ritornai in dormitorio soltanto di sera tardi. avevo dovuto fare delle ripetizioni di matematica se volevo ottenere un ottimo voto all'esame.
nel corridoio, mi fermai davanti la mia porta e cercai le chiavi nella tasca dei jeans.
distratto nel non riuscire a trovarle, non mi accorsi neanche che taehyung stava tornando nella sua stanza accompagnato dalla sua ragazza.
mi voltai soltanto quando jihyo mi salutò a gran voce.
ricambiai con un leggero sorriso ed improvvisamente mi sentì in colpa.
lei era davvero gentile e amichevole con me ed io ero andato a letto con il suo ragazzo.
distolsi lo sguardo quando notai taehyung fissarmi e cercai velocemente di aprire la porta.
riuscì a trovare le chiavi e ad inserirle nella serratura prima che potessero parlarmi ancora, infilandomi così in fretta nella stanza.
sospirai mentre gettavo lo zaino sul divano, quella situazione stava diventando ingestibile e sentivo la pressione addosso ogni qualvolta li incontravo.
in più, la notte precedente avevo sognato taehyung.
al modo in cui mi aveva accarezzato e a come la sua lingua calda aveva cercato la mia per tutto il tempo.
mi aveva preso con forza e mi era piaciuto, anche più di quanto riuscissi ad ammettere a me stesso.
ma non potevo averlo, proprio come per jimin.
al solo pensiero di jimin mi sentì triste e cercai di scacciare via i ricordi di lui che mi rifiutava davanti l'intero istituto.
andai verso la mia camera e cercai di chiudere gli occhi, avevo bisogno di svuotare la mente e dimenticare quanto accaduto in quei due giorni.
ma il muro era sottile e continuavo a sentire la voce di taehyung dolce e fievole. la sola idea mi fece storcere il naso, con me aveva sempre parlato con un tono diverso.
scherzoso e malizioso per la maggior parte del tempo. forse perchè entrambi eravamo ragazzi.
cercai di non pensarci, non m'interessava di lui nè della sua relazione o di cosa facesse con gli altri.
volevo soltanto che mi lasciasse in pace.
[ ... ]
quella stessa sera però, ebbi uno strano presentimento.
stavo cenando e la stanza al mio fianco era avvolta nel più totale silenzio.
pensai che non ci fosse nessuno ma dei piccoli rumori appena udibili mi convinsero del contrario.
continuai a mangiare e non sentì nient'altro per alcuni minuti, poi la voce di jihyo.
era bassa ma potevo comunque sentirla a causa del balcone collegante. stava parlando con qualcuno, poi la sua risata sottile e la voce di un ragazzo a sovrastare la sua.
riconobbi subito che non appartenesse a taehyung così curioso, mi sporsi oltre la ringhiera.
tentai di non farmi vedere mentre mi sporgevo. jihyo era lì ed intravedevo appena delle braccia esili attorno alle sue spalle.
con sicurezza constatai che non fossero quelle del suo ragazzo.
cercai di non curarmene ma la curiosità era tanta così rimasi lì in silenzio a sentire cosa avessero da dirsi.
le loro voci erano cosí basse che potevo udire soltanto le loro risate, poi però il rumore di un bacio seguito da un altro.
«non qui, potrebbero vederci.» la sentì ridacchiare e la porta che dava sul balcone fu chiusa.
entrarono dentro e feci lo stesso, tornando al tavolo. non riuscì neanche a finire la mia cena, continuavo a pensare a ciò che avessi appena sentito.
e soprattutto, non sapevo se raccontare tutto a taehyung.
[ ... ]
il mattino successivo mi ero svegliato con un nodo alla gola, avevo voglia di parlarne con qualcuno ma sapevo di non poterlo fare.
non avevo voce in capitolo ed in più, sarei passato come qualcuno che rovina le coppie.
così rimasi in silenzio e assorto nei miei pensieri per il resto della giornata, sino all'ora di pranzo.
taehyung era seduto al suo solito tavolo, mangiava sereno e sentendosi osservato non faceva altro che fissarmi a sua volta e sorridermi.
quando finì la sua porzione mi fece segno col capo di seguirlo così inventai una scusa a jonghoon, alzandomi poco dopo.
mi guardò curioso mentre mi avvicinavo a lui e provò subito ad attirarmi a sè, ma indietreggiai.
«mi stavi divorando con lo sguardo.» quel suo sorriso non accennava a svanire.
«ho soltanto qualcosa da dirti.» risposi velocemente ma non parve credermi.
«ti manco così tanto che non riesci ad aspettare la fine delle lezioni?» scherzò ancora e mi fissò le labbra.
«sai che ho una ragazza, non possiamo farlo qua. ma puoi sempre venire nella mia stanza più tar-»
«stai zitto.» sospirai provando a prendere parola. «è proprio di lei che voglio parlarti.»
sollevò un sopracciglio divertito, poi il suo sguardo si fece cupo. «cazzo, non dirmi che vuoi chiedermi di lasciarla. mi piace fare sesso con te ma non posso lasciarla così su due piedi.»
cercai di calmarmi pur di non schiaffeggiarlo. quel ragazzo era assurdamente preso da sè.
«fammi parlare.» dissi e questa volta si zittì davvero, guardandomi a braccia incrociate. «ieri sera ho sentito jihyo nella tua camera, era con qualcuno.»
il suo sguardo si fece più intenso. «ho sentito la voce di un ragazzo e poi-»
«impossibile, era da una sua amica.» mi fermò prima ancora che potessi continuare. «è andata nel suo dormitorio per studiare con lei fino a tardi.»
«erano sul balcone e lui la teneva stretta. penso anche che si siano baciati.»
taehyung rise con una risata amara e profonda, poi riportò gli occhi nei miei e fece un passo in avanti.
«non pensavo che fossi così bastardo da inventarti una cazzata simile.» ringhiò e puntò il dito contro il mio petto, spingendo. «se la tua idea era quella di farmi mollare, beh ti sbagli di grosso.»
cercò di andare via ma lo trattenni dal polso. «pensi davvero che sia così stronzo da inventarmi tutto?»
non disse nulla ma dalla sua espressione potei intuire che fosse un sì.
«non voglio più vedere la tua faccia.»
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border | taekook ✓
Fiksi Penggemar[completa] ispirata al bl "love mechanics" ❝ jeon jungkook ha una cotta per jimin, ma il suo amore unilaterale lo porta ad ubriacarsi e a passare una notte con il suo peggior nemico, kim taehyung. ❞ @sannieung completed on 2022.