III

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Si sedette sullo sgabello e le fu avvicinato il Cappello Parlante,il quale incominciò a farfugliare qualcosa.
Mmhh....Bene,Bene....un'altra Black,ma certo....So dove collocarti...Troppe idee confuse..
"Serpeverde,Serpeverde ti prego" sussurrò Artemisia e il Cappello sembrava sentirla perché continuò.
Era proprio Serpeverde dove credevo di collocarti....Le tue scelte influenzeranno il tuo futuro ma ricorda... la Casa non fa il mago....detto questo Cara..."SERPEVERDE"
Fu quello che uscì dal Cappello Parlante, la ragazza tirò un sospiro di sollievo e si diresse verso il tavolo verde e argento che fischiava ed esultava rumorosamente.
Si sedette e molte mani si congratularono con lei,persino le sue sorelle si alzarono a complimentarsi e ad abbracciarla come se avesse scoperto la pozione del secolo.
"Sono orgogliosa di te" le sussurrò Bellatrix all'orecchio per poi tornare al suo posto.
"Cari studenti,bentornati e benvenuti a un nuovo anno a Hogwarts.
Il primo anno sappia che l'accesso alla Foresta Proibita è severamente punito a tutti gli studenti non accompagnati da docente o personale del castello. In secondo luogo, il signor Gazza, il Guardiano, ci tiene a ricordarmi che non sono ammessi duelli nei corridoi, che è vietato creare scompiglio di alcun genere in essi e che è assolutamente punita, come detta da lui, 'l'insozzo calpestare delle luride e fangose scarpe sui tappeti della scuola ', perciò state attenti a queste poche ma semplici regole di rispetto e igiene per il castello" disse rivolgendo lo sguardo al tavolo Grifondoro.
Inoltre per chi volesse,l'ultima settimana di questo mese si tengono le attese selezioni per il Quidditch,perciò chi è interessato può comunicarlo il più presto possibile al Capitano della propria Casa o alla Professoressa Madama Bumb invidando la candidatura.
Il vostro riferimento sono i Prefetti che si occuperanno di farvi ambientare questi primi giorni e fornirvi ogni istruzione richiesta al fine di una civile vita intorno a queste mura.
Detto ciò,cibo!" finì battendo le mani e i lunghi tavoli si riempirono di pietanze fumanti.

I prefetti accompagnarono ai sotterranei gli studenti,dove si trovava la Sala Comune di Serpeverde.Pronunciarono una parola d'ordine e riunirono in cerchio i primini.Era a dir poco incantevole,fredda e misteriosa,questi erano gli aggettivi per descriverla.
"Allora qui dietro di me vi sono le scale che conducono ai dormitori delle ragazze e a quelli dei ragazzi" disse con un gesto della mano " In bacheca troverete gli orari delle lezioni e la parola d'ordine che cambia frequentemente. I vostri effetti personali sono disposti nelle camere.Buona notte" E così tutti si divisero verso i dormitori.Artemisia aprì la porta dove vi era il suo nome assieme ad altri tre su una piccola insegna argento.
Era troppo stanca per fare amicizia o parlare con qualcuno, perciò si cambiò velocemente e si infilò sotto le coperte.

