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 ➤𝐛𝐥𝐨𝐨𝐝, 𝐬𝐰𝐞𝐚𝐭 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐞𝐚𝐫𝐬

Pete era disperato.

Con nuove missioni sempre più frequenti, che richiedevano la presenza di Vegas e il suo seguito, il giovane bodyguard veniva lasciato solo in quella stanza a contemplare il nulla, tanto che persino il pulviscolo pareva più interessante pur di non impazzire. Uno scaffale era situato accanto al letto, pieno di libri, classici di letteratura, e persino romanzi fantasy che Pete avrebbe senz'altro letto, se solo le catene che lo tenevano imprigionato non fossero state troppo corte e strette.

Il suo letto era un angolino di pavimento freddo. A portargli i pasti, poi, era un nuovo bodyguard assunto dalla sottofamiglia di origini albanesi, che aveva parecchia difficoltà con la lingua. Quando entrò, infatti, a portargli da mangiare, questo esclamò soltanto una parola, biascicata per lo più. "cibo".

Pete osservò guardingo quel piatto di riso al curry, e storse il naso. Preferiva di gran lunga la cucina tradizionale, o magari qualcosa che comprendesse noodles piccanti. Ma a quanto pare Vegas in quella casa mangiava solo cibo straniero.

Si accontentò, e dopo aver pranzato, si addormentò nuovamente contro il pavimento.

Vegas rientrò tardi quella notte. Nella sua stanza non volava una mosca, e a stento udiva il respiro di Pete. Dovette assicurarsi che fosse ancora vivo, per andare a dormire tranquillo: se Pete non era disposto ad amarlo, Vegas si sarebbe accontentato.

Ma quell'amore tossico, da parte di Vegas, avrebbe richiesto tempo prima di sfociare in qualcosa di positivo.

Alla fine quella notte non dormì. La passò per lo più a udire il respiro , adesso regolare, del prigioniero, sincronizzandolo col proprio.

HURRICANE [VegasXPete] KinnPorsche The SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora