Rotto e spezzato vaga il mio animo.
Il mio cuore è un buco vuoto
dove rimbalza la voce del vento
che grida in un lamento senza fine.
"Sono il fallimento dell'umanità" dice:
non sono il peggiore, non il migliore.
Mi fermo nella mediocrità,
senza ambizione.
"Sono il fallimento dell'umanità"
Un dato di fatto, una frase in un libro.
"Sono il fallimento dell'umanità"
Una pensiero ricorrente
dentro la mia mente;
balza fuori inaspettato,
una belva feroce, senza alcuna pietà.
"Sono il fallimento dell'umanità"
Una scusa, una verità, una bugia, una fuga.
Una verità che serve per fuggire, una bugia che serve per scusarsi, un modo per non impantanarsi nella melma della consapevolezza.
"Sono il fallimento dell'umanità"
Quasi un sollievo dirlo, poiché non ci sono aspettative né pressioni, solo silenzio sordo e rimbombante.
"Sono il fallimento dell'umanità"
Mi chiedo cosa si prova
a essere qualcos'altro,
poi mi chiedo
se voglio veramente saperlo.