Primi sospetti

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La campanella suonò è il professore di chimica dovette urlare i compiti agli studenti mentre uscivano dall'aula.

Sirio si diresse velocemente verso il suo armadietto, prese le sue cose e salutò Martha prima di avviarsi verso il lampione storto dove si era data appuntamento che Eris per poi andare con lei a casa per parlare.
Non passarono nemmeno due minuti e l'altra l'aveva raggiunta e le due si stavano incammina do verso casa di lei.
《Allora... da quanto sei qui tu?》
Chiese incuriosita la ragazza alla sua copia.
《È ormai un anno che sono a Londra, ma sono due anni da quando ho memorie》
Rispose questa mentre aspettavano che il semaforo diventasse verde per attraversare la strada principale.
Sirio saltellava da striscia a striscia senza toccare il bianco e probabilmente sembrava una bambina qualunque seppure quello che stava pensando andava ben oltre le conoscenze e la mentalità di una bambina.
《Io sono circa cinque mesi da quando ho memorie》
Il resto del viaggio la ragazza raccontò un po' della sua vita in Egitto e della sua passione per l'astronomia
《Non so prima ma ho scoperto un'enooooorme passione per l'astronomia, cioè... è la vita!!》
E quando Eris la guardò con occhi sgranati non sapeva cosa pensare, non potevano avere anche questo in comune, vero? Invece uscì che anche l'altra aveva la stessa passione per lo spazio.

Quando arrivarono a casa, Jhon apri la porta e... non sapeva dove gaurdare ma prima che potesse dire qualcosa la ragazza spiegò la situazione e il perché la sua copia fosse a casa sua in quel momento e Jhon le lasciò entrare e le guardò andare di sopra con un'espressione a dir poco stupita.
Le ragazze entrarono in camera di Sirio ed Eris si complimentò per l'arredamento così aesthetic della stanza.
《Allora Eris... cosa si può dire? Siamo identiche, abbiamo entrambe perso la memoria in un incidente, ad entrabe sono morti i genitori nel suddetto incidente, entrambe amiamo l'astronomia e abbiamo entrabe un nome ispirato alle stelle》
L'altra la fissò a lungo, o meglio, fissò la sua benda, poi rispose
《E ad entrabe viene un assurdo mal di testa se scopriamo questo occhio mentre siamo in mezzo a della gente, vero?》
《Cosa? Anche tu?》
《Beh, ho pensato che abbiamo così tante cose in comune che sarebbe stato strano che tu portassi quella benda per un diverso motivo》
Sirio annuì
《Riusciremo a scoprire cosa ci è successo?》
Si avvertiva una nota di nostalgia e tristezza nella sua voce, continuava a pensare a cosa avrebbe fatto e a cosa sarebbe stata, Chi sarebbe stata se avesse avuto ancora le sue memorie.

Eris le prese le spalle tra le mani per guardarla negli occhi ma nonappena le due stabilirono un contatto visivo entrambe le ragazze avvertirono uno strappo all'altezza dello stomaco e immagini di galassie e pianeti iniziarono a roteare davanti a loro: Uranio, Marte, Giove e poi Saturno mentre una voce vellutata di donna ripeteva come un eco
《Ragazze... ragazze aiutateci... ragazze》
Sirio cadde sul pavimento difianco al divanetto mentre l'altra ragazza ansimava tanto quanto lei.
Le due si fissarono e come se stessero parlando con gli occhi entrambe capirono che c'era qualcosa che non andava in loro... qualcosa di diverso.

Ragazz*, sono viva!
Scusate se non ho pubblicato in questi giorni è che ho avuto molto altro da fare e poca ispirazione per scrivere.
Iniziamo ad avere dei primi sospetti... chissà? ;-D

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