La grande notizia

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Il sole entrava a raggi dalle tende aperte e si posava con delicatezza sui mobili della stanza, il letto era ancora fatto dalla sera prima perché Sirio si era addormentata sul divanetto con un libro in mano.
Un raggio le si posò proprio sugli occhi e fu quello che la svegliò; si strofinò gli occhi con le mani e si alzò piano dal divanetto per dirigersi verso il bagno.

Si preparò con calma e tornò in camera per cambiarsi. Proprio mentre si infilava la maglietta sentì bussare
《Un attimo!》
Disse, e finì di vestirsi in fretta prima di aprire la porta, Jhon entrò con un sorriso smagliante e le disse di sedersi.
《Non so se sarai felice o no per questa notizia... secondo me è una bella novità... ormai sono tre mesi che sei qui e credo che sia il momento che tu inizi la scuola... che dici?》
Sirio era felicissima della notizia, voleva farsi degli amici e imparare cose nuove, e fare come aveva visto in parecchie serie tv.
《Oddio davvero?!?!! Sarei felicissima!!!》
Allora mentre Jhon la iscriveva lei andò a prendersi l'occorrente, metà della cancelleria che le serviva c'è l'aveva già quindi si comprò solo un paio di evidenziatori colorati e un bianchetto, poi si diresse verso la corsia degli zaini e degli astucci per scegliere quelli che le piacevano di più.

Prese uno zaino lilla con uno scompartimento per i libri, una tasca per il computer, che lei non aveva ma ci avrebbe messo qualcos'altro, una tasca davanti più piccola e due dai lati; e un astuccio bianco di stoffa con una tasca grande e due piccole davanti e dietro.
Come ultima cosa comprò degli uniposca colorati con i quali avrebbe decorato lo zaino e l'astuccio.

Andò a casa e si diresse quasi di corsa in camera, prese l'astuccio e iniziò a disegnarci sopra dei pianeti colorati e delle stelle e mentre si ascugava decise cosa metterci dentro: quattro evidenziatori colorati uno rosa, uno arancione, uno viola e uno blu; delle penne gel colorate di tanti colori, delle brush-pen di colori pastello, delle matite colorate, due penne nere, due matite, la colla, le forbici, il bianchetto, un temperino e uno scotch colorato.
Dopo di che procedette col decorare lo zaino, disegnò una galassia usando vari colori come il viola, il blu, il giallo e il bianco e poi sopra ci face dei pianeti stilizzati. Mentre disegnava continuava a chiedersi per quale motivo fosse così appassionata di astrologia e se lo fosse stata anche prima, poi le immagini delle galassie e dei cieli stellati che aveva visto sul libro le balenarono in mente e quella le bastò come risposta.

Passarono altre sette settimane prima dell'inizio della scuola e Sirio era sempre più euforica, tant'è che l'ultima settimana faceva fatica a dormire e si risvegliava spesso sul divanetto con il libro che stava leggendo caduto a terra; la notte precedente al primo giorno però, sorprendentemente, dormì come un ghiro.

La sveglia suonò le 7.30 con una melodia dolce e Sirio si svegliò euforica, scese velocemente a fare colazione, mangiò un uovo e due fette di bacon e poi tornò su in camera per prepararsi; andò in bagno e si fece una doccia fredda, poi si asciugò velocemente i capelli, li pettinò delicatamente cercando di non farsi male e si fece una lunga treccia. Tornò in camera e si vestì con la maglia nera con scritto "you can't spell hero without Her" che aveva comprato in Egitto, un paio di jeans con il bordo arrotolato e le sua amate dtr. Martins nere.

