Non voglio iniziare con il solito "caro diario" per te. (so che ho detto che é un diario)
Per questo ti chiamerò Kitty.Ma vorrei andare dritta la punto. LE MEDIE.
Non so per te, kitty, ma per me le medie sono stati gli anni peggiori di tutta la mia vita.
Il primo anno non era neanche male, anzi avevo colei che consideravo come migliore amica, si chiamava *medusa, io e lei ci conosciamo da quando siamo nate, siamo vicine di casa, e ci vedevamo quasi tutti giorni o io a casa sua o lei a casa mia.
All'inizio del primo anno, parlavamo sempre, ma poi lei ha fatto amicizia con altre 4 persone, e da lì in poi le medie per me furono l'inferno sceso in Terra.
Ti chiederai il perché.
Be é semplice, lei ha fatto amicizia con loro ed io non esisteva più per lei, ero diventata un fantasma.
A scuola non parlavo con nessuno, ma non perché non volessi, semplicemente per il fatto che nella mia classe c'erano tre gruppetti di ragazze, io ho provato ad entrare nel gruppo dove c'era medusa, solo che se parlavo non mi ascoltavano, e non rispondevano, te l'ho detto un fantasma, provai ad integrarmi anche nei altri gruppi, ma sapevo che ogni gruppo sparavano di me e me lo ha dato la conferma un fatto.
Un giorno non ricordo quando....
Io tutta tranquilla, durante la ricreazione a guardare fuori dalla finestra come tutti i giorni,
finché non mi giro,e di fronte a me c'è un gruppetto di ragazze,
ma io nemmeno me ne accorgo, pk sto tra me e i miei pensieri pieni di tempesta e di solitudine,
Rimango imbambolata a fissarle per un po, finché una ragazza non mi si avvicina e mi dice
*Athena: oh tranquilla comunque non stiamo sparando di te
Io mi risveglio e la sento a malapena dicendo un semplice,
Io: oh sì sì tranquilla non lo pensavo affatto
Sfogiando uno dei miei sorrisi più finti.Quando si gira, primo fisso il gruppo di ragazze nello sguardo più tagliente e odioso che conosco.
E secondo mi giro a fissare la finestra e sbuffare e a pensare che ovviamenteeee che non stavanooo sparlando di meee.Guarda un criceto é più sincero.
Una domanda sola mi pervade la mente da 4 anni,
Che ho fatto di male?
Che ho fatto di sbagliato, per meritarmi i loro insulti alle mie spalle, la loro indifferenza e anche la loro furia?Non capisco e credo che non capirò mai,
perché insultavano i miei lavori?
Per lavori intendo, disegni d'arte o tecnologia oppure i lavoretti che ci davano per casa.
Ricordo che ogni volta che portavo un lavoretto ben fatto, *lucy, una ragazza del gruppetto di medusa, iniziava a dire
Lucy:" ma è fatto tropp bene l'hai comprato? Sai perché l'ho trovato da conad identico"
Il che era una bugia pk era una lampada fatta con il cestino e le luci LED messe dentro, e mi piaceva un sacco e ci ho impiegato 1 ora per farlo.
Io gli dissi:" ma non è vero" e poi gli altri iniziavano uno per uno e poi tutti insieme a darle corda dicendo un "si é vero", "non l'hai fatto tu", " l'hai fatto fare a qualcunaltro",Io volevo difendermi, ribattere, ma i rumori delle loro voci erano troppo forti, così mi attacchi le orecchie cercando di scacciare io rumore, e una cosa che non sopporto é il rumore forte(essendo figlia unica sono abituata al silenzio ).
Eravamo alla fine della seconda media,
quando il peso delle loro voci e delle loro parole era troppo forte, sia dentro la mia testa che nel mio cuore ormai calpestato e abbandonato fin troppe volte.
Ricordo che era un ora di buco e c'era il prof di sostegno che sostitutiva la nostra prof di mate, ero felicissima non che andassi male in mate o che non mi piacesse la prof, ma era l'ultima ora e me la potevo godere.
Mentre gli altri giocavano o facevano casino, io facevo scarabocchi,
il prof allora per richiamare l'attenzione ci ha detto che dovevamo fare il disegno di tecnologia per domani, così mentre gli altri iniziavano a fare il disegno,io lo avevo già fatto, così alzai la mano e glielo dissi,
Lui mi chiese di portarglielo, così lo consegnava alla professoressa.
Ero molto soddisfatta del mio lavoro, lo avevo fatto bene e anche colorarli era stato divertente,io amo colorare di più che disegnare,
Lui si complimenta con me per il disegno, e io lo ringrazio, poi me ne rivado al mio posto, ma appena mi siedo, il prof fa una delle cose più stupide al mondo.
Prof :" vedete come lo ga fatto bene sara, dovreste prendere esempio da lei".
In quel momento volevo scomparire
1.perchs non me lo aspettavo
2.perche avevo tutti gli occhi fissi su di me, ma dei gli occhi furiosi e ancora oggi non mi capacito del motivo.Lory:" ma di sicuro lo avrà fatto la madre"
Eccola di nuovo che parte in 7 contro di me, mentre gli altri commentano di sottofondo, tutti tranne medusa, che non dice mai niente ma guarda e osserva.
Io non ce la facevo più così sono esplosa, ho ribaltato io tavolo, fatto cadere la sedia, aperto la porta e sbattuta per poi, correre e chiudermi in bagno e iniziare a piangere.
Ma non erano lacrime di tristezza,
ma di rabbia,
delusione e anche pe rispetto fatto che non capivo dove sbagliavo o cosa c'era di sbagliato in me.Quando uscii dal bagno, c'erano il prof e la bidella, che mi guardavano chiesi scusa ma lui disse una delle cose più assurde al mondo,
Prof:" tu hai reagito così perché vuoi essere amica di Lucy?"
Io amica di QUELLA LI?MA COME GLI VIENE IN MENTE.
Io non voglio essere sua amica, voglio solo che mi lasci in pace.
Ma non ho la forza di contrabbattere così annuisco, e ritorniamo in classe.
Lui dice qualcosa a lucy, ma non sentii bene, sentivo in modo ovattato, lei me la classe, gli sguardi di sorpresa, il prof erano spariti e
c'eravamo solo io con i miei pensieri.
Angolo autrice:
Allora questo é il primo "capitolo" del mio diario spero che vi piaccia.
Ho voluto condividere con voi la mia storia, e le mie avventure, per sfogarmi, anche se so che non lo leggerá nessuno,
Perché a chi interessano i problemi di una ragazzina, quando si possono leggere storie migliori?
* metto al posto dei nomi veri alcuni finti per privacyCosa ne pensate?
Ah il prossimo sarà sui miei hobby.
E poi sul liceo.
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Il Destino Che Ho Potuto Scegliere
Fiksi RemajaTutti credono che il destino voglia dire di fortuna o di amore, ma per me era solo sfortuna r un peso che volevo togliermi a tutti i costi...