Capitolo 2

3 0 0
                                    

30/04
Filippo POV
Finalmente non sono più accanto a Samuele. Non ce la facevo più a sopportarlo.
Fortunatamente mi ha messo accanto a Altea.
È davvero simpatica, carina e intelligente anche se non ha il massimo dei voti a scuola.
Ieri abbiamo passato tutto la mattinata a scherzare e non potevo fare a meno di fare battute che la facessero ridere. Mi piace troppo la sua risata, è così tenera.
Oggi non vedevo l'ora di arrivare a scuola per passare di nuovo una bellissima mattina con lei. Ero sicuro che per due ore avremmo parlato tanto dato che sia a scienze sia a inglese ci sarebbe stata la correzione dei compiti. Ero felice finché non li hanno consegnati a lei. Ha preso ad entrambi 3 ed era distrutta. Era arrabbiata con se stessa e allo stesso tempo frustrata. Si ripeteva sottovoce che poteva fare di più, poteva studiare di più, anche se da quello che mi ha detto aveva studiato giorno e notte.
Ad un certo punto i suoi bellissimi occhi castani si riempiono di lacrime, ma le trattenne e chiese di andare in bagno.
Appena uscì dalla classe chiesi anche io di poter andare. Non volevo che stesse male senza che io potessi aiutarla. Corsi verso di lei che stava correndo in bagno.
Dato che la porta che portava ai rispettivi bagni era in comune non mi feci problema a catapultarmi dentro al bagno.
Non feci in tempo a fermarla che si era già chiusa a chiave.
Bussai delicatamente e la sua voce, rotta da dei singhiozzi, sussurrò "occupato". Io il più dolcemente possibile le dissi "Altea smettila di piangere. Non ti preoccupare. Sono solo dei voti, nient'altro. Non starci dietro". Sentii singhiozzare, poi sentii una lieve vocina dire "addio Pippo"
A quel punto mi preoccupai.
Cosa significava?!
Iniziai ad urlare "ALTEA APRIMI" quando provai ad aprire notai che non era chiusa a chiave come pensavo. Allora mi affrettai ad aprire la porta, ma ciò che trovai era orribile

Lui, il mio luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora