➵ In sospeso

18 3 0
                                    

Sono giorni ormai, che Oliver ed io non parliamo più. Nei giorni precedenti era sfuggente nelle risposte, fino a quando d'improvviso non mi ha risposta più. Non mi ha cercata più ed io non so il perché. Si è distaccato così, man mano, fino a distaccarsi definitivamente, lasciandomi in sospeso. Mi sono chiesta per giorni se la colpa fosse stata mia, se forse ho sbagliato qualcosa, o se forse non era davvero interessato. Non ho avuto risposte, ne da lui, ne da me stessa. E il fatto è che non m'importava particolarmente, perché fin da subito ho saputo che se lui avesse fatto dei passi avanti, io avrei frenato la cosa... però inaspettatamente ci sono rimasta un po' male. Così, decido di voltare subito pagina per qualcosa che probabilmente, non sarebbe potuto diventare nulla... nonostante il legame forte che sentivo con lui e che continuo a sentire pur non sapendo il perché. Busso alla porta di mia zia, e Thomas mi apre la porta.
"Ciao zia, Ciao Babi!" Ci saluta con caloroso sorriso. Mia madre entra in cucina, salutando mia zia, ed io mi dirigo verso il salotto, dove ci sono Thomas e Sìmon.
"Allora, come va con il tuo fidanzatino?" Mi domanda Sìmon con ironia, portandosi le braccia dietro la testa.
"Oh... beh... è sparito!"
I due fratelli si guardano in faccia e scoppiano a ridere.
"È mai possibile che questo ragazzo, ti ha vista una sola volta ed è anche sparito?" Stridula Thomas, mentre soffoca una risata.
"Non ci siamo visti solo una volta... e comunque non so! Mi ha detto anche che «nessuno lo capisce» eh beh, se non ti fai capire..." ribatto con un'evidente delusione.

" ribatto con un'evidente delusione

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Non ci pensare. Comunque tra pochi giorni ci sarà la festa di paese e ci saranno tutti, magari se vi incontrate lì, puoi chiamarlo in disparte e chiedergli spiegazioni." Mi consiglia Sìmon. Non mi prende mai sul serio, nè gli è mai interessato sapere della mia vita sentimentale, però questa volta ha detto una cosa buona... potrei fare così! O rimanere tutto in sospeso, come ha fatto lui. D'un tratto, il mio telefono squilla: è Tracy.
"Hey Babiii, sono sotto casa di Thomas, esci!"
Prendo la mia borsa, saluto i miei cugini, mia mamma e mia zia, ed esco di casa.
"Sorpresaaa!" Stridula mentre corre ad abbracciarmi.  Ogni volta che mi abbraccia, mi solleva sempre, per poi farmi girare come una trottola. Siamo amiche da poco io e lei, però è come se ci conoscessimo da sempre. So che non mi giudicherebbe mai, in qualsiasi condizione mi vedesse. Andiamo a sederci sul muretto fuori al viale, ed inizia a raccontarmi di Thomas.
"Sai, stiamo riparlando! Forse faremo pace... Arghhh come sono felice!" Mi dice, urlando dalla felicità.
"Finalmente! Te l'ho sempre detto che avreste fatto pace, devi fidarti del mio istinto!" Ribatto con fierezza.

"E a te? Come va con Oliver? Ti ha più contattata?" Mi domanda, mentre si raccoglie i capelli in una coda bassa, rimanendo solo i ciuffi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"E a te? Come va con Oliver? Ti ha più contattata?" Mi domanda, mentre si raccoglie i capelli in una coda bassa, rimanendo solo i ciuffi.
"Beh... no. Ma non m'interessa. Sono abituata a sapere che i ragazzi mentano anche su i sentimenti." Entrambe restiamo in silenzio, ed io rimango a pensare ad Oliver. Vengo travolta così tanto dai miei pensieri, che senza rendermene conto, ne dico uno a voce: Lui mi piaceva però... ci sono rimasta male
Al chè, Tracy si gira di scatto verso di me, con perplessità.
"Che hai detto?!?" Tracy capisce subito che non sono cosciente del fatto che l'abbia detto a voce alta.
"Babiii, smettila di pensare, ritorna tra noi!" Ride, dandomi uno schiaffo leggero sul viso per assolvermi dai miei pensieri.
"Ehm... che? Dimmi" Rispondo, scuotendo la testa confusa.
"Allora ti piace Oliver!" Denota. Io nego.
"Babi, non ti sei resa conto... forse stavi pensando, ma l'hai detto liberamente! Pensa se ci fosse stato qualcuno accanto a noi, a quest'ora ti avrebbe sgamata!" Ribatte con una grossa risata.
"Cazzo..." la guardo per qualche secondo, poi scoppio a ridere assieme a lei. 

Like a chainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora