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➤𝐀𝐧𝐝 𝐢𝐟 𝐈 𝐨𝐧𝐥𝐲 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝, 𝐈'𝐝 𝐦𝐚𝐤𝐞 𝐚 𝐝𝐞𝐚𝐥 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐆𝐨𝐝

𝐀𝐧𝐝 𝐈'𝐝 𝐠𝐞𝐭 𝐇𝐢𝐦 𝐭𝐨 𝐬𝐰𝐚𝐩 𝐨𝐮𝐫 𝐩𝐥𝐚𝐜𝐞𝐬.

Ci riflesse a lungo, sia durante il tragitto verso casa – con un Tankhun ubriaco e incosciente – che il mattino successivo, davanti ad una tazza di caffè che a Pete sembrava soltanto una brodaglia allungata con l'acqua. ''Voglio che tu sia mio'' aveva esplicato con determinazione Vegas, ma Pete avrebbe voluto capirne il vero significato. C'erano tanti motivi per cui il figlio maggiore della sottofamiglia potesse desiderare un bodyguard della famiglia principale. Uno di questi poteva essere: scavalcare Kinn, piegarlo al suo volere, perché era chiaro a tutti che fosse troppo legato sentimentalmente alle persone. L'amore era il suo tallone d'Achille. E Vegas non sopportava suo cugino, avrebbe preferito portargli via ogni cosa.

Un altro dei motivi, che Pete faticava a credere, era che il signorino Vegas desiderasse davvero stare con lui. Ma perché? Quale motivo lo aveva spinto a farlo? Poteva fidarsi di lui?

''Ai'Pete, Khun Kinn richiede la tua presenza nella sala riunioni..'' Chan aveva interrotto la colazione di Pete, che sarebbe rimasta comunque intoccata dal momento che il suo stomaco si era chiuso per la disperazione.

Il corvino annuì, e senza dire una parola seguì l'uomo lungo il corridoio.

Khun Kinn attendeva, dando le spalle alla porta e osservando oltre lo spesso vetro le macchine che – di prima mattina – affrontavano coraggiosamente un traffico senza fine. ''Ho una missione per te, Pete''

Pete non si mosse di un centimetro, né replicò, perché sapeva che non era tutto ciò che il secondogenito di Korn avesse da dire. Infatti, poco dopo, egli si voltò. ''Temo che la seconda famiglia nasconda qualcosa di losco ai nostri occhi, e voglio che sia tu a scoprirlo. Ti introdurrai nella residenza di Kan sotto copertura..''

Il corvino si domandò perché non si fosse accorto di niente. A cosa erano servite tutte quelle riunioni? A carpire informazioni o a tendere un'imboscata alla famiglia minore?

E la sola idea che Vegas fosse implicato in tutto ciò, gli fece rivoltare lo stomaco. Non perché fosse disgustato da lui, bensì perché temeva per la sua incolumità. Stava sviluppando un malsano sentimento nei confronti di colui che non pensava avrebbe mai potuto amare.

Ma l'unica cosa che Pete rispose, fu : ''Si, Khun Kinn.''



Capitolo un pò corto :(

Mi scuso per la lunga assenza, ma come ho già ribadito precedentemente, sono impegnata con il lavoro. Dopo la metà di settembre sarò più presente! xx

HURRICANE [VegasXPete] KinnPorsche The SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora