𝑹𝒆𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝑺𝒕𝒓𝒂𝒎𝒑𝒂𝒍𝒂𝒕𝒆 - 𝑻𝒂𝒆𝒌𝒐𝒐𝒌/𝑲𝒐𝒐𝒌𝒗

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Non sapeva per quale motivo, davvero, non lo capiva, ma avere davanti agli occhi un Taehyung in tutta la sua bellezza mentre baciava la sua fidanzata, gli sembrava ormai una cosa talmente scontata ed insensata che alle volte si chiedeva se la sua mente non gli stesse giocando qualche brutto scherzo. Insomma, chi era lui per dire che quel bacio non aveva senso? "Nessuno", avrebbero detto tutti, ma lui, da qualche tempo recente, aveva iniziato a credere di essere proprio la persona che poteva dirlo.

"Non prenderti queste confidenze" gli avrebbe detto Taehyung, nonostante fosse il suo migliore amico da una vita. Ovviamente "confidenze" si faceva per dire perché insieme ne avevano passate di tutti i colori, ma purtroppo, dovette ammettere che per quanto riguardava le relazioni del maggiore, lui non aveva mai avuto voce in capitolo, e non l'avrebbe avuta nemmeno quella volta.

E cavolo se gli bruciava l'idea: erano migliori amici, come si permetteva a tagliarlo fuori? Chiunque avrebbe detto che i suoi penseri potessero sembrare da egoista egocentrico, ma il fatto era che nemmeno lui ne capiva il motivo.

Non si riteneva egoista e tantomeno egocentrico quindi non aveva senso, credeva, più che altro, che se una cosa non lo convinceva semplicemente non doveva essere, e se a Jungkook, il bacio tra Taehyung e Misa non convinceva affatto, per qualche ragione sconosciuta (ma per la quale non si sarebbe scervellato di certo) nemmeno a lui doveva convincere: era sempre stato così, in tutto, ma non in quello.

Odiava il fatto che proprio su una questione delicata come una relazione Taehyung non accettasse le sue opinioni, si parlasse di ascoltarle almeno...no, non aveva voce in capitolo.

Non era mai riuscito a capire il motivo dietro questo suo tagliarlo fuori ma ci si era abituato. In quel momento, ad esempio, lui sarebbe dovuto rimanere lì a guardare come "effusionasse" con la ragazza quando c'era un mare di gente che urlava dall'euforia e ubriaca, ballava fino a perdere le forze?

- Ew - disgustato da tutto ciò si girò, avendone abbastanza anche dei suoi inutili pensieri che gli stavano facendo venire il mal di testa, invece quei due il vomito. Mugolò per l'ottimo sapore del suo ennesimo drink e si godette momentaneamente il senso di bruciore che gli provocava in gola per poi posare il bicchiere sul bancone ed alzarsi da quella maledetta sedia, perché improvvisamente la pista gli sembrava così vuota e spenta senza di lui, inoltre ogni volta si sentiva così leggero dopo aver bevuto.

Sapeva di non reggere bene l'alcool, e infatti proprio per questo si era ubriacato. Beh, in realtà in primis l'aveva fatto perché quello stronzo di Taehyung e quella stronza di Misa lo avevano abbandonato al bancone per appartarsi da qualche parte, ma non aveva importanza.

Si intrufolò in mezzo a quelle persone che ballavano e ridevano, sembravano così gioiose e felici che si sentì contagiato da quell'aria allegra e spensierata che emanavano tutti ed iniziò a ballare tutto sorridente: ed ecco un ballerino da far invidia alle veline dei programmi televisivi. Assecondò addirittura le carezze e le manate che qualcuno gli lasciava sentendosi libero e in forma come se non fosse ubriaco, e poi tanto avrebbe guidato Taehyung, quindi perché non approfittarne? Si sentì avvolgere da due mani lisce e setose e percepì una presenza dietro di se, quindi decise di andare incontro a chiunque quella presenza fosse.

Portò le mani sulle braccia del ragazzo dietro di lui e le accarezzò dall'alto al basso fermandosi a stringerle qualche volta. Iniziò a strusciarsi contro di lui e in risposta sentì all'orecchio una risata divertita, percepiva addirittura l'odore di alcool che il suo alito aveva emanato.
Non se ne curò e continuò a provocare il ragazzo muovendosi sensualmente con giri di bacino che non facevano altro che aumentare la pressione sul suo cavallo, così senza che potesse farci caso, si ritrovò faccia a faccia con lui e sorrise in modo provocatorio a quello sconosciuto, senza un vero motivo. Il ragazzo ricambiò divertito e parlò per primo.