La libertà l'ho sempre creduta come un qualcosa di strettamente astratto. Ero su un aereo, quell'aereo che mi avrebbe portato ad Amsterdam , dove avrei vissuto per i prossimi sei lunghi mesi. Capisco che questo faccia parte delle scocciature reali. Ovviamente, come ogni cosa presenta i suoi lati positivi e i suoi lati negativi.
Ho appoggiato la testa al finestrino. Guardavo verso il basso. Ammiravo le mie terre, le verdi e folte foreste Danesi. Ciò che era mio , ciò che era dei miei sudditi . Provavo un brivido a pensare a quanto potere io avessi. A quanto era importante quello che stavo per fare. Certo, non ne avevo assolutamente voglia, speravo solo di farmi dei nuovi amici . Insomma, lo sanno tutti che la principessa Margaret è tra le ragazze più belle d'Europa. Non vedo l'ora di conoscerla, ma sarà piuttosto difficile non far notare a lei , alla sua famiglia e ai giornalisti che lei è sempre stata il mio punto debole, sin dall'infanzia. Devo solo essere concentrato su ciò che sto andando lì per fare. Ne è di mezzo il mio paese è il mio popolo e non lascerò che una ragazzina mi sia d'intralcio , credo.L'aereo atterrò appena un ora e venti minuti dopo il decollo da Copenaghen . Mi avrebbero fatto scendere non appena il Van privato sarebbe stato a disposizione. Aprirono lo sportello dell'aereo ed ecco una miriade di giornalisti . Mi acciecarono i flash, era sera tardi , io ero sfinito e l'unica cosa che volevo era quella di andare a palazzo e dormire fino al giorno seguente. Una volta arrivato sul Van c'era una ragazza seduta nei sedili dietro, era sola. Non dimenticherò mai i suoi capelli di un biondo chiaro come vaniglia , gli occhi azzurri come il mar dei Caraibi e le sue labbra rosa e carnose . Mi fece cenno di sedermi di fronte a lei spostando la sua borsetta firmata Gucci dal sedile occupato.
"Ciao, tu devi essere Philip , piacere di conoscerti Philip"
mi tese una mano , aspettava che io gliela stringessi in segno di rispetto e di intesa , ma senza rendermene conto ero stato immobile. Mi ero incantato nei suoi occhi. Non avevo mai visto degli occhi così meravigliosi prima. Il suo sguardo era agghiacciante ma allo stesso tempo soave, penetrante e delizioso. Non appena sentì la sensazione di muovermi, perché il van era partito mi resi conto che lei era lì davanti a me con una mano sporta in mia direzione.
" Oh, mi scusi, che- sbadato che sono , non intendevo-"
Mi strinse la mano e fece un ghigno.
Ci guardammo in silenzio, fissi negli occhi per circa 10 minuti fino all'arrivo a palazzo. Scesi dal van con lei, un maggiordomo ci aveva aperto lo sportello . Scese prima lei e andò in contro alla sua famiglia che ci attendeva sulla soglia del secondo cancello dopo la recinzione di sicurezza.
"È un piacere averti qui Philip." disse il re, suo padre
"Anche per me , sono felice di essere qui per il mio paese".
"Io , come credo tu sappia sono Erik." si presentò così il re.
"Lei é Meredith " indicò la ragazza più alta con i capelli rossi di fianco a sua sorella Margaret.
"La nostra bionda Margaret " si scambiarono un occhiata di intensa i due. La nostra bionda, piuttosto infantile no ? Mi sarei davvero imbarazzato, ma lei non sembrava assolutamente scossa. In alcun modo. - la nostra biondina.
" E lei è mia moglie Natasha ". Mi accennò un sorriso piuttosto sforzato . Avevo già capito che la regina Olandese ed io non saremo andati d'accordo. Ma si sa, noi reali non dobbiamo far passare antipatie personali per affari di stato. Potrebbe essere cruciale per una o per entrambe le monarchie coinvolte.Mi fecero accomodare nella mia stanza. Era davvero enorme . Aveva un letto matrimoniale al centro con le lenzuola di un bianco acceso. Le pareti erano grigie e nere. Non ero abituato a tutto questo arredamento moderno. A palazzo da me era tutto molto più antico. Appoggiai le mie valigie sul letto . Mi accorsi solo dopo che c'era anche un enorme e scrivania bianca, con uno specchio e due armadi con le ante scorrevoli di un grigio opaco. Cazzo, stavo forse sognando ?
IO
Ei mamma, sono arrivato. Mi raccomando portate avanti la Danimarca anche senza di me.REGINETTA
Tranquillo figlio mio, nessuno vuole rinunciare ai titoli . Del resto tu come stai , ti sei ambientato bene ?IO
sisi, sono tutti molto gentili, tranne la regina, non mi ricordo neanche il suo nome. Va be, ora devo andare ci sentiamo stasera xoxo.Non avevo niente in programma, ma sapevo che mia madre poteva diventare davvero pesante. Lasciai perdere la conversazione . Dovevo scrivere a Lara e a mia sorella, ma ero sfinito , davvero.
Mi sveglia il giorno seguente. toctoc . "Avanti" dissi.
Entrò Margaret. Rimasi senza fiato. Era davvero bellissima. Aveva un vestito a gonna blu , metteva in risalto i suoi occhi.
"Ho pensato che come primo giorno ti avrebbe fatto piacere fare colazione a letto quindi ho pensato che-"
"GRAZIE" . Me ne pentii un secondo dopo averlo detto. Non l'avevo lasciata finire di parlare. Ero solo davvero stupito dalla sua gentilezza.
Si accomodò di fianco a me. Nel letto. Parlammo di tutto , intendo davvero di tutto. Tralasciai solo il fatto che è dall'età dei 5 anni che portò avanti una cotta per lei.
"Allora tu vivi qui" dissi guardandola .
"Si , io, io vivo qui " . Che silenzio imbarazzante, volevo solo sotterrarmi .
Arrossimmo entrambi. Incrociammo i nostri sguardi più volte. Con lei mi sentivo infinito . mi perdevo nel suo sguardo . CAZZO QUANTO MI PIACEVA MARGARET.Scesi a piano terra. Dovetti finire di firmare e compilare dei moduli e accordi internazionali. In inglese, olandese e Danese. Io e Margaret parlavamo in inglese . Ci capivamo alla grande. Io e lei ci saremmo potuti capire anche solo con uno sguardo . La nostra piccola bionda .
Ero seduto nel mio ufficio quando bussò alla porta.
"Dammi qua, ti aiuto, sono qui apposta."
Era Margaret.
"oh non è necessario, davvero " dissi.
"Shh , in Dani,arca parlate tutti così tanto ?" disse .
"No è che..."
"Sei un principino testardo eh, Philip ".
PRINCIPINO, principino. Mi aveva dato del principino . Non so perché, ma detto da lei mi aveva fatto un effetto diverso, quando me lo diceva mia sorella mi irritava a morte, ma detto da lei era così eccitante, dico davvero.
"Grazie principessa ma posso farcela anche da solo" accennai un sorriso.
"come vuoi principino ".
CAZZO
LA BIONDINA USCÌ DALLA PORTA LASCIANDOMI CON UNA SGUARDO PENETRANTE ACCENNANDO UN SORRISO. Divenni rosso, mi conoscevo, succedeva raramente . Solo quando mi innamoravo . Ero innamorato di lei ? Cazzo , CAZZO , CAZZO. Non potevo innamorarmi di lei , certo sono sempre stato attratto da lei. Non poteva e non doveva succedere ora, ORA DAVVERO NO.
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COME DUE EREDI
ChickLit"Sai, a volte penso che siamo proprio come due uccelli in gabbia. Abbiamo voglia di spiccare il volo, ma non possiamo. Ci manca davvero poco. Assaporiamo la nostra libertà tra le fessure delle sbarre d'acciaio. Manca solo una chiave e potremmo esser...