Si svegliò di colpo. Stava sudando e il suo respiro si fece irregolare,non si ricordava parecchio dell'incubo,solo sibili di qualche animale e buio,una versione di lei che stava correndo con un mantello in una foresta.
Decise di andare a sciacquarsi il viso,mettersi la divisa e uscire a prendere un po' d'aria.
La Sala Comune parve silenziosa e vuota fortunatamente ma avvicinandosi all'uscita,qualcuno la chiamò. Aveva gridato vittoria un po' troppo presto.
"Black dove stai andando?" le chiese una voce nascosta dall'ombra.
"Tu chi sei?" ribatte invece Artemisia sorpresa.
"Carl Gallagher" quella figura emerse dal buio e si avvicinò a lei autoritaria.Era un ragazzo dai folti capelli biondi e freddi occhi verdi,aveva un'aria strafottente e di uno che certamente non se ne importava dell'ordine.
"Beh il mio lo sai" rispose dal momento che prima l'aveva chiamata per cognome e probabilmente aveva assistito allo Smistamento.
In tutta risposta il ragazzo tirò fuori quella che aveva l'idea di essere una sigaretta,una cosa babbana inutile che usavano per aspirare fumo e poi espirarlo, che stupidità. Vi era anche nel mondo magico, un po' diversa ovvio ma c'era.Come lo sapeva?Semplice.Sirius non faceva altro che raccontarle che una volta cresciuto l'avrebbe provata.
"Anche io sono del primo anno,vuoi?" la guardò per poi passargliela.
"No grazie,mi sorprende che a 11 anni tu ne faccia uso" allontanò con un gesto della mano.
"Infatti qua posso fare quello che voglio" disse continuando a fumarla senza troppi indugi.
"Da dove vieni?" domandò curiosa Artemisia scrutando i lineamenti del ragazzo accanto a lei,i quali illuminati dalla luna.
"Chiacago,in un stupido sporco quartiere" le rispose guardando fuori dalla finestra.
Per la prima volta Artemisia provò un certo senso di empatia,era stata cresciuta per pensare solo a se stessa e alla sua famiglia e non di certo a provare compassione per il prossimo ma qualcosa di quel ragazzo le importava.
"Ma ora qui posso fare quel cazzo che mi gira quindi sono pronto a spaccare" continuò lui spegnendo la sigaretta definitivamente facendola sgretolare fra le sue dita. Artemisia non fece a meno di ridere, la sua risata era così cristallina da far venire i brividi. Il biondo usava un lessico di profilo basso e oltre a questo era arricchito da imprecazioni e locuzioni babbane,insomma un ragazzo per bene.Lui sorrise e si alzò.
"Come mai sei uscita dal dormitorio?" le chiese incuriosito.
"Incubo" rispose lei sbrigativa.
"Andiamo a farci un giro per il castello" le disse comprensivo e lo ringraziò mentalmente.
Lo avrebbe fatto da sola ma le faceva piacere la compagnia di qualcuno. Così uscirono e incominciarono a percorrere dei corridoi.
Sentirono delle risate e dei bisbigli qualche metro più in la e Artemisia prese subito la bacchetta in mano. Era pronta a scagliare un incantesimo se ci fosse pericolo.
"Chi è la" sussurrò una voce vicina ma sembrava non avere corpo o meglio essere invisibile.
" Lumos " sussurrò la ragazza per illuminare attorno a lei, aveva sempre provato a fare incantesimi semplici e le erano riusciti sempre.
Fece lo stesso il biondo affiancandola con la sua bacchetta.
"Sissy ?" perfetto. Era Sirius. Ma possibile che quando litighi con qualcuno te lo ritrovi sempre fra i piedi?
" Ah Black, sei tu" disse infastidita Artemisia, non era solo ovviamente, assieme a lui c'erano i suoi inseparabili amici.
" Sei passata ai cognomi, vedo" disse squadrando male sia lei che il serpeverde accanto a lei.
" Hey sfigato, bada a come ti rivolgi a lei" esclamò duramente il suo nuovo amico a Sirius. Potter trattene per un braccio suo cugino e gli sussurrò qualcosa.
" Carl non c'è bisogno" disse senza risultati Artemisia poiché Sirius e il biondi si stavano fulminando con lo sguardo.
" Ah è cosi allora, stringi amicizie con quelli come lui, ti stai facendo trascinare verso il male, pensavo che nonostante fossi finita in serpeverde....mi sbagliavo e stai diventando una pazza come loro"
" Stupeficium" Artemisia lanciò uno schiantesimo al suo stesso cugino e si rese conto tardi del danno. Sirius era finito un paio di metri in lì e aveva sbattuto la testa contro il muro.
"Che cosa hai fatto" urlò Potter in panico e corse verso il suo amico privo di sensi.
"Fico" disse Carl con un sorriso.
Solo allora si accorse di ciò che ha fatto. Si avvicinò al corpo di suo cugino e si chino al suolo guardando il suo viso contornato da ribelli riccioli che li ricadevano sulla fronte. Gli accarezzò la guancia fredda per poi toglierla immediatamente.
"Siamo nei guai" disse la ragazza guardando attorno a se " Carl torna nei sotterranei, non ti immischiare" ma lui fece cenno di no e le mise una mano sulla spalla.
"Nei guai, nei guai?" disse fuori di se Potter guardando con odio i due " Non ti preoccupi di lui? Solo a cosa ti potrebbe succedere? Pensi solo a te stessa" sputò l'occhialuto.
" Non se ne andata, è abbastanza per far capire che gli interessa" rispose Carl irritato.
" Non penso a me stessa sono preoccupata infatti ma è solo uno Schiantesimo. Sarà sufficiente accompagnarlo in infermiera" disse lei alzando Sirius " Aiutatemi" e malgrado l'odio fra Carl e i tre, aiutarono la ragazza, trasportando il grifondoro.
"Per Merlino, che è successo??" chiese Madama Chips correndo verso i cinque e aiutandoli a sistemare il povero ragazzo nel lettino.
Ben presto arrivò Silente e la McGranitt che fissarono i cinque con severità.
" Sono stata io" la professoressa di Trasfigurazione fece una faccia sorpresa e la invitò a continuare con un cenno.
" Ho chiesto a Potter,Lupin,Black e Minus di vederci nei corridoi dopo il Coprifuoco, avevano rifiutato ma ho detto che avremmo dovuto parlare con un Professore e dopo una discussione con Black, gli ho lanciato uno Schiantesimo accecata dall'ira" raccontò cambiando qualcosa nelle vicende accadute un momento prima.
" Mi sorprende saper che lei signorina sia in grado di produrre un incantesimo così avanzato ancora prima dell'inizio dell'anno ma la devo punire per questo atto e togliere 10 punti a Serpeverde, credo non dispiacerà a Lumacorno.
Assieme a lei anche Gallagher,Potter,Lupin,
Minus e Black quando si sarà ripreso. Cosi imparerete a tollerare l'uno e l'altro" Disse severa.
"Seguitemi, vi scorterò verso i vostri dormitori e domani vi comunicherò la punizione più adeguata" la seguirono ma giunti alla porta dell'infermieria " Black lei segua il Professor Silente,nel suo ufficio" e così fu.

