CAPITOLO 1

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*Telefono che squilla*

Y/n: Mh? Ciao ma
Mamma: Buongiorno, appena sveglia sento
Y/n: Si... Tutto ok?
Mamma: Si si! Te? Arrivate notizie?
Y/n: Niente, ho solo l'appuntamento con la polizia di oggi della quale ti avevo parlato
Mamma: Ok, ma non sai niente? Non hai neanche un'idea di quello che ti vogliono dire?
Y/n: No... Ma ho ansia... Ho ansia che facciano decisioni affrettate, ho ansia che decidano che l'assassino sia io e il vero assassino se ne vada in giro come se niente fosse...
Mamma: Immagino, tu ricordati solo che io, tuo padre e tuo fratello saremo sempre dalla tua parte
Y/n: Grazie...
Mamma: A che ora devi essere li?
Y/n: 13:50
Mamma: Ti lascio andare, se hai bisogno chiamami
Y/n: Aspetta!
Mamma: Che succede?
Y/n: Rispondimi sinceramente, questa questione non sta dando problemi al papà sul lavoro e a Zack all'Università vero?
Mamma: Tuo padre 2/3 volte si é ritrovato a litigare con due suoi colleghi perché gli dicevano che te eri solo un'assassina inutile e tuo fratello invece non sta avendo tanti problemi, anzi i professori stanno cercando di aiutarlo essendo che ha sempre paura che ti succeda qualcosa
Y/n: Pensare che io da sorella maggiore dovrei stare al suo fianco... E invece mi sto ritrovando a dover pensare solo a me per non rischiare di passare una vita in carcere...
Mamma: Tranquilla, lo sa che ci tieni a lui e che non puoi in questo momento aiutarlo e stare al suo fianco
Y/n: Grazie...
Mamma: E per cosa?
Y/n: Perché stai cercando di starmi affianco almeno con le telefonate visto che la polizia non vuole che io abbia troppi contatti
Mamma: Ma valà, non farti problemi... Ti voglio bene... Fammi sapere!
Y/n: Ti voglio bene anche io, salutami Zack e papà... Ci sentiamo!

Per fortuna ho loro...

Da quando sono accusata di omicidio la polizia non vuole che io veda troppa gente, neanche la famiglia per non rischiare che siano complici... O peggio... Che io cerchi di uccidere "anche loro"...

Ma vaffanculo!

Se trovo il vero assassino... Li si che verrei accusata di omicidio per qualcosa che ho fatto veramente!

Calmati Y/n...Calmati...

Che ore sono? Solo le 7:20?! Devo aspettare ancora così tanto per andare? Che palle...

Skip time

Eccoci qua, alla stazione di polizia.

Neanche il tempo di entrare che già mi avevano chiamata e portata nella stanza dell'interrogatorio, solo che questa volta dall'altra parte del tavolo c'erano due sedie.

Y/n: Potevate anche dirmelo che era solo un'altro interrogatorio solo che questa volta c'è anche un'altra persona, sapete che per me non ci sono problemi a farli, non ho niente da nascondere
Poliziotto: Non é un'interrogatorio
Y/n: Allora perché siamo qua?
P: Appena arriverà l'altra persona-
Walkie Talkie: É arrivato
P: Fatelo entrare

Nella stanza entrò un uomo coi capelli lunghi e lo fecero sedere sull'altra sedia e anche quando il poliziotto cominciò a parlare lui non staccava gli occhi dalla cartella dove c'erano i dati dell'omicidio e miei.

Devo ammettere che però quell'uomo mi sembrava... Familiare...

P: Y/n, lui é Shōta Aizawa, un professore della Yuei e per controllarti verrai data in custodia a lui. Gli farai da assistente e professoressa di sostegno per gli alunni
Y/n: Va bene
P: E per essere sicuri, ogni mattina dovrà venire da te per portarti a lavoro e anche per tornare a casa dovrai stare con lui. Durante la giornata, invece, non dovrai stare troppo tempo senza di lui o se proprio proprio senza un professore della scuola al tuo fianco, poi con lui dopo vedrò come aveva in mente di farti lavorare
Y/n: Capisco, nessun problema
P: Vi lascio da soli così se ha bisogno, Aizawa, gli può fare le domande della quale ha bisogno
Aizawa: Grazie

Ne sei sicuro? [Aizawa x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora