Manuel non riesce a tenere ferma la gamba e Chicca, seduta accanto a lui, se ne accorge.
Sono mesi, in realtà, che Chicca si accorge di alcuni suoi atteggiamenti, ma non ha mai trovato il momento giusto per parlargliene. Anche perché, conoscendolo, sa che non otterrebbe alcuna conferma, riguardo i suoi pensieri, anzi, probabilmente si arrabbierebbe con lei, dandole della pazza.
Il fatto è che, se lei è la sola a poter percepire il tremore della sua gamba, il modo in cui sta fulminando con lo sguardo il cameriere che ci sta spudoratamente provando con Simone, lo stanno notando, sicuramente, anche i loro compagni di classe.
Perciò, Chicca picchietta un dito sul ginocchio del migliore amico che, colto di sorpresa, si gira nella sua direzione.
"Oh, che vuoi?"
"Nun dovresti continuà a guardarlo così."
"Così come?"
"Ah, quindi stamo a saltà lo step in cui me chiedi a chi me sto riferendo. Grazie pe' il risparmio de tempo. Comunque, lo stai a guardà come se ce stesse a provà co' il fidanzato tuo e te lo potesse rubà da 'n momento all'altro."Manuel la fissa con occhi sbarrati, quasi come se fosse stato colto in fallo.
Ed uno come lui non può permetterselo.
Primo, perché la gente non può pensare che lui sia attratto, o peggio ancora, geloso di Simone.
Secondo, perché a lui di certo non piacciono i maschi.
Terzo, perché ci ha messo così tanto tempo a convincersi del fatto che il suo compagno di classe gli sia indifferente, che non può mandare tutto all'aria per un'occhiataccia di troppo."Ma che viaggi te fai? Me dispiace solo pe' Simó che sta palesemente in imbarazzo."
La ragazza decide di cambiare strategia.
Per cui "A me sembra interessato e per niente dispiaciuto, invece." gli dice, aspettando una sua qualsiasi reazione.Reazione che, seppur impercettibile, non tarda ad arrivare.
Il suo amico, infatti, anche se solo per una frazione di secondo, aggrotta le sopracciglia.
Ed, in quel brevissimo lasso di tempo, sembra realizzare il fatto che a Simone potrebbe davvero interessare un ragazzo che non sia lui.Sente una piccola morsa allo stomaco.
Ok, un'enorme morsa allo stomaco.
Morsa che potrebbe essere attribuita alla fame, siccome durante quella cena di classe, nonostante le portate abbondanti, non è riuscito a mangiare un granché.
Ma, in cuor suo ed anche se cerca di non pensarci, Manuel sa benissimo da cosa sia scaturita quella stretta allo stomaco.Il cameriere fa il suo ritorno e, per ritirare le pirofile vuote, posizionate al centro del tavolo, si avvicina alle spalle di Simone e dalla tasca della camicia fa cadere accidentalmente un bigliettino.
"Ti è caduto questo."
Simone parla prima di prendere in mano il biglietto, atterrato da pochi secondi proprio davanti a lui, ed accorgersi che contiene il numero di telefono di colui che scopre chiamarsi Mattia.
Sente le guance andargli letteralmente a fuoco.
Poi, non sapendo bene cosa fare, sposta lo sguardo ovunque, finché i suoi occhi non incontrano quelli del suo migliore amico, che paiono guardarlo con aria cupa e piuttosto... infastidita?
I due paiono non essere intenzionati a distogliere lo sguardo, un po' come se fosse una sorta di sfida, come succede sempre tra di loro, del resto.
Normale amministrazione, insomma, se non fosse che i pensieri dei due ragazzi siano, al momento, totalmente contrastanti.
Manuel, durante quell'incontro di sguardi, che ora pare più uno scontro, pensa al fatto che tutti gli sforzi compiuti in quei mesi, per convincersi che Simone fosse solo un buon amico, stiano andando in fumo per colpa di un ragazzo più coraggioso di lui.
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Indifferente - OS | Simuel
FanficSolo Manuel che, messo alle strette, non riesce più a fingere che Simone gli sia indifferente.