Capitolo 5

14 3 0
                                    

La preside, palesemente imbarazzata, non voltò lo sguardo verso Pimcy, tuttavia, sembrò incassare la sua affermazione come uno schiaffo e dopo qualche secondo che spese ad osservare il proprio anello al dito, un gioiello fatto in oro, raffigurante un piccolo corvo d'ambra con al posto delle pupille due smeraldi di incommensurabile valore, formulò la sua risposta.

<< Bene! Al ministero questa mattina vi ho dato la mia parola e come sempre la rispetterò! Ma non senza delle accortezze... >> esordì la donna osservando i genitori di Pimcy.

<< Primo. Basta bugie! Voi mi direte tutto quello che accadrà e con me sarete sinceri, sennò rimanderò a casa vostro figlio ancor prima che riusciate a dire: Babbano! >> la voce della preside non ammetteva replica, possedeva un tono calmo e comunque autoritario al punto da far capire che non scherzava affatto.

<< Secondo. Dovrete comprare due cose essenziali per far sì che Pimcy possa venire in viaggio con me e dovrete farlo entro poche ore! >> continuò alzando l'indice e il medio della mano sinistra.

<< Una finta bacchetta da portare ad Hogwarts, così che possa ingannare anche l'occhio più esperto la dentro, che potrete trovare dai cugini folletti a Diagon Alley, nella bottega Replimagis magie per tutti >> spiegò loro Lucille abbassando il dito medio.

<< E... un anello... Forse lo conoscete, viene chiamato "l'Anello della Volontà" ed è un'oggetto ormai considerato illegale nel nostro mondo, ma, son abbastanza sicura che potreste trovarlo da L'incanto Estorto a Nocturn Alley... >> mentre abbassava anche l'indice, la preside parlò senza limitarsi ne contenersi e ogni cosa che le uscì dalla bocca in quel momento era sufficientemente chiara dal fugare possibili dubbi, o domande di sorta.

<< Bè... in realtà signora preside... >> iniziò il sig. Parvalson.

<< Non ammetto repliche Mister! O è così, o non se ne fa nulla! >> Lucille non aveva mai avuto il brutto vizio di interrompere le persone, tuttavia in quel momento voleva solo andarsene da quel dannato castello.

<< No, no signora. Nessuna replica! >> comunicò subito il padre di Pimcy alzando le mani in segno di resa.

<< Stavo dicendole soltanto che la bacchetta l'ho già presa signora, ci avevo già pensato anche io tempo fa e oggi son passato proprio da Replimagis! >> ammise il padrone di casa, sorridendo debolmente e per nulla convinto.

<< E l'anello... >> continuò osservandosi ora le mani raggrinzite.

<< Sono anni che l'ho comprato... >> rivelò con voce rotta dall'umiliazione e dal pentimento.

Quell'ammissione stupì molto la donna, che osservò il signor Parvalson mentre si toglieva un piccolo anello dal dito mignolo della mano sinistra, questo gioiello era liscio, d'argento e senza nessun ornamento.

<< Quando ho compreso quale potere possedeva Pimcy... bè... ho dovuto cercare una soluzione signora... >> spiegò Edward alla preside, che ora osservava con diffidenza sia lui che la signora Parvalson.

<< No, no! Lei non centra nulla signora! >> esclamò subito l'uomo che si era accorto delle occhiatacce di Lucille verso Polly.

Ci fù un momento di silenzio e ragionamento, nel quale la preside non emise alcun suono e i genitori di Pimcy stettero zitti, ovviamente il mezz'elfo non riuscì a comprendere cosa stesse accadendo, ma percepì una sorta di gravità in quel momento.

<< Bene! >> rispose Lucille frettolosa, si spostò leggermente e afferrò l'anello che ora il signor Parvalson le stava porgendo e senza mezzi termini lo indossò.

Hogwarts - E i misteri delle caseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora