IV

949 60 2
                                    

Sabato 9 maggio 2020, ore 9:35, Londra.

Il mattino seguente, Harry si svegliò in un letto vuoto e stranamente fresco.

Agitò le braccia sulle lenzuola spoglie e levò il capo, guardandosi intorno con fare allarmato. Louis non c'era.

Si alzò stropicciandosi le palpebre, pestando il pavimento freddo con i piedi nudi, e nell'oltrepassare la stanza s'imbatté in Eleanor. Anche lei era sveglia da pochi minuti: si intuiva dal sorriso docile disteso sulle labbra gonfie e dalle onde castane tutte ingarbugliate sopra la testa.

«Caffè?» propose, esibendone una tazza colma. «L'ho appena preparato, è in cucina».

«E Louis?»

«Anche lui è in cucina» sospirò l'altra, scuotendo la testa con atteggiamento arrendevole, allontanandosi in direzione della propria camera.

Harry camminò a passo sciolto nel tubo del corridoio, e inchiodò quando incontrò la figura eterea di Louis. Era seduto al tavolo, ancora visibilmente assonnato. Indossava solo una t-shirt più grande di due taglie e aveva due cuffiette incastrate nelle orecchie.

Spedì su di lui lo sguardo, nel momento in cui captò la sua presenza. Annuì, forse come replica a ciò che stava ascoltando, e arricciò un sorriso amorevole.

Disse, rispondendo alla persona situata all'altro capo della webcam, però dedicando a Harry un'occhiata raggiante e sinceramente innamorata: «Sì, ho dormito benissimo. Stanotte, dopo due settimane di insonnia, ho dormito finalmente bene».

I broke the quarantine for you [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora