CAPITOLO 2 𖤜 BENTORNATA A CASA

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Erano passati 3 giorni da quella sera e tutto sembrava tranquillo e normale.

Le giornate passavano serene e la cosa sembrava essere stato solo un sogno.

Era sempre la stessa ora le dieci di sera. Stavo rientrando a casa dal lavoro quando vicino la via del mio condominio sento di nuovo quella voce profonda e grugnante ... "Penelope!!"

Mi bloccai ...

Non sapevo se voltarmi o proseguire come se nulla fosse, ma la mia curiosità superava la mia paura.

Girai la testa e lo vidi. Era dalla parte opposta della strada, alzò una delle sue lunghissime braccia e mi fece ciao con la mano. Risposi al saluto, ma probabilmente non feci altro che invitarlo a continuare a seguirmi e perseguitarmi...

Tornai in casa di corsa, ma quando arrivai in camera  lui era seduto con le gambe intrecciate sul mio letto a fissarmi, se così si può dire.

-"Bentornata a casa!"

Ero immobile, mi sentivo impaurita ma anche eccitata.

Riuscii finalmente a parlare – "Emh ... ciao!"

Non feci neanche in tempo a rispondere che in un battito di ciglia lui era già sparito.

Era notte, la mezzanotte si avvicinava e io non riuscivo a dormire.

Finalmente verso le due riesco ad addormentarmi, ma verso le tre di notte qualcosa mi svegliò.

C'era qualcosa che strisciava lungo l'interno della mia gamba destra e veniva su verso la mia vagina. Allungai la mano e al tatto mi sembravano capelli.  Mi svegliai di scatto, accesi la luce ma non vidi nulla, quindi mi convinsi per l'ennesima volta che stessi sognando.

Spensi di nuovo l'abat-jour e mi rimisi su un lato sperando con tutta me stessa di riaddormentarmi. Così non fu. Sentii qualcosa leccarmi delicatamente le parti intime, provai subito a tirarmi su, ma non ci riuscii, ero come bloccata da qualcosa.

Mi sforzai con tutta me stessa per riuscire a raggiungere il comodino e ci riuscii, accesi la luce e vidi il Demone proprio in mezzo alle mie gambe. I suoi capelli erano letteralmente vivi e mi tenevano legata al letto. Anche le mani erano tenute ferme sopra la testa e le gambe aperte. Non riuscivo a credere a ciò che stavo vedendo. C'era lui nudo sul letto, li sotto, con questa lingua lunga ... lunghissima e biforcuta, che si dilettava a muoverla su e giù tra le mie labbra. I miei sentimenti mi stavano facendo bollire il cervello, ero troppo spaventata per fare qualcosa e allo stesso tempo stavo morendo dal piacere che stavo provando. Mi sentivo svenire.

Lui era bellissimo, inquietante ma anche davvero sexy. Il suo corpo era filiforme e muscoloso anche se era sproporzionato per la sua lunghezza.

Si accorse che non stavo più dormendo, volse il suo sorriso da brivido verso di me. Lo sentii sorridere in modo soddisfatto e spostò la sua lunga lingua. Si fermò un attimo e tutto d'un tratto mi infilò quella cosa decisamente troppo lunga dentro di me ... mi sentii morire, stavo impazzendo dal piacere, non mi ero mai sentita così viva prima d'ora.

Stavo proprio per venire ma volevo resistergli, una parte di me non voleva affatto che tutto ciò accadesse. Iniziai a dimenarmi, ma quando stavo per liberarmi ecco che una delle sue ciocche di lunghi capelli mi strinse ancora di più e un'altra andò dritta sul clitoride. Non ce la facevo più stavo per esplodere. Dovevo venire a tutti i costi. Quelle emozioni erano impossibili da controllare, la mia mente diceva no, ma il mio corpo non faceva altro che chiederne ancora. Era quasi come se fossi posseduta e la cosa mi piaceva.

Appena conclusi il mio coito mi resi conto che lui era già sparito.

Non mi sentivo in me. Ero molto confusa e preoccupata ma ero anche elettrizzata.

-"Porca puttana ho appena scopato con un fantasma!!!" esclamai soddisfatta e incredula dentro di me.

Non avevo mai provato sensazioni simili prima e da una parte speravo vivamente di poter avere un secondo round, magari anche con qualcosa in più.

Senza accorgermene mi addormentai nuovamente e il giorno dopo feci la vita di tutti i giorni. Cercavo di non pensare, non faceva altro che confondermi di più. Mi sentivo impazzire. Forse stavo davvero diventando pazza.

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