Venire a sapere che Sakusa Kiyoomi provava qualcosa nei suoi confronti era stata una sorpresa, anche se più e più volte Osamu gli aveva dato qualche "indizio" (a quanto pare aveva continuato a dirgli di come fossero entrambi troppo stupidi).
Comunque Atsumu non riusciva a ricordare un momento specifico, una di quelle rivelazioni tipo commedia romantica, in cui Sakusa aveva provato a farglielo capire.
Ci aveva rimuginato per molto tempo, cercando di trovare quel preciso momento.
Alla fine aveva scoperto che la soluzione era più semplice di quanto pensasse: il modo in cui Sakusa dimostrava il suo amore nei confronti di Atsumu era diverso da quello a cui era abituato – e che era stato plasmato dai media.
L'aveva scoperto con il passare del tempo che passavano assieme, con più attenzione che prestava a Sakusa ora che aveva "il permesso" di guardarlo senza sembrare strano.
Era così tranquillo, calmo e silenzioso che potevi perderlo facilmente; Atsumu si sentiva sempre un po' più fortunato ogni volta che coglieva qualcosa di nuovo.
La prima volta che se ne era accorto era stata quando il corvino si era avvicinato a lui, durante una pausa negli allenamenti, posando gentilmente la mano sulla sua spalla mentre stavano ascoltando il coach parlare di nuove tattiche.
Atsumu si era girato un pochino, giusto per accertarsi che si trattasse veramente di Sakusa, e aveva sorriso.
Sakusa non era rimasto appoggiato a lungo, solo qualche attimo, come se avesse bisogno di una ricarica veloce, prima di tornare retto al suo fianco.
Nessuno aveva detto niente, troppo presi ad ascoltare il coach, anche se non si erano risparmiati dal lanciare delle occhiate di tanto in tanto.
Neanche Sakusa aveva parlato e nemmeno Atsumu non aveva niente da dire. L'importante era che loro due avessero capito, e Atsumu sapeva benissimo che cosa intendeva dire con quel tocco.
Un'altra caratteristica di Sakusa era come si stringesse a lui ogni volta che fuori dalla finestra si scatenava un temporale.
Non era spaventato, che sia chiaro, ma aveva detto ad Atsumu che si sentiva semplicemente un po' più sicuro quando era al suo fianco – non gliel'aveva detto veramente, Atsumu doveva ammetterlo, ma Komori valeva come un valido sostituto.
Rimanevano incollati sotto le coperte, non importava che temperatura c'era, le loro gambe intrecciate e le braccia che li tenevano stretti l'uno all'altro mentre fuori sembrava che stesse cadendo il cielo e un lampo abbagliante tagliava le nuvole a metà.
Era in quel momento che Sakusa si muoveva un po' più vicino e Atsumu non faceva altro che assicurare meglio la presa intorno all'altro.
Atsumu sussurrava qualcosa di tanto in tanto, non perché il silenzio dovesse essere riempito ma perché gli piaceva far sentire a Sakusa che era ancora lì, che non si era addormentato, e che era pronto ad ascoltare qualsiasi tipo di storia volesse raccontargli, se mai avesse voluto.
Questa cosa non l'aveva detta a nessuno (l'avrebbe portata con sè nella tomba) ma ogni volta che lo rassicurava coglieva sempre il lento gesto di Sakusa: spostava leggermente il capo e, con le labbra premute sul collo di Atsumu, sorrideva. Non durava molto – poteva variare da qualche secondo a minuti interi – però a volte rimaneva lì tranquillo, mentre Asumu sorrideva di rimando, fino a quando non si addormentava e Atsumu lo seguiva a ruota.
Le mattine poi, anche se da poco tempo, erano i suoi momenti preferiti.
Sakusa, Atsumu non ne era rimasto sorpreso, era una persona mattiniera: si svegliava all'alba mantenendo un silenzio di tomba – mentre Atsumu era il completo opposto – e si alzava delicatamente senza far sentire all'altro la sua assenza, quando non rimaneva a letto. Era quindi normale che Sakusa fosse già sveglio quando Atsumu apriva gli occhi.
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Tiny Love
Fanfiction❭ Sakuatsu "Se qualche anno addietro gli avessero chiesto se avesse preferito vivere per sempre in estate o in inverno avrebbe risposto, senza pensarci minimamente, "estate". Però oggi, ripensandoci, voleva che l'inverno durasse solo un pochino di p...