brezza di settembre

789 41 20
                                    

29 settembre '22

L'aria di fine settembre ha un odore particolare. Settembre è brezza frizzantina, che sollecita le narici e solletica la peluria sulle braccia. Settembre è luce fioca, delicata, che si posa sul cuore, soffiando delicatamente fiato caldo intriso di nostalgia.

Settembre è Carola che dorme sul petto scoperto di Luigi, con il capo incastrato nell'incavo del suo collo.

Lei inspira ed espira seguendo un ritmo regolare: sembra dormire serenamente. L'illuminazione urbana che filtra tenue dalla finestra, permette a Luigi di scrutarla attentamente: labbra gonfie, schiuse e ciocche ribelli, che scivolano via da uno chignon sfatto, a contornarle il viso.

L'orologio a parete segna le 04:48 e Luigi reprime uno sbuffo sonoro, per evitare di non turbare almeno il riposo di Carola, 'ché tanto il suo è stato bruscamente reciso nel cuore della notte. Ancora una volta.

'Ché se il dolore alla schiena rende da qualche giorno a Carola il sonno leggero, fastidiosamente leggero, Luigi oserebbe dire che lui ormai si è abituato e che non dorme più di 5 ore a notte da mesi. Che fosse un male lo sapeva fin troppo bene: un sonno di qualità è il primo degli alleati per il benessere fisico, sopratutto di chi, come lui, combatte notte e giorno contro un mostro insidioso e dalla presa salda.

Ma settembre è brezza fresca, troppo pungente, specialmente se notturna.

Un brivido fa contrarre rapidamente i muscoli del dorso di Luigi, il cui sguardo sguardo saetta rapidamente tra le quattro pareti ormai familiari, adocchiando velocemente la finestra alla loro destra, lasciata distrattamente socchiusa, da cui l'aria fresca si fa celermente spazio.

Muove il capo lentamente, continuando a mantenere salda la presa sui fianchi di Carola: il braccio destro a mo' di guanciale sotto il suo capo, quello sinistro ad avvolgerle la schiena, stringendola a sé in un abbraccio abbozzato. Luigi cerca goffamente di sopperire alla mancanza del tessuto confortevole del lenzuolo che, ingarbugliato poche ore prima da un'impaziente e vorticosa passione, giace ai loro piedi.

Cerca di infonderle, con i palmi delle mani ben aperte sulla pelle della schiena, il calore necessario per non farle prendere un malanno stagionale e disegna cerchi distratti su quella carne nuda su cui ama poggiare solitamente le labbra e il respiro caldo.

Settembre è brezza di novità. L'autunno giunto alle porte, porta con sé il debutto di Carola e un tripudio di emozioni contrastanti.

Tre giorni e il sipario rosso porpora si sarebbe aperto; i riflettori avrebbero seguito attentamente ogni passo di Carola, ogni suo sorriso tremolante, ogni sua movenza leggiadra ed elegante, ogni suo grand fouetté en tournant, facendo tremare d'ammirazione e d'amore, puntualmente, il cuore di Luigi, che non sarebbe potuto essere più orgoglioso di così.

Da quando avevano reso quell'appartamento in periferia il loro punto di ritrovo e quel letto a una piazza e mezza il posto preferito dove viversi, amarsi e consumarsi, Luigi aveva iniziato a pensare al plurale.

Quelle due rette parallele che erano le loro vite, rigide e indipendenti, si stavano gradualmente addolcendo, degenerando docilmente in ellissi tangenti la stessa circonferenza.

E allora Luigi, ora, non si lascia più divorare da quel sonno instabile, da quell'emicrania ricorrente che lo rende eccessivamente sensibile alle voci intorno a lui, dal fumo tossico di sigarette bruciate in serie, se quando spalanca gli occhi, nel cuore della notte, incontra quelli socchiusi di Carola.

Se la sua insonnia fosse sempre ripagata dalle sue ciglia lunghe (che giura non avrebbe più inumidito con stupidi silenzi), dalle sue labbra dischiuse, di cui tastarne il sapore e la morbidezza, dalle sue gote arrossate straboccanti di tenerezza, giura che avrebbe fatto a meno pure del sonno, 'ché tanto aveva lei da stringere tra le sue braccia, non più un freddo cuscino poco imbottito, come nelle notti in cui lei era distante da lui e lui da lei.

glimpses of usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora