Eren pov's
Mi sveglio, faccio un bel respiro profondo e comprendo bene di esser ancora stordito dai farmaci che mia mamma mi aveva somministrato, per calmare una delle mie crisi autolesive e distruttive. noto che in casa c'è fin troppo silenzio, mi alzo, mi dirigo verso la cucina e sul tavolo della cucina trovo un biglietto probabilmente di mia madre. lo prendo tra le mani e vedo cosa ci sta scritto
-Eren mi auguro che stai meglio. i sto lasciando questo biglietto per dirti che Hanji, la tua psicologa mi ha consigliato un nuovo babysitter, è un neopsicologo che lavora da pochissimo nel suo studio, si chiama Levi non so il suo cognome ma dovrebbe presentarsi verso le 10.00, io e papà stiamo partendo per un convegno di papà! ciao amore mio ci sentiamo-
Controllai l'orario e fortunatamente ancora è presto per arrivare il nuovo babysitter, mi dirigo verso la doccia e mi spoglio mi metto sotto la doccia aprendo l'acqua congelata, mentre l'acqua scorre su di me, prendo la spugna e gli metto del sapone. prendo un respiro profondo e passo la spugna sul mio corpo, appena la spugna tocca le ferite tiro un urlo disumano, bruciano. dannazione.
Mi sciacquo, esco dalla doccia e mi metto il mio amato accappatoio ed inizio ad asciugare il mio corpo facendo attenzione alle ferite. dopo essermi asciugato corro in camera mia, prendo la felpa enorme e i miei pantaloni di tuta, sto per sdraiarmi sul letto quando sento il citofono.
Mi alzai di mala voglia ed andai ad aprire, senza neanche rispondere al citofono aprì il portone della mia villetta, neanche il tempo e sentì battere pugno sulla porta. controllai dallo spioncino, vidi un uomo di statura "media" almeno così pare dallo spioncino.
Aprii la porta e lo vidi: era più basso di me capelli neri, occhi grigi, uno stile figo da far paura, una corporatura ben scolpita almeno così vedevo dalla sua camicia.
"ben arrivato! io sono Eren tu dovresti essere Levi no?"
cercai di sfoggiare il mio miglior sorriso e lo feci accomodare. il ragazzo sembra essere diverso come se i suoi occhi nascondessero qualcosa.
"Esattamente. io sono Levi, Levi Ackerman e sarò il tuo babysitter, a quanto pare per qualche giorno."
dalla sua bocca sembra uscire ghiaccio, quasi resto congelato. resto per qualche istante folgorato da lui e della sua freddezza, nel frattempo continuai a guardarlo, più lo guardavo più mi incantavo nei suoi occhi.
"Eren? sveglia, non è primavera. capisco che devi conoscermi ma non fissarmi così sembra che mi stai esplorando." disse mettendosi seduto sul tavolo poggiando lì il suo cellulare.
"ehm.. scusa!!!! non volevo metterti in imbarazzo! non era mia intenzione!"
Accennò un piccolo sorrisetto e mi guardò."Levi camera tua è in fondo a sinistra quella a destra è la mia, ora vado in camera, fai come a casa tua io vado! a dopo!"
Lo vidi annuire con la testa e andai in camera.Skip time
la giornata trascorse senza troppi attacchi di panico, senza troppi nuovi graffi, ogni tanto vedevo levi avvicinarsi in camera mia dava una piccola occhiata e poi tornava in salone, una volta mi alzai anche io per vedere cosa stava facendo il nuovo babysitter. con mia grande sorpresa non è al cellulare tanto meno al pc, ma stava leggendo un libro che sembra uno di quelli che la dottoressa Hanji ha in studio. Ogni mia osservazione nei suoi confronti porta in me una curiosità micidiale.
Spazio autore
Ma ciao!! come state? tutto ok? vi presento la mia nuova storia, ci sto lavorando da un po', più avanti rivisiterò questo capitolo ma questa è un'altra storia. perdonate qualche errore rimedierò ♥
mi auguro che vi piaccia come vi è piaciuta Daddy.Ci vediamo al prossimo capitolo ♥
-Ethan♥
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|| 𝚖𝚢 𝚋𝚊𝚋𝚢𝚜𝚒𝚝𝚝𝚎𝚛 ||
Fanfiction"𝐿𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑒𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛 𝑡𝑢𝑛𝑛𝑒𝑙, 𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑚𝑖 𝑡𝑜𝑙𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑎, 𝑙𝑎 𝑝𝑖ù 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑖𝑏𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖" Eren sa di essere diverso, ma non sa che c'è q...