Capitolo 3

26 3 1
                                    

Due ore di viaggio..., stava diventando stressante stare li ad ascoltare sempre le stesse canzoni ripetute dalla radio così cercai di addormentarmi.
Mi accucciai per bene sul mio sedile, mi sistemai la cintura di sicurezza e mi misi rivolto verso Louis (Dormo sempre sul fianco sinistro).
«Che fai?» mi chiese.
«Cosa ti sembra che io stia facendo? Mi sto appisolando» risposi con tono annoiato, ma soprattutto assonnato.
«Ah okay...quindi mi lasci solo per il resto del viaggio?» dicendo questo, tirò fuori il suo labbro inferiore, abbassò leggermente la testa e alzò lo sguardo, puntandomi i suoi occhioni azzurri addosso.
Dannazione.
«Okay, okay sto sveglio, ma almeno facciamo qualcosa» risposi, rimanendo nella mia posizione "nanna".
«Vuoi raccontarmi un pò di te o ti devo fare io le domande?» mi chiese con gentilezza, mi aspettavo un tono sarcastico, ma Louis si era rivelato un ragazzo abbastanza loquace.
«Domande»
«Mmh...okay, incomincio» disse per poi fare una piccola pausa.
«Cognome?»
«Styles»
«Sorelle/ Fratelli?»
«Sorella maggiore, Gemma»
«Colore preferito»
Ci dovetti pensare un po', prima pensavo fosse il nero, ma dopo aver visto Louis, diventò decisamente il colore dei suoi occhi il mio preferito.
Arrossii violentemente al solo pensiero di quello che mi ero detto in testa poco prima, quindi dissi semplicemente...
«Azzurro»
«Quanti anni hai?»
«17»
Louis mi guardò compiaciuto.
«Oh sei così piccino!»
«Ma sta zitto idiota!»
Louis rise e dopodiché continuò con le domande.
«Compleanno?»
«1 Febbraio»
«Fidanzato?»
Che domanda di merda, si, ero fidanzato, ma semplicemente per il fatto che i miei mi volevano far sposare con la figlia del migliore amico di mio padre, nonché un importante uomo d'affari, ricco fuori e stronzo dentro e se posso dire, tale padre, tale figlia.
Odiavo quella biondina arrogante, ma facevo finta di niente e quando lei mi chiedeva un semplice bacio, cercavo sempre di allontanarla, ma non perché non mi piacessero le ragazze, ma proprio perché non mi piaceva lei.
Al contrario ero abbastanza popolare tra le donzelle della mia città, onestamente posso dire di essermele fatte quasi tutte, nei locali, in discoteca, o addirittura in macchina, semplicemente amavo scopare.
«Ehm, più o meno»
Louis fece una faccia stranita e poi continuò a parlare.
«Chiederò spiegazioni dopo, gusto di gelato preferito?»
«Vaniglia con i Maltesers»
«SERIAMENTE?» chiese lui sobbalzando sul sedile, mi fece prendere un infarto tanto che saltai pure io.
«Si, lo so che è un gusto strano ma a me pia-»
«È ANCHE IL MIO PREFERITO» gridò lui euforico.
"Minchia, se si emoziona così per il gusto di un gelato sono messo bene" pensai tra me e me.
«Si okay, sono molto felice che finalmente abbiamo trovato qualcosa che ci accomuna, ora vai avanti»
Mi stavo annoiando con tutte quelle domande, volevo sapere pure io qualcosa di Louis ma lui non voleva mollare la presa.
«Perché tieni così  i capelli?»
«Che cazzo di domanda è?»
«Rispondi»
«Beh perché mi piacciono così okay?»
Lui mi guardò un attimo e poi si rigirò.
«Si anche a me».
Sentii le mie guance scaldarsi e per non far vedere a Lou che ero arrossito per quel minimo complimento mi girai verso il finestrino.
«Tutto okay Harry?» fu quello che sentii alle mie spalle prima che Louis mi prendesse un boccolo e incominciasse a giocarci.
«Mi piacciono davvero i tuoi capelli sai?»
«G-grazie» risposi sussurrando senza girarmi.
Volevo fare io le domande a quel punto, così lo avrei messo io in imbarazzo, lentamente, ma lo avrei fatto.
«Ora le domande le faccio io!»
Gli feci le stesse che aveva fatto a me, eccetto alcune, e le sue risposte furono le seguenti:
«Tomlinson, Quattro sorelle più piccole , rosso, 19, 24 Dicembre, no, Vaniglia con i Maltesers»
Poi io incominciai a fare domande molto più intime.
«Sei l'attivo o il passivo?»
Louis sbarrò gli occhi e mi tirò un occhiataccia.
«Ti sembra una domanda da fare?»
«EDDAI! Che ti costa! Tanto io e te non lo faremo mai insieme»
Mi guardò serio l'ultima volta è poi il suo volto si addolcì.
«Attivo»
«Davvero? Credevo che fossi tu quello che lo prende in culo»
«Guarda che non è così male!»
«HAI APPENA AMMESSO DI ESSERE UNA PASSIVELLA!»
«Lo ero, ma attualmente sono io l'attivo quindi ti conviene tacere se non vuoi ritrovarti inculato durante la notte Styles!» disse lui con un sorrisetto malizioso in viso.
«Guarda te con chi mi sono andato a cacciare, uno stupratore notturno»
«Sta zitto, scommetto che tu hai stuprato più ragazze di un maniaco sessuale, il nuovo Christian Grey!»
«Si, hai ragione, ma non mi pento sai? Scopare è bello ed è umano, è una cosa normale e se da piacere non capisco perché io non debba farlo»
«Pensala come vuoi riccio» rispose con tono indifferente.
Probabilmente Louis era quel tipo di ragazzo che chiamava scopare "fare l'amore" e che quando lo faceva donava il suo cuore a chiunque, così da rimanere di merda ogni volta che poi lo scaricavano.
«Guarda che io non ho ancora finito con le domande, qual'è il tuo tipo di ragazzo ideale?»
Non sapevo il reale motivo di quella domanda, speravo fosse solo curiosità ma sentivo che c'era dell'altro.
Lui mi guardò un attimo e poi sorrise.
«Intendi esteticamente?»
«Si»
«Mmh, allora mi piacerebbe con gli occhi scuri, i capelli un po' più chiari e le lentiggini penso. Ma ricordati questo Harry, non decidi mai di chi innamorarti, accade per caso, non lo scegli tu» disse lui con aria malinconica, si sentiva che gli mancava tremendamente essere amato.
Annuii per fargli capire che avevo compreso le sue parole.
Lo guardai, mi impuntai a fissare il suo profilo rivolto verso la strada, in controluce rispetto a me, sapevo che non sarei resistito a lungo, gli feci un complimento, me aveva bisogno.
«Louis hai degli occhi bellissimi lo sai?» era dal primo istante che lo avevo visto che glie lo volevo dire ma avevo sempre voluto fare la figura dell' insensibile, solo che lui era riuscito a dissuadermi.
Rimasi a guardarlo arrossire e sorridere, mi sentivo felice, lo avevo fatto sorridere e ne ero felice stranamente.
«Grazie, anche i tuoi mi piacciono» disse tranquillamente.
«Lo so»
Lui rise fragorosamente, prima di allora non lo avevo mai sentito ridere così, mi piaceva la sua risata.
«Mi stai anche simpatico forse sai?» continuò lui.
«Oh mio dio, poi finirai per innamorarti di me! Meglio che io scappi ora che sono ancora in tempo!» dissi con voce femminile agitando le mani in aria.
Il liscio incominciò a dare baci all'aria facendo il tipico smack smack.
Risi anche io.
«Harry, benvenuto a Cardiff»
Mi guardai intorno, sfrecciammo davanti ad un cartello che diceva "Welcome to Cardiff", mi aspettavo qualcosa di più originale da parte di Louis, ma infondo era solo la prima meta, dove saremmo dovuti andare?
«Carina, mi piace» risposi io.
«Oh mi dispiace perché noi non staremo quì» disse lui con uno sguardo malizioso.
Che voleva dire?
___________________________

«STAI SCHERZANDO VERO?»
«Dai Harry, stare un po' nella natura non ti farà male!»
«Ci siamo stati già una notte fa! In un fottuto prato, ricordi? Odio il campeggio!»
«Si ma questo posto è diverso, sta sera in più ci sarà una sorpresa!»
«Odio le sorprese e questo posto, non potevamo andare in un motel?»
«Se hai i soldi» disse mentre incominciava a montare la tenda dove avremmo dormito entrambi, insieme, io e l'inculatore.
«Okay non ho i soldi ma tu? Tu non ti sei portato niente dietro?»
«Certo che l'ho fatto, ma sono soldi miei e decido io come spenderli Harry»
«Chiamami ancora una volta così e poi vedi»
Mi da davvero fastidio il mio nome detto con il suo accento esagerato.
«Sarà una lunga serata...».

On The Road (The Boy Saw A Comet)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora