Capitolo 23: Today is the day.

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Today is the day.

Di solito questa frase si dice quando succede qualcosa di fantastico,come il concerto del tuo cantante preferito,quando prepari i cartelloni,metti i tuoi vestiti preferiti e ti scriverai il suo nome sulle braccia,come se fosse un segno indelebile,una cicatrice che ti farà ricordare persempre quel giorno in cui hai visto il paradiso da vicino perchè era da anni che quella musica rimbombava nelle tue cuffiette e ora usciva dalla sua bocca e rimbombava in uno stadio.
Ma quel giorno,era un brutto giorno,era il giorno in cui bisognava preparare le valige e volare via,lontani.
"Simo io non voglio andare"
"Amore,è questione di un mese,vedrai che passerà veloce,questo è il tuo sogno"
"Si ma"
"No ma,Leo ora tu vai e fai quel film,ok?"
"Ok"
"Io e Robin stiamo qua,lo faró appassionare di Harry Potter"
"Guarda di farlo diventare un nerd"
"Lo diventerà"
"Non è vero" disse Robin
"AHAHAH"
"Dai andiamo,Robin porta quella borsa lì,io porto quella grande"

Arrivarono all'areoporto

"Allora,è ora che tu vada"
Leonardo guardò Simone e lo abbracciò forte
"Dai Leo non fare queste scenate,stai piangendo?non...non piangere,sennò piango anche io" a Simone vennero gli occhi lucidi ma non pianse,per Robin.

"Papà,mi porti qualcosa a casa quando torni?"
"Certo piccolo,ti porterò tantissimi regali,i più bei regali che tu abbia mai visto ok?"
"Ok,ma non piangere più" Robin asciugò le lacrime a Leonardo e si abbracciarono per l'ultima volta.

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