Capitolo 3

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Ho mandato in camera loro i miei nipoti e poi mi sono rinchiusa in ufficio tutto il giorno la mattina dopo mio cugino Ale mi è venuto a svegliare perché mi sono addormentata li dopo pranzo o fatto allenare i ragazzi e i miei nipoti più grandi li ho allenati a parte così da non mischiare gli allenamenti da lupi normali a quelli di beta e Alpha mi hanno tenuto il broncio tutto il giorno ora sto andando in camera loro per dagli la buonanotte domani mattina andrò a scuola e poi quando torno gli dirò quello che è successo al loro papà e alla loro mamma busso alla loro portata e Arthur mi risponde con” “avanti” entro e mi metto sul letto di Doris "amori di zia domani mattina io non ci sarò quindi non fate casino comunque la zia vi vuole bene buonanotte piccole pesti" dico dandogli un bacio per uno "buonanotte zia" dicono in coro esco dalla stanza e vado in camera mia mantenere un sorriso tutto il giorno e straziante mi butto sul letto imergendo subito la mia testa nel cuscino se ci fosse stato mio fratello sarebbe stato qui ad accarezzarmi la schiena e l'unica cosa che mi calma inizio ad urlare le urle vengono soffocate dal cuscino e da sempre che almeno una volta a settimana mi metto a letto con la faccia immersa nel cuscino e piango come una bambina mi addormento così piangendo la mattina vengo sveglia da mio cugino che mi ha appena tirato un cuscino addosso "Ale oggi mi sa che vuoi morire" volevo dormire ancora un po' ieri mi sono addormentata alle tre e mezza di notte per colpa degli incubi Ale ride non mi risponde e va giù a fare colazione scendo anche io e trovo i miei nipoti insieme alle ragazze "buongiorno Geris"dice Kat con il suo solito soprannome  i miei nipoti sono già pronti per andare a scuola sono felici molto stano visto che è prima mattina e di solito non sono felici di andare a scuola
Nathalie mi riporta alla realtà "Allora Mongola ti vuoi muovere che se faccio tardi e colpa tua" che palle mi siedo alla destra del capotavola anche se mi dovrei sedere la ma non sono ancora pronta "Geraldine dovresti sederti a capotavola" mi dice Alessandro ragazzo/uomo sulla trentina con i capelli marroni pochi ma abbastanza per rompergli il cazzo ad giocarci e molto robusto ed ha gli occhi marroncino in verità non lo capito nemmeno io di che colore ha gli occhi faccio schifo come cugina un po' appena finisco di fare colazione corro in camera mi faccio la doccia mi lavo i denti e poi mi vesto Cosi:

Ho mandato in camera loro i miei nipoti e poi mi sono rinchiusa in ufficio tutto il giorno la mattina dopo mio cugino Ale mi è venuto a svegliare perché mi sono addormentata li dopo pranzo o fatto allenare i ragazzi e i miei nipoti più grandi li h...

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Nathalie la mia migliore amica a i capelli lisci un po' corti ma se li fa crescere e sono tra il marrone e il rosso solo perché li tinge a gli occhi anche lei sul marroncino e di solito la chiamiamo stilista del gruppo perché da molti consigli su come vestirsi mi preparo lo zaino e scendo velocemente oggi ho voglia di andarci in moto quindi prendo il casco e prima di andare avviso Ale "Ale io prendo la moto ti voglio bene"  dico prendendo le chiavi "Io no" sento da Ale so che è riferito al ti voglio bene mi metto il casco,il mio adorato giubbotto di pelle e poi lo Zaino in spalla parto a tutto gas e appena arrivo vedo Natttt

Le do il cinque kat e in missione quindi non ci sarà per un po' di giorni a scuola anche se la mattina quando facciamo colazione c'è entriamo e come al mio solito metto il telefono sotto al banco e non nello zaino come le persone normali prima ora...

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Le do il cinque kat e in missione quindi non ci sarà per un po' di giorni a scuola anche se la mattina quando facciamo colazione c'è entriamo e come al mio solito metto il telefono sotto al banco e non nello zaino come le persone normali prima ora mate seconda francese poi alimentazione geografia italiano e poi inglese che palle a mete sto attenta e piglio appunti idem per francese idem per le altre ore poi appena la prof di italiano esce dalla classe i miei compagni iniziano a fare casino io sono rimasto seduta odio il casino guardo il telefono e mando un messaggio a Nat per dire che sono sopravvissuta alla prima e seconda e così via per le ore e lei mi risponde idem poi ad Ale per sapere come va a casa mi risponde che va tutto bene e che sta allenando i ragazzi entra il prof e rimetto il telefono sotto al banco che pale odio inglese
sopratutto dopo l'altro ieri bhe però devo dire che non mi dispiace per niente che è lui ad ingegnarci inglese
Luisa e un nostro professore cazzo sei impazzita calma gli ormoni "Forest la mia lezione non le interessa? E troppo noioso per i suoi gusti?" dice come se volesse umiliarmi lo vorrei solo mandare a fare in culo "mi scusi" dico cercando non sembrare agresiva però lui non demorde e mi fa una domanda a qui non so rispondere sono una schiappa in inglese quindi cerco lo sguardo di qualcuno che conosco e potrebbe aiutarmi ma nulla "professore mi scusi ma Geraldine non sa quasi nulla di inglese fa schifo in inglese"dice Agnese pigliandomi per il culo ma i cazzi sua questa proprio mai minchia che nervo ho vaglia di spacagli la capa ti prego.
No Luisa non ci abbassiamo al suo livello dopo la lezione il prof mi dice di rimanere quindi tutti escono e io resto che palle non posso fare marenda Vabbo la faccio di rado mi alzo e mi avvicino alla cattedra la porta e chiusa perché l'hanno chiusa appena usciti "mi dica professore" lui si alza fa il giro della cattedra mi giro vesto di lui "se è come ha detto David che fai schifo allora dovresti stare attenta alla lezione e non distrarsi" dice con atteggiamento come si può dire patterno ma si può sapere perché ogni professore non si fanno i cazzi loro che nervoso non gli rispondo e cerco di andare alla porta per uscire ma mi blocca con le spalle alla porta avucinaa la sua faccia al mio collo e lo annusa "questo odore" si allontana dal mio collo la sua faccia si avvicina alla mia
Dai si cazzo baciooooo
Ma sei scema o cosa è il nostro prof la porta si apre e io mi ritrovo spiacicata al muro "Mongola muovi il culo o devo aspettare i tuoi fottuti comodi" prendo il mio zaino e il giacceto di pelle e seguo Nat senza guardarmi in dietro

My Professor It's a werewolf   //Ian Bohen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora