Ora ho per la precisione, 21 anni, sono entrata nella moda a 17, quando ancora avevo gli studi di mezzo, e nella CIA a 19. Molti penseranno che mi sono rovinata la vita facendo ciò, ma non è affatto così, è stato io mio sogno sin da piccola ed ho fatto di tutto pur di avverarlo.
Si, sono appena uscita dalla location dove ho appena sfilato, bello, ma anche molto stancante e a pensare che sono solo le 11 di mattina!
Mi dirigo velocemente verso l'ingresso della metropolitana Scendendo quelle maledette scale bagnate dalla pioggia con i tacchi. Sento molto spesso gli occhi addosso delle altre persone, effettivamente hanno tutto il diritto per guardarmi. Non che me la stia tirando, ma sono un'attrice, una modella e per ora il terzo lavoro penso sia meglio non farlo scoprire. Anche se ho appena sfilato ho deciso di non perdere la classe che avevo prima, quindi ho deciso di andare a lavoro in smoking blu, con camicia bianca e delle decollete. Lo so, ho gusti parecchio particolari, ma mi piace così. Dopo aver raggiunto io bagno mi chiudo la porta alle spalle, aspetto che le due donne se ne vadano per scrastare il bocchettone dell'aria, che rivela immediatamente delle scale. Scendo lungo quella rampa così ripida ed estremamente lunga facendo riecheggiare i tacchi per tutto il percorso. Arrivo finalmente ad una porta scorrevole di vetro, avvicino lo sguardo alla telecamera e la porta si apre. Cammino lungo tutto il corridoio per arrivare poi al mio ufficio, vetrato e addobbato di ogni eleganza. Saluto Sadie, la mia migliore amica e attrice, poi saluto Dacre, attore anche lui, incontro la mia compagna di guerra, Ana de Armas, mi ha accompagnato dappertutto facendomi da spalla sinistra, sempre. Infine, a causa del mio ufficio, condiviso con quello di un'altro attore, anche lui molto amato, soprattutto da me, anche se non lo do a vedere, abbiamo Bemjamin Wadsworth, seduto sulla sua sedia in pelle, intento a scrivermi attentamente mentre faccio il mio ingresso nell'ufficio.
Se qualcuno mi chiedesse adesso come adesso quale è la mia vita sentimentale sono più che certa che non saprei rispondere. Io e quel maledetto lì, ci piacciamo, tanto, è visibile ad occhio nudo, il problema è che siamo entrambi troppo orgogliosi per dichiararci, quindi ci limitiamo alle provocazioni. Anche se oggettivamente, c'è molto più di un semplice flirt. 《 Buongiorno Tesoro》 esordisce appena finito di guardarmi con voce leggermente roca 《 Buongiorno Wadsworth 》 《 Quando la finirai di chiamarmi per cognome?》 dice ridendo, 《 non lo so, quando mi va》 dico io facendo un sorriso poco casto. Mi è sempre piaciuto provocarlo, come a lui piace provocare me. Tra noi due però non c'è solo provocazione, ma anche tanta protezione e complicità. Mi avvicino alla sedia mentre lui si alza dalla sua con uno scatto repentino per venire verso di me. Tra di noi ci sono circa 5 cm di distanza, ci guardiamo per tipo 1 minuto, sembra si sia fermato il tempo. 《 Tu, vieni con me》 pronuncia con più fermezza che mai, lo seguo e vedo che si dirige verso il bagno, chiude la porta a chiave e mi intrappola tra le sue braccia e il muro. Nota con molta fierezza il mio respiro irregolare e forse per questo azzera tutte le minime distanze che ci sono tra noi. Sorride sulle mie labbra contro le sue tanto morbide quanto bramose. Mi solleva di peso e mi mette sul lavandino, abbassa delicatamente i miei pantaloni e da lì anche le mutandine. 《apri le gambe》 esegui i suoi ordini senza commentare, si abbassa all'altezza della mia intimità e inizia a contornarla di baci umidi. Inizia a succhiare il clitoride per poi spostarsi verso la mia apertura, dove inizia a muovere la lingua. Io appoggio entrambe le braccia vicino al rubinetto per tenermi mentre cerco di contenere i gemiti. La velocità aumenta e con essa anche la presa delle sue mani sulle mie cosce. Iniziano a tremare le gambe, lui si stacca immediatamente interrompendo il piacere immenso che stavo provando. 《bastardo》 intimo, mentre vedo che si priva anche lui dei suoi pantaloni e successivamente dei boxer. 《Guardami, mentre ti faccio mia》è del tutto indescrivibile l'effetto che ha lui su di me. Pianto i miei occhi nei suoi, finché non sento tutta la sua lunghezza farsi strada dentro di me e iniziare a spingere. 《 Di chi sei, tempesta? 》cerco di prendere più fiato possibile per dirglielo e alla fine 3 parole in croce riesco a pronunciarle 《 tua, tutta tua》 ghigna tra una spinta e l'altra, mentre io gemo. Più iniziano a tremarmi le gambe più le sue spinte si fanno decise e veloci, iniziamo ad ansimare entrambi finché non veniamo travolti completamente dal piacere.
Ci provochiamo da ormai troppo tempo, ed oggi suppongo sia arrivato il momento di esprimersi. 《 Ana, lo so, ti sembrerà strano ma io voglio di più delle nostre provocazioni, tu mi piaci, davvero tanto. È quasi impossibile non capirlo》 《 Ben, tranquillo, vale lo stesso per me, sono stanca di continuare così, forse dovremmo passare al concreto》 mi bacia.
Dopo esserci rivestiti ritorniamo nel nostro ufficio e immediatamente ci viene dato il nostro primo compito della giornata.
Di fronte a me è seduto il comandante Rendall 《 Ana, Ben, siete pregati di venire in sala riunioni》 senza dire nulla lo seguiamo e entriamo in sala. Ci sono più persone di quante immaginavo. Chris Evans, Tom Wlashiha, Léa Seydoux, Blake Lively, Chris Pine, Jason Statham, Vin Diesel, Ana de armas, Sadie Sink, Dacre Montgomery, Drew Starkey e Rosamund Pike componevano la mia squadra. Mi siedo insieme a loro e il comandante inizia a parlare. 《 Il caso di oggi è particolare. Tutti avrete bisogno di tutti. Partirete, tra 1 ora, per Parigi. Dovrete riuscire a prendere una chiavetta USB, contiene informazioni riguardanti il caso ancora irrisolto di Lisanne e Kris. Sarete sotto copertura, cambierete nomi, trucchi e vestiti. Sarete particolarmente ricchi, tanto da indossare occhiali da sole, viaggiare in macchine blindate, vetri oscurati. Avrete tutti degli auricolari invisibili. Andrete al centro di Parigi, divisi in coppie, sarete semplicemente dei fidanzati che sono in un viaggio romantico. Ho già prenotato l'hotel, non dovrete far altro che mostrare le vostre carte falsificate ed ottenere la chiave. Il secondo giorno sarà quello cruciale, manderò rinforzi dall'alto per tracciare il percorso che fa l'uomo con la chiavetta in questione, non fatevi scoprire, mi raccomando. Avrete tutti una macchina ciascuno a disposizione. Detto ciò, buona fortuna》
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Spies for Love
ActionCamminare su quella passerella mi fa sentire una regina, ma a volte non basta solo la bellezza a farmi rendere conto di quanto sia off limits. Perlopiù impugnare una pistola o guidare un'auto da corsa mi fa sentire davvero chi sono. La vita a New Y...