Pagina di diario:15/12/2022

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Questa era una bozza. L'avevo creata il 12 agosto, ma oggi è il 15 dicembre, sono passati due mesi e sono successe così tante cose. Chissà poi che cosa volevo scrivere. Il suo contenuto era semplicemente "Premessa", non ricordo cosa io intendessi, ma probabilmente lo avrò dimenticato il giorno dopo. Ecco cosa succede quando hai la memoria di un pesce rosso.

E chissà perché poi certe cose me le ricordo sempre invece, e guarda caso si tratta delle cose che mi hanno fatto più male. 

Evitiamo divagazioni: arriviamo al punto. Perché sono qui oggi a scrivere dopo due mesi di silenzio? (oltre alla mancanza di tempo?)

Sono qui perché ne sentivo il bisogno, un bisogno viscerale. Come dicevo prima, sono successe davvero molte cose, e ho avuto modo di mettermi in discussione anche attraverso la lettura di un libro che vi consiglio: La sottile arte di fare quello che c***o ti pare, di cui magari vi farò una recensione più in avanti. Non ho avuto modo di sfogarmi attraverso la scrittura e ho represso le mie emozioni, tanto da arrivare al punto di sentirmi vuota dentro e senza nulla da dire. 

Poi mi sono "risvegliata" e ho iniziato a scorgere dentro di me tante cose, e sapete la verità, mi è venuta un'immensa voglia di vivere, ma soprattutto voglia di non avere paura, non avere paura di mostrarmi fragile, emotiva, di essere me stessa, anche se il più delle volte odio esserlo. 

Il fatto è che l'unica certezza che abbiamo è che abbiamo questa vita. Nient'altro. Quindi perché sprecare tempo e fatica ad essere qualcuno che non siamo? Perché vivere nella paura? Perché costringersi a sopravvivere, perché preoccuparsi così tanto di alcune cose veramente stupide?

Diario di bordo- scrivendo tutto ciò che mi passa per la testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora