Un passo avanti

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ADELE'S POV
Suono la campanella della mia stanza e in men che non si dica Belen bussa alla porta.
-"Come posso aiutala signorina ?"
-"Belen per favore portami il vestito che ho consegnato alla lavanderia questa mattina,Donna Leya saprà sicuramente qual'è"
-"Subito signorina"
Belen esce dalla stanza e inizio a riflettere su quale collana di perle indossare,e più opportuna di perle rosa o di perle bianche? Personalmente preferisco quelle bianche,si adeguano splendidamente all'abito azzurro.
Belen bussa e alla mia vista appare un meraviglioso abito in sera azzurro,con delle decorazioni in pizzo nero.
Belen mi aiuta con il corsetto e l'abito,infine la congedo ringraziandola e indossando i miei stivaletti in cuoio,i guanti in seta bianchi e le mie perle.
Mi osservo nuovamente allo specchio e scendo in salone. Ad accogliermi è mia sorella Flor,stupenda. Indossa un abito rosa antico e un cappellino con delle rose rosse, è incantevole.
Ci rechiamo in salone dove veniamo accolte da Don Ivan.
-"Signorina Adele,signorina Flor,desiderate champagne"
-"Si grazie Ivan" rispondiamo in coro
Ci mettiamo a ridere,Don Ivan abbassa lo sguardo accennando un sorriso e si incammina verso gli altri ospiti.
Fin da piccole ci piaceva rispondere in coro ai camerini,ci divertiva poiché nostra madre ci rimproverava di essere giù aggraziate,più delicate,ma si sa i bambini sono vivaci e giocherelloni.
Ogni sera ci accomodavamo a tavola con i vestiti macchiati di fango,e ci biasimavamo. Rimpiango quei tempi.

