Facciamo un salto nel passato, 4 ottobre del 2021...
Lunedì, il mio terzo da quando frequento l'università.
Sveglia presto, maglietta marrone, di corsa alla fermata, non esattamente pronta per le 2 ore di analisi, 2 di fisica e 3 di chimica che mi attendono.
Arrivo in facoltà, mi siedo al mio caro 5.17, né troppo avanti, né troppo indietro, rassicurata anche dal mio amato diciassette porta fortuna.
Attendo la prof mentre scrivo ad Andonio che ho un nuovo ragazzo seduto accanto a me, non i soliti due che giocavano a carte durante le lezioni.
"Insieme chiuso e aperto" , il titolo troneggia in rosa, pronto ad incorniciare una pagina piena di definizioni rigorose mentre io sonnecchio un po' e mi sforzo a restare sveglia, penso a quanto mi manca il mio letto.Pausa, finalmente perché non ne potevo più. Il ragazzo accanto a me commenta qualcosa o meglio qualcuno, ma da brava timida quale sono sto in silenzio facendo finta di nulla. C'è qualcosa di particolare nel suo accento, così faccio la cosa meno da me possibile, tre parole che si accavallano in una domanda detta un po' sbiascicando:"Sei di qua?"
Silvia, Silvia, Silvia, hai rivolto la parola ad uno sconosciuto e firmato la tua condanna. Perché, perché, perché?
Luca, 19 anni, Mantovano, mi sembra sia piuttosto alto anche se sta seduto, è un pilota di kart, biondino e parecchio spettinato, occhi azzuri.
Scrivo al mio fidanzato quanto sia felice di aver provato almeno ad aver fatto amicizia, con la consapevolezza che probabilmente quel ragazzo non lo rivedrò mai più.
Pausa pranzo, sola come sempre, mi perdo tra i miei pensieri e cerco dove sia Mantova su google, non sono mai stata un asso in geografia.
Ritorno in aula, ultime tre ore della giornata e lui è di nuovo accanto a me. Mi parla, mi chiede l'instagram, mi dice:"Ah, hai il moroso giù?"Ancora per poco avrei dovuto rispondergli, ancora per poco.
Stranita da tutta quella confidenza, da quell'interesse, mi sento improvvisamente felice. Fare amicizia è sempre stato difficile per me, ma ora che vivo in una città nuova a 600 km da quella che era tutta la mia vecchia vita, mi merito anche io qualcuno con cui passare il tempo.
Torno a casa sollevata, nemmeno il fatto che piova ed io sia senza ombrello può scoraggiarmi. Ci penso un pochino a Luca, probabilmente non ci vedremo più, ma almeno avrò qualcuno a cui rivolgere un sorriso mentre sono seduta in aula.
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SPOI 1
Ficción General19 anni, una vita davanti che non si vuole vivere. Un ricovero ad un passo dal baratro dell'abisso che impatto avrà su un'adolescente con tanto da raccontare? Tra amicizie improbabili e pomeriggio interminabili, si articola il ricovero di Silvia che...