Quando era pronta mancavano ancora venti minuti ma decise di avviarsi comunque, avrebbe aspettato lì fuori.
La strada da casa sua alla scuola era corta e Sirio camminava in fretta, in un paio di minuti era già lì davanti.
I cancelli erano chiusi e dietro di essi c'era un edificio basso e tozzo, probabilmente non aveva molte classi, c'erano già alcuni studenti davanti all'edificio ma Sirio era troppo timida per andare a parlare con qualcuno.
Passò mezz'ora e piano piano iniziarono ad arrivare molti più studenti, nessuno sembrava averla notata come se una ragazza dai capelli blu, viola e oro che fissa i cancelli della scuola con una certa euforia fosse cosa normale da vedere.
Dopo poco suonò la campana, i cancelli si aprirono e gli studenti si riversarono nei corridoi, Sirio fu spinta da tutte le parti dagli studenti che si dirigevano ai loro armadietti;
Lei, invece si dirisse verso la sua classe ed entrò. L'aula era ancora vuota e c'era solo il professore di scienze della prima ora
《Lei deve essere Sirio giusto? La nostra nuova studentessa》
Il professore era un uomo basso e vecchio con i capelli grigio topo e gli occhi neri, sembrava gentile e la ragazza si sentì rassicurata, annuì.
《Bene, bene, allora le chiedo di stare qui che quando arrivano gli altri ti presenti》
Sirio stava guardando la piccola classe tappezzata di immagini di piante, animali e tabelle varie quando una ventina di ragazzi si riversarono nell'aula tutti in una volta salutando educatamente il professore e lanciando occhiato verso la ragazza che sorrideva imbarazzata, quando tutti si furono seduti il professore parlò di nuovo
《Buongirono ragazzi tutto bene il weekand?》
Gli studenti non risposero, qualcuno annuì ma nessuno fiatò
《Bene, bene, come avete visto abbiamo una nuova studentessa, si presenti pure signorina》
Mentre il professore parlava Sirio stava pensando a cosa dire di se alla sua nuova classe e quando il professore le disse di cominciare a parlare lei avrebbe voluto avere altro tempo per pensare ma decise di non farsi troppe pare.
《Uhm... ciao, sono... Sirio, vengo dall'Egitto e, uhm... mi sono trasferita da poco...》
Mentre parlava stava guardando i suoi compagni, quando notò una ragazza nell'ultima fila dire che rimase di stucco è dire poco; si meravigliò del fatto che riuscisse ancora a parlare, si stavano fissando entrambe con lo sguardo di due che avevano appena visto un fantasma; erano due gocce d'acqua, sembravano la stessa persona. La voce del professore la risvegliò
《Va bene Sirio, benvenuta, può andare a sedersi vicino a Martha》
Una ragazza alzò la mano e Sirio si avviò verso un banco libero vicino a una studentessa dai capelli rossi con il volto tutto lentiggini e gli occhi color cacao.
La lezione cominciò e dopo poco Martha le passò un pezzo di carta dove aveva scribacchiato delle parola che Sirio lesse cercando di non dare nell'occhio

Ciao, io sono martha, hai detto di venire dall'Egitto, adoro l'Egitto, com'è?

La calligrafia era sottile e delicata nonostante la sua proprietaria sembrasse abbastanza goffa, scrivere la risposta fu una liberazione seppure avesse paura di dirlo (o scriverlo) qualcosa, dentro di lei diceva di fidarsi, così redisse la risposta

Sirio, piacere...
Beh, in realtà non lo so, ho perso la memoria in un incidente d'auto dove i miei genitori sono morti, io non ho memorie

Passò il biglietto e rimase a guardare come l'espressione della ragazza cambiava da euforica e curiosa e shoccata e stupita.

La lezione non fu pesante e Sirio seguì con facilità, il problema fu il dopo, tutti uscirono dall'aula in fretta e la ragazza si diresse con Martha verso gli armadietti.

Alla fine ieri non sono riuscita a pubblicare ma oggi eccomi con questo nuovo capitolo, iniziano a succedere cose strane... 🤷🏽‍♀️🤷🏽‍♀️
Conteggio parole 1216, ho scritto tanto rispetto al mio solito 😅

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