LUCAS'S POV
Sono esausto.
Don Ivan,il maître,mi ha seguito durante tutta la giornata di lavoro.
Per prima cosa mi ha ordinato di aiutare i suoi camerieri a ordinare la vasta e ricca sala e di sistemare i tavoli con la posateria.
Successivamente mi sono dedicato al servizio in camera,ho aiutato Daniel a lucidare i candelabri e infine ho selezionato le  candele in tutto il salone.
Aprendo la porta "8" ho trovato Daniel sistemarsi la divisa in tento ad uscire.
-"Dove vai?"
-"Dove vai tu? Dovresti essere già pronto dobbiamo servire i signori di sopra"
-"Perché?"
-"Come perché Lucas,oggi è il compleanno del re,su sbrigati"
Resto in silenzio per un paio di minuti,la tentazione di dormire è travolgente ma se ci fosse la possibilità di saperne di più su Carmen? Non posso mollare adesso"
-"Daniel"
-"Si?"
-"Per caso ci sarà la madre di Donna Beatriz? Come l'hai chiamata prima? chiedo tutto d'un fiato
-"Donna Vera?"
-"Si ecco"
-"Certamente"
-"Allora mi devi aiutare,cerchiamo degli abiti eleganti"
Mi incammino verso il corridoio
-"Non vorrai introdurti alla festa?"
Non rispondo
-"Lucas se ti aiuto mi licenzieranno"
Ma come immaginavo mi segue.
Indosso bruscamente un tailleur e salgo di sopra,sempre con Daniel alle calcagna.
A differenza di come mi aspettavo,chiunque può accedere alla sala perciò il lavoro è semplice: mi introduco alla festa,cerco Donna Vera,la interrogo,me ne vado.
Mi dirigo tra la folla con aria altezzosa mentre Daniel balbetta alle mie spalle.
-"Dov'è?" gli chiedo
-"Al tavolo 33,lì in fondo"
Lo ringrazio e mi avvio verso il tavolo.
Mi imbatto in una donna molto anziana,più di quando pensassi,ingannarla non sarà difficile.
-"Donna Vera,che piacere. Come state?"
-"Ci conosciamo giovine?" mi chiede con voce sottile
-"Non si ricordate di me,sono il nipote di Victor Reyes,Lucas Reyes"
-"Oh davvero lieta" mi porge la mano
-"Potrei farvi compagnia"
La donna si guarda in torno e alza le spalle
-"Perdonatemi,forse aspettate qualcuno e vi sto importunando"
-"Oh no,certo che no. Sedetevi giovine"
-"Ve ne sono grato"
Sposto la sedia e mi accomodo al tavolo
-"Che serata meravigliosa,la nostra famiglia è sempre stata la migliore in queste cose,non trovate?" mi chiede la donna
-"Sicuramente"
Dopo un paio di minuti di silenzio affermo "Se devo essere sincero sono appena arrivato"
-"Oh,non conoscete la nostra corte,è un posto meraviglioso"
-"Ma non molto sicuro da quello che ho sentito" mi sistemo nella sedia "sembra che ci siano stati vari furti negli ultimi tempi"
-"Dei furti?"
-"Uno riguardava voi,un vostro gioiello. Qualcuno mi ha detto che è scomparso dalla vostra camera per colpa di una cameriera" annuncio quasi bisbigliando
"Una giovane che hanno licenziato,Carmen si chiamava" continuo
-"Qui mi hanno sempre trattato stupendamente,persino i dipendenti"
Annuisco portando alla bocca il bicchiere di champagne che Daniel mi ha appena servito.
Una candida voce interrompe la nostra conversazione.
-"Nonna" mi alzo dalla sedia
"Che piacere rivederti"
È lei,è la ragazza del treno. Non mi sbagliavo su i suoi occhi,sono azzurri proprio come il suo vestito.
Vedendola qui,adesso mi rendo conto della sua ineguagliabile bellezza.
La ragazza non accenna nessun sguardo stranito,di conseguenza deduco che non si ricordi di me.
-"Oh,Adele cara finalmente sei arrivata. È bellissima come sempre" afferma Donna Vera guardandomi.
Solo adesso mi rendo conto di quanto la situazione sia rischiosa.
Donna Vera è la nonna di questa meravigliosa ragazza,probabilmente lei si accorgerà delle mie menzogne e mi farà cacciare.
-"Scusatemi non ho avuto tempo di venirvi a salutare prima" il silenzio viene smorzato
-"Non scusarti cara"
-"Vi vedo in buona compagnia"
Trasalisco dai miei pensieri e cerco di sembrare un uomo duro,non riuscendoci.
-"Non vi conoscete?" chiede Donna Vera
-"No,credo di no"
-"Vi assicuro che se fosse accaduto me lo ricorderei" sorrido.
Nel delicato volto le guance arrossiscono e un meraviglioso sorriso mi accoglie
-"È Lucas Reyes" annuncia la donna
-"Reyes?"
La donna annuisce.
"Della famiglia di donna Rosalia suppongo"
-"Esatto,mia zia Rosalia"
Mi impaurisco per la paura di essere scoperto,ma non lo do a vedere
"La mia zia preferita" termino
-"Le ho fatto visita proprio all'inizio dell'anno a Valencia,mi ha inviato al teatro di famiglia. Non ricordo di avervi visto"
Non so come rispondere,cerco una scusa credibile.
-"Avevo altri impegni,non ho potuto esserci" annuncio con volto rassegnato 
-"Il giovine mi stava raccontato che hanno licenziato una cameriera per un furto"
-"Un furto?" chiede Adele
-"Così mi è stato detto" mi intrometto
"Una certa Carmen"
-"Carmen Blanco,si l'ho conosciuta"
-"L'avete vista oggi? chiedo,forse,intromettendomi troppo.
-"No no,sono venuta a fare visita ai miei genitori quasi due fa e la governante mi ha
presentato il nuovo personale. Una ragazza molto efficiente e buona lavoratrice"
-"Si dice che abbia rubato uno dei miei gioielli,tu lo sai cara quanto alla gente piaccia parlare"
-"Non fateci caso,nessuna cameriera è stata licenziata per questo motivo"
-"Notizia rassicurante" conclude la donna
Una voce profonda interviene.
-"Adele scusami,ci stanno aspettando"
È Don Adrian,il re.
-"Prego,prego" continua Donna Vera
-"Con il vostro permesso" chiedo. La donna mi fa cenno con una mano come per salutarmi.
Mi alzo e mi dirigo verso Daniel.
-"Non è stata licenziata"
-"Cosa?"
-"Non è stata licenziata" continuo
-"Dai Lucas nessuno mentirebbe sul licenziamento di una cameriera"
-"Non è stata licenziata" continuo.
Danial fa un lungo respiro intento a dire qualcosa ma si ferma quando degli applausi inondano la stanza.
-"Grazie mille di essere qui a tutti voi presenti. Voglio ringraziare il personale per l'ottimo lavoro affettato e a tutti i numerosi artisti arrivati quest'oggi a Madrid da tutta la Spagna. Sono onorato di essere il Re di questo Stato,di avere una famiglia straordinaria e di poter collaborare con  ciascuno di voi. E adesso via alle danze"
Mi incammino tra la folla cercando di raggiungere Adele per chiederle di ballare,invano poiché vengo preceduto.
Torno da Daniel
-"Chi è quello?" chiedo riferendomi all'accompagnatore di Adele
-"Don Ramon Gonzalez,braccio destro di Don Adrian"
-"Perché balla con lei?"
-"Non dirmi che sei geloso della signorina Montesantos"
-"Sta zitto" replico prendendo un altro bicchiere di champagne
Daniel accenna un sorriso.

ADELE'S POV
-"Ti chiederei perché ti ho chiesto di ballare" afferma Ramon
-"In realtà no" dico sorridendo
-"Adele" dice prendendomi il viso tra le mani
-"Sei la donna più bella che abbia mai visto"
Arrossisco,so che Ramon ha sempre provato questa simpatia nei miei confronti,non dovrei sorprendermi, ma ogni volta che mi viene fatto un complimento mi viene naturale arrossire,come per ringraziare.
-"Anche se per il momento non ci crederai,un giorno ti sposerò"
Qui divento un po' più seria,abbasso lo sguardo.
-"Non fare così,lo sai anche tu che questo è il nostro destino. Io voglio stare con te per il resto della mia vita"
-"Ramon,non prendiamo decisioni affrettate" cerco di sorridere
-"Non sono affrettare,ne ho già parlato con tuo padre"
-"Cosa?" chiedo delicatamente
-"Ci sposeremo Adele,te lo assicuro"
Mi libero della sua presa,mi sento confusa e sbalordita in questo momento,così esco dalla sala e vado a prendere un po' d'aria.

LUCAS'POV
Mi avvio verso la terrazza.
Prendo  dal taschino della giacca il mio portasigarette.
-"Perdonatemi,credevo non ci fosse nessuno" mi immobilizzo vedendo Adele
-"No,non preoccupatevi prendevo solo un po' d'aria"
Mi guarda
-"Lo capisco ,troppa gente da fastidio anche a me"
Si volta.
Mi avvicino verso di lei sentendo il sup delizioso profumo di rose.
Esco una sigaretta e la porto alla bocca,ne prendo un altra e la porgo alla signorina.
-"No grazie"
-"Non vi piace?" chiedo
-"Non lo so,non ho mai fumato"
-"Non saprete mai se vi piace se non provate" gliela porgo nuovamente cercando di non essere scortese.
Sul suo viso viene accennato un sorriso e prende la sigaretta.
Con un fiammifero mi avvicino alla sua sigaretta così da accenderla,incrociando il suo sguardo imbarazzato.
Accendo anche con la mia.
-"Grazie" mi dice singhiozzando dopo aver fatto un tiro.
Sorrido
"Potete ripetermi il vostro nome?" mi chiede
-"Lucas"
-"Lucas Reyes" continua lei
Sento la voce di Daniel alle nostre spalle.
-"Champagne?,signorina Montesantos"
-"No grazie Daniel"
-"E il signore?"
Mi volto.
-"No grazie,puoi andare"
Daniel spalanca gli occhi,credo non si aspettasse di trovarmi proprio qui.
-"Daniel c'è qualcosa che non va?" chiede Adele
-"No signorina Montesantos" continua
"Signore" si congeda.
-"Vedo che avete un buon rapporto con il personale"
-"Sono nata in queste mura,è ovvio"
-"Non credo che sia lo stesso con i nuovi dipendenti" tento,sperando di non cadere  in una trappola.
-"Conosco tutti i nomi dei camerieri di questa corte se ti può interessare"
Faccio una faccia sbalordita come per congratularmi.
"Mio padre me l'ha sempre insegnato,anche se no,non ho lo stesso rapporto con i nuovi camerieri. Ho passato molto tempo lontano da qui" guarda l'orizzonte
"Ma parlatemi di voi signor Reyes,a che cosa vi dedicate?"
-"Sono architetto"
-"Davvero? È un lavoro molto notevole"
-"Si assolutamente" continuo
"Ho lavorato molto all'estero"
-"Ho sempre voluto viaggiare lontano dalla Spagna,è il mio sogno da quando sono bambina,ma non l'ho mai realizzato in pieno" continua Adle
Attimi  di silenzio invadono il buio.
"Bene spero che l'anno prossimo possiate accompagnare vostra zia all'Opera,così magari avremmo l'opportunità di vederci di nuovo"
-"Sinceramente ne dubito,non mi piace molto l'opera"
Ride
"È divertente?" chiedo sorridendo a mia volta
-"Non è una cosa bel vista che non piaccia l'opera ad un uomo della vostra classe"
-"Solitamente non faccio quello che vogliono gli altri,faccio quello che sento"
-"E potete?"
Alzo le sopracciglia come per dire di sì
"Allora siete fortunato"
"Devo rientrare,è stato un piacere"
-"Anche per me"
Fa per andarsene ma si ferma,si volta e schiarisce la voce.
-"E no,non mi piace fumare"
Sorrido.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 04, 2022 ⏰

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