Selina e Jimin

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Selina era ancora seduta ai piedi del divano e dopo un paio d'ore Jimin si svegliò e allungò la mano in cerca di quella della ragazza. La ragazza lo sentì e si girò verso di lui e gli prese la mano e lo guardò dolcemente.
Jimin: "Sei.. rimasta.. perché" chiese con voce assonnata
Sel: "Si, certo.. perché sarei dovuta andare via?" Domandò accarezzandogli la mano.
Jimin: "Perché non ho nessuno che mi voglia bene.." rispose
Sel: "Ci sarò io, e ti aiuterò sempre. Da oggi in poi qui sei solo il benvenuto..
Non sei più da solo, ci siamo noi, ok?" Disse verso il ragazzo.
Jimin: "Ti ringrazio... Ma non voglio darti pesi" ammise
Sel: "Non me ne dai, anzi, a me farebbe solo piacere averti qui"
Jimin: "Dici.. sul serio?" Domandò
Sel: "Si certo.. ei guardami Jimin, sarò sempre al tuo fianco, per qualsiasi problema chiamami e non esitare" disse.
Jimin la guardò e arrossì.
Le strinse la mano e ci lasciò un bacio sopra.
Jimin: "Selina... Grazie, per tutto"
Sel: "Di niente"
Jimin: "Posso chiederti un po' d'acqua? Se mi dici dove si trova la cucina me la prendo io" disse
Selina scosse la testa, si alzò e gli andò a prendere un bicchiere e delle bibite per dargli una scelta.
Sua madre comparì sulla porta e li guardò, sapeva che sua figlia se ne sarebbe accorta.
Difatti se ne accorse e sorrise.
Sel: "Mamma, vieni voglio presentarti Jimin, è il mio nuovo amico" ammise in tono fiero che fece commuovere il ragazzo, che si era appena messo seduto sul divano.
Selina lo prese in braccio e lo fece sedere in mezzo alle sue gambe e lo abbracciò da dietro.
Jimin al suo contatto si calmò e sorrise al gesto della ragazza.
La madre di Selina si avvicinò si ragazzi.
Claire: "Piacere Jimin, benvenuto a casa nostra" disse con un sorriso
Sel: "Lei è mia mamma Claire, mio padre lo conosci già" ammise e lui annuì.
Jimin: "Non voglio dare fastidio.." disse a bassa voce
Sel: "Non ne dai... Anzi, mi fa piacere averti qui" rispose con calma e Jimin appoggiò la testa sulla sua spalla e lei gli accarezzò la guancia. Sua madre alla scena sorrise.
Claire: "Sai, è la prima volta che vedo Selina presa così da qualcuno.. Non ha mai avuto molti amici.." ammise.
Sel: "Mamma, non ti puoi lamentare, anche tu e papà non avete molti amici " controbattè.
Claire: "Colpita e affondata" rise.
Jimin: "Meglio avere pochi amici veri e sinceri, che falsi o non aver nessuno.."
Sel: "Hai me" disse seria
Jimin: "Grazie per quello che hai fatto per me"
Sel: "Lo farò sempre, dai vai a farti una doccia, così ti senti meglio" e lui annuì. Lei lo accompagnò in camera sua per fare la doccia.
Jimin entrò in bagno, si spogliò e si fece la doccia, nel mentre la ragazza gli fece trovare i vestiti pronti e piegati sul suo letto e lei era appoggiata alla ringhiera delle scale ad aspettare.
Poco dopo Jimin uscì dalla camera e la trovò appoggiata la ringhiera.
Jimin: "Ei, Sel...va tutto bene?" Chiese
La ragazza era immersa nei suoi pensieri, ma sentì comunque la sua voce e si girò verso di lui.
Sel: "Si, certo.." rispose
Jimin la guardò negli occhi e si avvicinò a lei, e le prese la mano.
Jimin: "Dimmi cosa c'è che ti tormenta, lo vedo che c'è qualcosa che non va..." Ammise
Sel: "No.. è solo che non voglio avere tutto questo peso... Mi sento soffocare" rispose a bassa voce.
Jimin: "Allora permettimi di essere la tua boccata d'aria fresca. Ti prego devo ricambiare"
Sel: "Non ce la faccio più... Jimin... Cosa devo fare per essere felice? E si voglio che tu sia quella boccata di aria fresca, come io lo voglio essere per te" Chiese al ragazzo di fronte a lei.
Lui a quella domanda rimase spiazzato e lentamente l'attirò a sé e la strinse in un abbraccio, e lei quando gli cinse i fianchi, lui sentì le sue guance scaldarsi e il suo cuore accelerare a quel contatto. Entrambi erano figli di alpha e soli lui poteva capire come si sentiva.. Aveva capito, che Selina non era una ragazza che amava parlare di come si sentiva....
C'erano cose che solo loro due potevano capire...
Su questo erano uguali e nessuno poteva farli sentire meglio, erano in balia dei loro ruoli e di tutte quelle responsabilità.
Jimin passò ad accarezzare la schiena per cercare di calmarla..
Selina dal canto suo, in silenzio si sfogò... Pianse e lo strinse un po' più forte, come se avesse paura che se ne andasse. I suoi migliori amici non erano stati così fortunati, ci volle molto tempo, prima che iniziasse a sfogarsi con loro...
Jimin la strinse a sé.
Jimin: "Ssshhh, ci sono io, affronteremo le cose insieme... Sentirti piangere è ciò che fa più male, non meriti di soffrire in silenzio.." ammise con voce tremante.
Sel: "Scusa.." mormorò contro il suo petto.
Jimin: "Non ti scusare, anzi, è bello vedere che c'è qualcuno che tenga a me" rispose.
Sel: "Non ti lascerò mai da solo... Te lo prometto. Qualsiasi cosa accada io starò dalla tua parte, sempre" gli disse alzando lo sguardo verso di lui e gli accarezzò la guancia.
Sel: "Non piangere, ti prego.. ci sono io"
Jimin la guardò e solo e solo in quel momento si rese conto, di quanto quegl'occhi chiari riuscivano a scavarti fino in fondo all'anima.
Jimin: "Non pensavo che la figlia dell'alpha dei Black, fosse così bella, i tuoi occhi sono bellissimi... È come se riuscissi a leggere fino dentro all'anima..."
Sel: "Ti ringrazio, ma non sono chissà cosa.... anche tu hai degl'occhi stupendi, danno tranquillità..."
Jimin sorrise e le baciò la fronte.
Un piccolo gesto, ma che per Selina valeva davvero tanto...
Selina non era una difficile, ma non si fidava molto degli estranei, con Jimin era stato diverso.
Non capivano perché, fossero così in sintonia, non era solo perché entrambi avrebbero ricoperto il ruolo di alpha.
Due alpha, con due caratteri diversi a volte opposti, si sarebbero ritrovati insieme a fare le stesse cose, avevano un legame molto profondo, ma non erano a conoscenza di quanto fosse forte.
Jimin nonostante fosse più piccolo di lei, non avrebbe perso tempo a proteggerla e se lo era promesso. Nessuno avrebbe dovuto toccarla, perché se no si sarebbe ritrovato morto tra le sue fauci. Al solo pensiero il ragazzo sorrise.

POV'S JIMIN

Selina è una ragazza davvero forte e decisa, ma allo stesso tempo fragile e dolce. Stare abbracciato a lei è una delle cose più belle che ci possano essere.
Non riuscivo a capire come potesse tenersi dentro tutto e non esplodere davanti a tutti...in poche parole non era come me.
Tutti mi consideravano debole e fragile. Peccato che farsi comandare non è la cosa più bella del mondo, avrei chiesto a Selina di insegnarmi, volevo essere degno di lei, della sua amicizia, degno di aver la possibilità di averla accanto. Essere degno di poterla proteggere e sostenerla nei momenti difficili...essere un punto di riferimento per lei.
Lei era andata contro mio padre senza conoscermi e nessuno lo aveva mai fatto, e dato che non voleva nulla in cambio, avrei fatto di tutto pur di vederla felice e tranquilla.. soprattutto felice.
Lei merita di esserlo sul serio e io desidero vederla sorridere per mano mia, credetemi pagherei oro, per vedere un suo sorriso adesso.
Se potessi alleviare il suo dolore o le sue preoccupazioni, ne sarei felice.
Ora voglio starle il più vicino possibile, così possiamo sostenerci l'un l'altra.
Nessuno pensa che noi possiamo risentire di tutta la pressione che ci riserva il ruolo che dobbiamo ricoprire. Ci sono volte in cui vorrei poter scappare, ma, Selina da quando è entrata nella mia vita, l'ha fatto così silenziosamente che ora non voglio che lei se ne vada...se dovesse accadere ne soffrirei davvero tanto.
È l'unica che mi capisce, l'unica in grado di alzare la voce contro mio padre per proteggermi, l'unica in grado di accendere qualcosa in me, l'unica in grado di farmi ridere, l'unica che mi fa sentire bene, l'unica che è capace di calmarmi, l'unica in grado di amarmi per ciò che sono. Lei è la sola che in tutti questi anni, mi stia accettando, lei è la mia vita... Mi sento legato a lei come se fosse la mia anima gemella.
Selina stava bene tra le sue braccia e infatti era tornata ad abbracciarlo e Jimin rise. La risata del ragazzo la fece sorridere. Lui la strinse a sé e rimasero così, finché la madre di Selina li chiamò per la cena.
I ragazzi non volendo staccarsi da quell'abbraccio, decisero di scendere mano nella mano. Un gesto semplice, ma che per loro aveva un grande significato.
Anche Selina aveva un legame forte con Jimin, anche in lei si accendeva qualcosa. Jimin calmava la ragazza e la sua lupa, cosa che non riusciva a fare nessuno.
Si vedeva che lei teneva a luiw viceversa, non si sapeva come, ma si erano trovati e ora non si sarebbero più lasciati.

POV'S SELINA

Adoro quel ragazzo, non sopporto il fatto che soffra per via dei bulli che non valgono nulla.
Avevo deciso che lo avrei protetto e quando mi metto in testa una cosa la portò a termine, costi quel che costi. Anche se potevo rimetterci la vita?!
Assolutamente si. Lui per me, è la mia vita e non voglio perderlo.
So cosa significa vivere sotto tutte le responsabilità, sotto la lente d'ingrandimento, non puoi crescere come vuoi, non puoi divertirti come un bambino normale..
Già è quella la cosa che non mi piace, ma so benissimo che non posso permettermi di dire cosa mi piace fare o altro.
Vorrei solo vederlo felice, per me è la cosa migliore, ma so che lui farà di tutto pur di proteggermi, anche se non ce n'è bisogno.
Se qualcuno mi chiedesse cos'è la felicità risponderei con il suo nome. Se qualcuno mi chiedesse cos'è la speranza, anche lì risponderei con il suo nome.
Io sono l'oscurità, lui? Lui è la mia luce.

Angolo autrice

Buonasera bella gente, scusate l'assenza ero via e Internet non collaborava. Ho aggiornato o meglio ho finito il capitolo, ora provvederò a scrivere il successivo, spero che vi piaccia chiedo scusa per eventuali errori, ma sono tornata oggi dalle ferie e sono un po' cotta 😍❤️❤️❤️
Una bacio a tutti ❤️❤️

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