Meng's pov
l'eccellenza della vostra scuola Ning Zhang in coppia con Meng Zhu;buona fortuna Ning-disse quel gran bastardo, sminuendo me e le mie capacità e mettendomi in coppia con quel tipo che non fa altro che guardarmi come uno stoccafisso per poi far finta di nulla quando mi giro verso di lui.
controvoglia mi alzo da vicino al mio migliore amico ,che a differenza mia era capitato in coppia con una stra figa , e mi dirigo vicino a quel tipo che non ricordo nemmeno più come si chiama.
lo squadro giusto un pò da lontano e dopo qualche secondo decido di avvicinarmi per prendere posto;a breve i professori avrebbero annunciato gli apparati sui quali ogni coppia avrebbe dovuto svolgere il progetto.
-ehy- si limita a dirmi non appena mi vede seduto accanto a lui.
-ciao- risposta fredda e gelida.
- piacere,sono Ning, spero di riuscire a lavorare bene insieme a te- mi sorride timidamente sciogliendo un qualcosa dentro di me, del quale non conosco l'entità.
-lo spero per te e per il tuo bene- gli faccio un sorrisetto beffardo a seguito di quelle affermazioni fatte per iniziare a fargli capire che non voglio rotture di cazzo ma solo finire questo lavoro al più presto.
alle mie affermazioni china il capo con uno sguardo tra l'incollerito e l'impaurito.
passati buoni cinque minuti di totale silenzio si avvicinano i professori per assegnare la tematica.
-Ning,Meng per voi abbiamo deciso che lavorerete sull'apparato cardiocircolatorio. Ning ti ho affidato Meng perchè so che sei il migliore tra tutti i tuoi compagni, ma se qualcosa o qualche suo comportamento dovesse infastidirti non esitare a dirmelo- disse lo stronzo del suo professore lasciandomi con una gran voglia di spaccargli quella testa di merda che si ritrovava su quel collo da giraffa.
il tipo affianco a me non faceva altro che annuire a ogni cosa che gli veniva detta.
quando quei due si decisero a finirla di farmi passare per un pezzo di merda violento si decise a parlare.
-da cosa ti piacerebbe iniziare?- mi chiese con un tono di voce molto roco per l'aspetto da ragazzino che aveva.
-boh il secchione tra i due sei tu, quindi lascio a te la scelta-dico scocciato già da quel lavoro senza nemmeno averlo iniziato.
-solo perchè studio e ottengo risultati molto migliori dei tuoi, da quanto il tuo professore mi ha fatto capire, questo non significa che sia un secchione,punto primo e punto secondo nessuno ti ha dato questo livello di confidenza, quindi muovi il culo, smuovi quel cervello e aiutami a pensare almeno da dove partire- woo si crede potente il ragazzino, non sa in chi potrei trasformarmi, ha giocato con il fuoco e non appena fuori di qui se ne pentirà.
-non posso fare più di tanto perchè siamo circondati da coglioni,tuoi simili, ma una volta fuori di qui ti farò iniziare a pensare prima di parlare; così dolce e coccoloso all'apparenza, con tanto marcio dentro.- sembra aver capito che è meglio stia zitto e scrive sul suo computer l'argomento che ha scelto come iniziale.
passano le tre ore stabilite di progetto previste all'università, il resto lo dobbiamo finire a casa.
non solo devo sopportarmelo davanti ai coglioni all'università, ma dovrei andare anche a casa sua;a casa mia non ha mai messo piede nessuno, nemmeno il mio migliore amico.
usciamo fuori da quell'aula e come accordato prima ci fermammo ad una panchina poco distante da lì.
-come cazzo ti sei permesso di parlarmi in quel modo?- tengo un tono di voce alto e mi avvicino al suo viso abbassandomi, dato che è seduto su quella fottutissima panchina.
lui non accenna a rispondere, tiene solo il capo chino ma riesce a tenere il contatto con i miei occhi; troppo a lungo stava riuscendo a mantenere quel contatto,nessuno mai ci era riuscito.
-che cazzo fai,non parli più? prima sembravi così spavaldo, che ti è successo? fai il coraggioso davanti agli altri e quando siamo soli taci e annuisci?cos'è hai bisogno di fare colpo su qualcuno comportandoti così con me nonostante ti hanno detto che devi tenermi a a bada come se fossi un soggetto pericoloso- gli ringhio letteralmente in faccia
-porca troia parla cazzo. mi stai finendo di innervosire e ti conviene non farmi arrivare al limite.-scoppio quando non vedo nessuna reazione da parte dell'altro.
-senti okay avrò ance sbagliato i modi, ma nessuno ha il diritto di giudicarmi o di darmi degli appellativi senza conoscermi. ora la stai facendo un pò troppo pesante, mettiamoci una fottutissima pietra sopra e basta. più che altro iniziamo ad organizzarci per il lavoro, piuttosto che soffermarci su ste stronzate come dei quindicenni. ti ricordo che siamo futuri medici, l'autocontrollo in certe situazioni sarà il pilastro di tutto così come il rispetto che ci si deve portare reciprocamente, nel futuro come ora. quindi cerchiamo di andare d'accordo come due uomini adulti e chiudiamo sto benedetto discorso- si teneva tutto questo ben di dio dentro?decido comunque di accettare quell'accordo e di metterci una pietra sopra, avvertendolo che non avrei voluto essere più risposto in quel modo; lui accettò dicendomi che voleva rispetto reciproco.
-perfetto ora che la situazione è chiusa direi di passare alle cose importanti. dove e quando vogliamo vederci per iniziare il lavoro?- ovvio che non gli avrei mai fatto mettere piede in casa mia.
- facciamo a casa tua? lascio a te decidere quando- tono freddo e distaccato.
- ehm okay credo possiamo fare anche oggi verso le 17:30 se per te va bene - mi limitai ad annuire.
-se non è troppo dovresti passarmi il tuo numero, altrimenti non so come mandarti la posizione.- altra richiesta alla quale risposi annuendo, mi passò il suo cellulare sul quale digitai velocemente il mio numero e glielo restituì subito dopo.
-perfetto appena arrivo a casa ti mando la posizione-disse con un mezzo sorriso.
- va bene, io vado. allora a dopo- ricambiò il saluto e ci dirigemmo verso le nostre rispettive case prendendo due direzioni opposte.
anche le direzioni di casa nostra erano opposte, eravamo l'uno il contrario dell'altro , anche se lui ha il suo caratterino odioso.
potranno mai due strade così diverse trovare un punto d'incontro anche solo per stare tranquilli durante lo svolgimento di questo progetto?
non credo proprio, le mie esperienze passate mi hanno formato con un carattere che non mi fa avvicinare a nessuno, mi hanno chiuso in una bolla talmente solida che respinge da sola qualsiasi ago provi a bucarla, ad eccezione di quello di Cheng .
spazio autrice:
le cose dal prossimo capitolo inizieranno a cambiare;non aggiungo altro :)
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oltre quello che puoi vedere
Ficción Generalnulla è come appare, tutto,ma proprio tutto, per alcuni ,è da scoprire e sperimentare.