N-non sono uno scimmione! La smetterai mai di chiamarmi così?"
(T/n): "Solo se ti metti a dieta."
T: "Mai!!"
Dave:" Perché non continuiamo questa assurda conversazione al college? Dovrai solo fermarti in segreteria a ritirare le chiavi della tua stanza. Delle scartoffie mi sono già occupato io."
(T/n):" Incredibile,Toshi. Hai appioppato la burocrazia ad altri."
T: "..."

* Confermo. Non è cambiato di una virgola. Nonostante l'aspetto,i muscoli scolpiti in ogni centimetro del suo corpo e l'altezza fuori misura,rimane ancora un eterno bambinone. Una volta raggiunto il parcheggio Allmight si offre di aiutarmi a caricare la valigia,io rifiuto,lui insiste e io mi arrendo. Dopo non so quante ore di viaggio non ho assolutamente voglia di bisticciare con lo scimmione. Così,saliamo sull'auto guidata da Dave e per tutto il tragitto continuo a chiedermi se quest auto è a prova di Allmight. Immagino che abbia preso le dovute precauzioni alla sua mancanza di criterio ma forse lo conosce meglio di quanto non potrò mai dire io. Il passato è passato,(T/n) e deve rimanere là. Percorriamo svariati chilometri sulle bollenti strade di Los Angeles e già mi sembra soffocare per il caldo, già... Ho scelto la città giusta vero? Forse l'Alaska sarebbe stata un'idea migliore ma varie circostanze mi hanno portata qui;per farla breve ,una specie di raccomandazione (proposta poi da me accettata senza esitazioni) per questo college. In realtà penso fosse un modo per farci riavvicinare in maniera molto poco ortodossa... Grazie Gran Torino,o dovrei chiamarlo Gran Cupido? Qualsiasi fossero le sue intenzioni penso fossero a fin di bene,vuole tuttora il meglio per noi e farci riallacciare i rapporti gli è sembrata l'idea migliore. Ma prima di questo ha permesso ad entrambi di allontanarci e prenderci del tempo per riflettere. Allmight aveva una strada da percorrere diversa dalla mia in fin dei conti.

T: "Allora? Come è andato il viaggio?"
(T/n): "Lungo ma penso ne sia valsa la pena. E voi invece?"
Dave: "Non ci lamentiamo,anche se rischiano di fate tardi a lezione,ogni giorno,a causa sua."
T: "Non posso mica lasciare i crimini impuniti."
(T/n): "Ma ci sei solo tu in tutta L.A come Hero? Fammi capire."
T: "No,però se mi trovo sul posto è ovvio che debba intervenire."
(T/n): "Beh,su questo hai ragione."

* Il solito megalomane,credo di aver bisogno di una gran bella dose di pazienza.

Tra una cosa e l'altra mi sono ritrovata a girare il mondo. Dopo il diploma alla Ua come ho detto,le nostre strade si sono separate. Io sono tornata in Italia per frequentare alcuni corsi e una volta conclusi,eccomi qui,nella città degli angeli. Sono proprio curiosa di cosa mi riserverà il mio futuro americano...