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𝓦ooyoung era rimasto pietrificato alla vista del corpo nudo del ragazzo. Sentiva le sue guance infuocarsi è il suo torace scoppiare, tra le sue gambe un'erezione si faceva sempre più prorompente è il suo cuore non reggeva più tutto ciò che stava succedendo. Cercava di dire qualcosa, o almeno così credeva: aveva la bocca leggermente aperta e non pronunciava una parola da più di tre minuti. I minuti più lunghi della sua vita intera.
« Qualcosa non va, Principino? » sghignazzò il pirata, avvicinandosi di qualche passo. « Mh.. N.. No. È tutto apposto. Va tutto bene. » « Lo stai dicendo a me o stai cercando di convincere te stesso? Guarda che lo vedo quanto sei cresciuto là sotto... » continuò. Il biondo fece un respiro profondo. « Hai visto cosa mi fai, Sannie? »
Le loro bocche erano a pochi centimetri di distanza tanto che i loro nasi si potevano quasi toccare, i loro capelli si solleticavano a vicenda e i loro respiri erano pesanti ed eccitati; le mani del maggiore si muovevano sinuosamente sulla schiena del piccolo, fino ad afferrargli i fianchi e premere i due bacini l'uno contro l'altro, provocando nel primo un lamento soffocato.
« Cosa ti faccio, Wooyoungie? » chiese San, lasciandogli un bacio ardente e appassionato sul collo, salendo poi sulla mandibola e sul mento. « Lo sai — sospirò gemendo, mentre il battito del suo cuore accelerava a dismisura — Lo sai cosa mi fai, non farmelo dire. » « Invece io voglio sentirlo da te, voglio che mi dici quanto vuoi che io— »
Il corvino non fece in tempo a terminare la sua frase quando, con molta forza, Wooyoung afferrò le sue spalle e le spinse verso il basso fino a farlo inginocchiare ai suoi piedi. Lo guardò negli occhi dicendo « Ecco.. — abbassò i pantaloni — Ecco cosa mi fai, Choi San. » Poi, senza aspettare una risposta, afferrò i capelli del ragazzo e spinse il suo capo fino a che non mise in bocca tutta la sua lunghezza.