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Kazuha sospirò, di conseguenza, Scaramouche lo scrutò. Sapeva che qualcosa in quel momento non andava in lui, i due si trovavano nella stanza di Kazuha, fingendo di essere due semplici compagni di classe che si stavano preparando per un compito di matematica. Solo una sottile porta scorrevole li separava dal resto del mondo. La casa di Kazuha era una casa giapponese tradizione, con tanto di giardino. Ciò significava che le porte erano così sottili e fatte di leggerissimo legno e carta di riso, che rendeva impossibile avere una conversazione privata in quella casa.

Dopo aver passato un paio di attimi a scrutarlo e lo guardò con uno sguardo che parlava da sé. "Che succede" diceva chiaramente.
-Il ragazzo nuovo... ecco... ha un'aura familiare, eppure il suo cognome non mi dice nulla, sicuramente non è della nostra prefettura- mormorò a quel punto Kazuha.
-A me non ricorda nessuno a dir la verità, e poi neanch'io sono di questa prefettura non ci vedo nulla di strano- rispose Scaramouche tranquillo senza neanche sussurrare a differenza di Kazuha. Non la vedeva come una questione importante, anche se il suo ragazzo era davvero preoccupato dalla questione.
-Fa nulla, lasciamo stare- disse a quel punto Kazuha. -Riprendiamo con lo studiare matematica-.

Il giorno seguente Kazuha entrò da solo in classe, quel giorno Scaramouche non si era presentato. Dopotutto neanche il suo ragazzo si sarebbe aspettato di vederlo due giorni di fila a scuola.
La classe era deserta, fatta eccezione di un ragazzo che era seduto sopra al proprio banco mentre osservava con interesse i ragazzi del club di calcio che giocavano, però al sentire la porta scorrevole della classe aperta in un fracasso si girò istintivamente. Era il ragazzo nuovo. Però Kazuha non aveva neanche avuto il tempo di realizzarlo che egli era sceso dal banco e si dirigeva verso di lui.

Pian piano Kazuha cominciò a sentire una sensazione strana, eppure Heizou gli stava semplicemente sorridendo. Era un sorriso gentile, aggraziato e piazzato perfettamente sul suo volto, eppure non mancava certo di malizia.
Comprese in fine cosa fosse che lo metteva tanto in soggezione: era proprio quel magnifico sorriso. Gli ricordava qualcuno, eppure non sapeva con certezza chi.
Realizzò. In quel momento una lacrima gli percorse il viso.

-Ehm... tutto bene?- mormorò Heizou. Kazuha annuì, aveva finalmente compreso cosa non andasse in quel ragazzo. Era davvero tanto che qualcuno non lo guardava in quel modo, neanche Scaramouche lo avrebbe mai fatto, era troppo impacciato per farlo.
La verità era che Scaramouche, era sì una persona sfacciata fino al punto di immischiarsi nelle risse, eppure quando si trattava di sentimenti era indifeso come un cucciolo di cane.
Heizou era l'opposto, o almeno da quel poco che aveva potuto notare. Sembrava un ragazzo molto gentile e per bene, eppure se qualcuno avesse fatto colpo di lui non ci avrebbe pensato su due volte a fare una quasi cosa per fare colpo. Anche se essa fosse stata mettere una rosa sul banco prima del suonare della campanella che scandiva l'inizio delle lezioni.

Finì la giornata di scuola e pian piano tutti quanti si cominciarono a dirigere a casa. Kazuha stava scambiando un paio di chiacchiere con Itto, un amico con il cui aveva partecipato allo stesso club scolastico l'anno precedente, quando Heizou si presentò per chiedere al ragazzo dai capelli più chiari se volesse fare un pezzo di strada insieme.
Lo aveva notato sul treno, che portava molte persone alla scuola, la mattina stessa.

-Va bene...- disse poco convinto Kazuha, quel ragazzo aveva un'aria avvolta dal mistero, tanto che Kazuha non sentiva di potersi fidare.
I due ragazzi cominciarono il tragitto verso le proprie case insieme, rivolgendosi di rado la parola. Dopotutto era praticamente completi sconosciuti.
-Io scendo a questa- disse Heizou sorridendo.
-Oh, anch'io- disse dopo qualche secondo Kazuha che si trovava assorto nei suoi pensieri. Era preoccupato per Scaramouche. Sperava non si fosse tirato nuovamente in qualche guaio, era in pensiero per lui.
Eppure Heizou aveva interrotto i suoi pensieri. Non avrebbe mai pensato che abitassero così vicini.

Uscirono dalla stazione ed Heizou indicò un condominio per poi esclamare con felicità: -Io abito qui-.
Anche Scaramouche abitava lì, fu proprio in preda ai precedenti pensieri che disse d'impulso: -Oh, devo andare nella stessa direzione- anche quando la sua casa si trovava nella direzione opposta.

Given [Kazuha x Scaramouche x Heizou - Genshin Impact]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora