Quando albeggia la testa di Louis martella lievemente, all'altezza degli occhi, mentre la sua bocca è secca e appiccicosa, le labbra sembrano quasi incollate. Fa scivolare fuori la lingua e la fa scorrere lungo la fessura per provare a per separarle. Sono anche un po' screpolate a causa del caldo secco incessante dell'entroterra, così Louis prende nota mentalmente di metterci un po' di burrocacao, prima che lui ed Harry partano.
Già, loro.
Louis sbatte le palpebre, la stanza è ancora un po' annebbiata prima che riesca a mettere a fuoco qualcosa. È presto, questo è chiaro considerata la luce fioca del mattino che filtra attraverso la fessura delle tende. Riesce a sentire l'acqua della doccia che scorre in bagno, così si guarda attorno finché non si accorge dello spazio vuoto accanto a lui, ormai orfano del suo compagno di letto.
Allunga le mani sopra la testa e le spinge contro la testiera mentre punta i piedi sul materasso. Lampi di ricordi della notte appena passata gli tornano alla mente, mentre si trovava proprio in questa posizione, con Harry che gli stava facendo un pompino. Lascia che il ricordo visivo prenda residenza nella sua coscienza per alcuni battiti, facendo mente locale su quanto le labbra di Harry fossero perfette avvolte intorno a lui, come se sapesse esattamente quali pulsanti premere e quando, tanto da portare immediatamente Louis sull'orlo del baratro e tenerlo lì alla sua mercé prima di guidarlo oltre il suo limite.
Louis emette un sospiro soddisfatto per i ricordi di quegli attimi, mentre si avvicina al comodino e controlla l'ora sul telefono. Sono appena passate le 5 del mattino e, anche se non gli dispiacerebbe rimanere a letto un po' più a lungo, scarta subito la possibilità, in quanto devono mettersi in viaggio subito se vogliono tornare a Brisbane con un margine di tempo ragionevole.
Si alza e fa oscillare le gambe sul letto, piantando poi i piedi sul tappeto. Non sembra avere un post sbornia vero e proprio, quindi sospetta che il suo mal di testa sia dovuto più alla disidratazione che a qualsiasi altra cosa. Tutti i balli che hanno fatto e l'aver mangiato un pasto decente lo hanno probabilmente salvato dal peggio, sebbene si senta ancora un po' in botta.
Si strofina le mani sul viso, scuotendo velocemente le membra per far pompare il sangue in circolo, poi si spinge giù dal letto, scrocchiando la schiena, mentre si apre la porta del bagno.
"Oh bene. Sei sveglio" dice Harry, una nuvola di vapore lo segue quando si avvicina alla sua borsa. È già vestito, pensandoci è un vero peccato; Louis avrebbe potuto rifarsi lo sguardo, così da aggiungere altro materiale alla sua banca di ricordi del tempo trascorso insieme.
"Sì. Hai dormito bene?"
"Mmmm... come un bambino."
"Hai finito in bagno?"
Harry annuisce mentre infila la cintura nei passanti dei jeans. "Tutto tuo. Ci metteremo in viaggio non appena avrai finito."
Harry si siede a una delle estremità del letto e scorre le notifiche sul telefono mentre Louis raccoglie la camicia e i jeans dal pavimento. Sono sgualciti, ma relativamente puliti, del resto non ha messo in valigia un cambio di vestiti considerando che non aveva preventivato nei suoi piani di dover pernottare nell'entroterra.
Si dirige verso il bagno, fermandosi poi sulla soglia e girandosi indietro. "Beth ha menzionato la scorsa notte che la reception apre alle 7 del mattino, ma dovrebbe esserci un contenitore dove lasciare la chiave e recuperare alcuni pacchetti di barrette per la colazione e qualche frutto per metterci in forza."
"Ah si? È gentile da parte sua" dice Harry, senza alzare lo sguardo dal telefono.
Louis aggrotta le sopracciglia. Non è che si aspettasse molto da Harry, dopo la loro avventura di una notte, ma sembra talmente distaccato e indifferente alla presenza di Louis da metterlo in difficoltà. "Possiamo fermarci per un caffè quando facciamo rifornimento".
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From Dust to Lust
FanfictionDal momento in cui mise gli occhi sullo splendido sconosciuto dalla parte opposta del terminal dell'aeroporto, Louis capì che quel ragazzo sarebbe stato un problema, ovvero l'ultima cosa che avrebbe voluto. Non avrebbe mai pensato, però, che due gio...