capitolo 2.

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"certo, solo che avrei preferito tornare a casa piuttosto che essere qui".
Dopo la mia risposta, ride.
Non so davvero cosa ci trovi di divertente in tutto questo.
"sai dovrei mostrarti la scuola e credo sia giusto fare un po' di conversazione" poi aggiunge "non credi sia più divertente così?".
Pur non volendo sono sul punto di sorridere, quando capisco che si è voltato per guardarmi ritorno seria.
Ho imparato col tempo a costruirmi un muro perché mi è sempre sembrata la via più semplice e giusta.
"prima volta qui a londra?" mi chiede poco dopo.
"già, prima volta"
E vorrei non dover più tornare dov'ero prima.

William's pov
Odiavo dover saltare gli allenamenti di basket, soprattutto se si trattava di fare da guida turistica alla nuova arrivata come punizione per il ritardo.
A breve ci sarebbe stata una partita importante, avevo bisogno di quella borsa di studio.
Durante la visita la ragazza è stata per la maggior parte del tempo in silenzio, se non avessi parlato probabilmente lei non avrebbe aperto bocca.
Sembra essere con la testa da tutt'altra parte.
Non è tanto bassa, capelli castani e occhi verdi e devo ammettere che non è per niente male.
Adesso che mi ricordo è proprio lei che mi è venuta addosso stamattina in pullman.
"stai bene? sembri essere da tutt'altra parte con la testa"
Probabilmente non otterrò risposta, non la conosco e non dovrebbe importarmi ma niente mi vieta di domandarlo.
"non lo sono, non mi conosci per poterlo dire willy"
"willy? credo tu abbia sbagliato persona" la cosa mi diverte abbastanza.
"scusa, willy" dice trattenendo a stento una risata.
"io vado grazie per la visita"
"è william, comunque" dico facendola girare per poi vederla andarsene.

Martha's pov
Dopo la visita della scuola, mi dirigo verso la segreteria per scegliere uno dei corsi extra.
Mi è stato consigliato poiché influisce positivamente sul voto finale.
Il corso che avrei scelto sarebbe stato teatro, mi è sempre piaciuto ma fino ad ora non mi ci sono mai buttata. 

Devo assolutamente imparare il percorso perchè questa scuola è enorme e il mio senso dell'orientamento non è dei migliori. Dopo aver girato per più di dieci minuti e aver sbagliato aula, arrivo finalmente in segreteria.

Busso e mi accoglie sorridendo, una donna abbastanza giovane"hey scusate, vorrei iscrivermi al corso di teatro" sembra abbastanza carina e disponibile così in poco tempo mi consegna i moduli.

"certo, porti questo firmato!" dice sorridendo.
Prendo i fogli per andarmene, ma sento una voce alle mie spalle. 

Mi giro e noto che alla ragazza dietro di me, tra fogli e libri,  è caduto di tutto e di più a terra. Decido di avvicinarmi per darle una mano.

"per caso ti serve una mano?"

"te ne sarei grata, non so cosa prendere per prima" mi sorride

"non c'è problema" le sorrido a mia volta per rassicurala, poi mi abbasso per aiutarla a raccogliere il resto delle cose. 

"ti ringrazio, ma sei nuova? Non ti ho mai vista qui" chiede sorridendo.
"si, sono arrivata ieri"
"capisco, io sono sara comunque" aggiunge poi "ti sei iscritta al corso di teatro?" credo l'abbia intuito dai fogli che in mano. C'è una scritta enorme "corso di teatro".
"io sono martha, appena firmati questi fogli si" le sorrido mostrandoglieli.
Sembra davvero una persona con cui ti piacerebbe passare del tempo. Ha un viso angelico, occhi azzurri e dei bellissimi capelli lunghi e biondi.
"giusto, che corsi segui?" mi domanda.
"letteratura, arte e matematica" cerco di sembrare felice quando dico matematica ma fallisco miseramente. È il mio peggior incubo, credo che anche lei l'abbia capito.
"immagino che ti piaccia molto matematica" dice ridendo
"non immagini quanto" rido anch'io.
Mentre stavamo tranquillamente ridendo vediamo avvicinarsi due ragazzi, ho già capito chi sia uno dei due.
proprio william
da bene in meglio
proprio così
Se William l'ho incontrato oggi, l'altro non ho idea di chi sia.
Appena Sara li nota le compare un sorriso sul volto, probabilmente li conosce già.
"martha loro sono william e alex" dice indicandoli.
"ho avuto già il piacere di conoscerla" mi guarda e poi sorride.
Lezione del giorno: william non fa altro che sorridere. Non che Sara sia da meno, ma lei trasmette serenità.
"io sono alex dolcezza" 

dolcezza. 

Mi viene quasi da sorridere perchè si nota che sta scherzando.
"questa da dove ti è uscita?" chiede divertiva sara.
"nella mia testa suonava meglio" finisce col ridere anche lui.
"quindi vi conoscete tutti" rivolgo lo sguardo prima a william, poi agli altri.
È Sara a rispondere "in breve lui è mio cugino" indica william "con alex ci conosciamo dall'inizio delle superiori"

Suo cugino? Non l'avrei mai detto, non si somigliano tantissimo.
Vedo la faccia perplessa dell'amico di will che probabilmente si starà chiedendo cosa ci faccia io qui e chi sia. 

"amico quindi come vi siete incontrati?"

"per una cazzata, sono finito in punizione e ho dovuto farle visitare la scuola" 

"un entusiasmante visita" dico ironicamente. In realtà non è andata male, ma questo non lo dirò
"ammettilo che ti è piaciuto passate quel po' di tempo con me"
"certo è proprio così" dico con lo stesso tono di prima.
"anche lo scontro in pullman è stato piacevole, non credi?" dice ridendo.
Allora era lui? Davvero lo ricorda, perfetto.
"avrei preferito non fosse successo, è stato un spiacevole incidente"
"certo, spiacevole" dice sottolineando la parola "spiacevole"
"ci state ignorando alla grande" è alex a parlare sventolandoci una mano davanti.
Ero talmente presa dal rispondere alle cavolate di william che non ho sentito nulla di quello di cui parlavano loro due. Vedendo che è calato il silenzio, alex riprende parola.
"will dobbiamo scappare altrimenti il coach chi lo sente"
"sicuramente non noi, andiamo"
"ci vediamo domani" alex saluta me e sara, mentre will da un bacio sulla fronte a sua cugina e va via.
Forse una parte di mia sperava che si voltasse per salutarmi, ma non è stato così.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 15 ⏰

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