<aw che carino> dissi riferendomi a ni-ki che si era appisolato sulla mia spalla.
passò l'ora di pranzo, per mia sfortuna.
<ni-ki? ni-kiii> provai a svegliare il moro.
<eh? cosa e quando?> rispose lui.un sorriso spuntò sulle mie labbra.
<dobbiamo andare in classe, muoviti> dissi alzandomi, seguito dal moro.
mentre ci incamminavamo verso la classe il silenzio venne interrotto da me.
<possiamo parlare dopo?> escalamai.
<eh?> disse ni-ki alzando lo sguardo dal pavimento al mio, era disperso nel suo mondo.<niente.> entrai in classe.
cavolo.
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finita la scuola entrai in casa.
<sunoo! com'è andata?> la solita domanda di mia madre.
<mh, bene> dissi a testa bassa.
<sunoo non ti credo, che c'è? vuoi parlarne?> disse la donna.
<ti ho detto bene!> replicai alzando gli occhi al cielo correndo in camera.
mia madre è sempre stata una persona dolce e pacata, avevo preso da lei, però la differenza è che lei è molto più comprensiva di me.
non so perchè l'avessi trattata male prima, ho agito e basta.
mi stesi sul mio letto a braccia aperte, come se stessi disegnando un angelo sulla fredda neve.
mi piace ni-ki?
non è ni-ki il problema,
erano i ragazzi.insomma, le ragazze non mi attraevano ed era questo il fatto.
a interrompere le domande che mi porgevo fù mia madre che solcò la soglia della porta.
<kim sunoo.> disse con tono freddo la donna.
<devi dirmi cosa c'è, non nasconderlo.>fece per sedersi a fianco a me al bordo del letto, mentre io restai steso.
<mamma ti è mai piaciuto qualcuno?>
<che domande sono?> rise lei <tuo padre ovvio> concluse.
<sunoo ho capito dove vai a parare, se ti piace una ragazza o anche se non capisci i tuoi sentimenti per lei puo->
la bloccai.
<e se non capissi i miei sentimenti per un ragazzo?> mi alzai a mezzo busto faccia a faccia con la donna.neanche il tempo di reagire che mi trovai circondato da delle braccia calde e accoglienti della donna.
<sunoo scusami. non l'ho mai capito. ti prego non dire nulla, scusami se ti ho fatto capire che con me non potevi aprirti.> fece un sorriso debole.
<allora... chi è il ragazzo?> chiese essa.
<ni-ki. nishimura ni-ki?> risposi senza nemmeno esitare.
mi accorsi che mi piaceva. tanto. dissi il suo nome in meno di due secondi alla domanda "chi ti piace?".
<nishimura?> disse.
oh cavolo che ho detto? aveva creato problemi nominarlo?
<è il figlio del mio capo.> disse lei sorridendo,
<magari potrei organizzar-mi persi nei miei pensieri lasciandola continuare il discorso e farla parlare da sola.
che sollievo, mi aspettavo di peggio, del tipo che ni-ki fosse il figlio di una banda criminale che aveva ucciso mio padre.
che sollievo.
ah si, mio padre mi lasciò da solo con mia madre all'età di 1 anno.
non capivo cosa stesse succedendo all'ora, non ebbi il tempo di conoscerlo in un solo anno, infatti, dico sempre di non averlo mai conosciuto.
ricordo solo i pianti di mia madre d'allora, ma si mostrava forte davanti a me.
anche perchè più che il dispiacere non c'era nulla. siamo sempre stati a posto con i soldi.
perfortuna.
però sentivo mia madre piangere tutte le sere, volevo che si risposasse, non c'è la facevo a vederla così, avevo solo paura che se avesse incontrato un altro avremmo dovuto trasferirci. speriamo di no.
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𝐏𝐚𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐧𝐠𝐬 || 𝖲𝗎𝗇𝗄𝗂
FanfictionKim sunoo, un ragazzo solare e genuino, a cui piace fare i 𝐩𝐚𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐧𝐠𝐬, tant'è che ne porta alcuni sulle dita. "i paper rings sono degli anelli fatti di carta" sunoo però, non li definiva tali. la prospettiva di sunoo era questa; "i pape...