"Artemisia,non mi aspettavo tale comportamento da parte tua, verso tuo cugino" le disse Silente con un tono di delusione.
" Professore lei non capisce" rispose Artemisia con durezza.
" Oh ma certo che capisco, sei a Hogwarts non a Villa Black, dovresti fare delle scelte tue e non seguire ordini da qualcuno. Tuo cugino è un grande dono per te" incominciò Silente.
" No! Io devo essere all'altezza del nome che porto e della mia casa, se non lo faccio verrò punita, io non posso" urlò e il suo viso fu rigato dalle lacrime e così si alzo verso la porta per andarsene.
" Ricorda ciò che farai di sbagliato ora, ne risentirai amaramente in futuro" e così Artemisia chiuse la porta e corse piangendo verso l'infermeria.Si sedette su una sedia accanto al lettino dove vi giaceva Sirius e gli prese la mano.
" Sono stata sciocca, scusami" disse con le lacrime che non cessavano e le mani tremanti.
Per sorpresa di Artemisia,Sirius gliela strinse e parve sul suo volto un mezzo sorriso stanco.
Si era svegliato.
"Sirius.." sussurrò speranzosa.
" Anche io non dovevo parlarti in quel modo, scusami" parlò con una smorfia sul viso.
" No, è tutta colpa mia, ti fa male?" chiese preoccupata.
"Mi hai rimbambito un po', non mi aspettavo che mia cugina fosse una potenziale futura Auror, dove diamine lo hai imparato" disse Sirius.
"Anche su un lettino devi essere così divertente e fuori luogo Sir" e rise debolmente.
" Quale modo migliore per fare pace" le rispose divertito.
"Non dire così... cugini come prima?" chiese lei con il mignolo.
"Cugini come prima" e si strinsero il mignolo " Ti voglio bene anche se sei finita in Serpeverde, non sei cattiva dentro e lo sai bene" le disse Sirius serio.
"Deve riposare, signorina,domani verrà dimesso" arrivò furtiva Madama Chips e così lo salutò con un sorriso e torno nella sua Sala Comune.
Riuscì finalmente a dormire con un sorriso stampato in faccia.

"Dite che sta ancora dormendo?"
"A me sembra di sì"
Artemisia aprì gli occhi e ringraziò mentalmente Salazar per avere un dormitorio così buio nonostante fosse mattina. Mise a fuoco tre figure femminili che stavano parlottando entusiaste.
"Hey devi alzarti, ti aspettano tutti" disse una emozionata.
Era ancora impastata dal sonno e si ricordò di essersi addormentata con la divisa perciò si lavò la faccia e si pettinò velocemente i capelli.
"Che ore sono?" chiese alle tre
" È presto tranquilla, sono le sette" rispose la più alta fra loro "Su andiamo".
Scesero le scale e nella Sala Comune vi era il caos.
Si raggrupparono tutte attorno ad Artemisia complimentandosi e dicendo qualcosa come "Che grande","Tu si che sei una serpe","Raccontaci di più","Gli hai dato una lezione","Mi autografi il libro di Pozioni".
"Via Via, è mia sorella" la unica e inimitabile voce di Bellatrix.
"Sono orgogliosa di te sorellina" le diede un bacio fra i capelli e urlò " Questa è mia sorella" l'accompagnò verso i divanetti.
" Hai lanciato una fattura a Sirius, Brava Missy" disse Bella ad alta voce " In realtà era uno schiantesimo " disse Artemisia ma fu bloccata dagli abbracci di Narcissa " Come stai?" chiese Andromeda arrivando in quel momento.
Autografò qualche foglio e un paio di libri e poi fu scortata dalle sue sorelle verso la Sala Grande per la colazione.

Artemisia Black || HARRY POTTER 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora